ROMA – La partita di domenica potrebbe già emettere una sentenza, una dolorosa sentenza per la stagione dell’ACEA Virtus Roma nel caso in cui i ragazzi di Vitucci riescano nell’impresa di violare il Pala Tiziano, probabilità assolutamente in linea con il pronostico della vigilia. Se infatti la Sidigas riuscisse ad imporsi, le già residue speranze di potersi qualificare per le Final Eight di Torino a febbraio prossimo sarebbero pressocchè nulle per l’Urbe verificando anche il calendario che gli si prospetta da domenica sino alla fine appunto del girone d’andata.
ACEA Virtus Roma
Via l’Empio Dasic, reo di darsi alla vita loca e perciò di non rendere poi sul campo neanche il minimo sindacale (con il suo compare di notti brave, Dedovic, in rampa di partenza a sua volta), presentato venerdì 16 scorso il roccioso e quasi omologo Kakiouzis, Lardo cerca di attingere nuova linfa per riprendere un cammino che adesso si prospetta complicato e periglioso. Certo che questa Virtus Roma tafazziana a volte fa proprio sorridere: non cambia giocatori come dovrebbe dopo una debacle epocale come quella dell’anno scorso, salvo poi accorgersi che gli stessi che son restati, protagonisti del flop sportivo storico per la franchigia, o rendono poco o mettono in atto azioni e comportamenti quasi estremi pur di cambiare aria. Ed intanto la stagione se ne va, o meglio, il primo importante step della stagione s’allontana paurosamente e con 6 gare d’anticipo se anche Avellino banchettasse al Pala Tiziano. Non parliamo poi di sfortuna, di acciacchi (domenica sicuramente non saranno presenti Datome e Maestranzi e con un Dedovic che difficilmente saggerà il parquet, se non proprio per esigenza estrema), se ci accorge a fine anno che qualcuno “rema contro” oppure desidera scappare da Roma. Purtroppo non è la prima volta che accade, speriamo tanto sia l’ultima. Intanto Lardo fa appello all’orgoglio, all’autostima ed alla voglia di riscatto di chi dovrebbe tenerci veramente a questa Maglia. Vedremo, la prova di Treviso è stata l’ennesima prova sciatta, da bigodini e retina sui capelli in testa della donna anche affascinante ma distratta che evita di truccarsi.
Tecnicamente la sfida sulla carta è decisamente aspra per i padroni di casa. Avellino ha un playmaker come Marques Green che fa giostrare i suoi compagni come un orologio, con Spinelli pronto a dargli il cambio. Ha una batteria di guardie tiratrice o ali piccole come Dean, il giovanissimo Gaddefors o Lauwers che possono risultare immarcabili se prendono fiducia da fuori. Ha nell’ultimo arrivato Ron Slay ed in Jurica Golemac (l’ennesimo ex di turno, che evoca tristissimi ricordi biellesi), centimetri in area ma anche pericolosità dall’arco. Infine, ha in Linton Johnson un centro formidabile, il migliore al momento del Torneo che viaggia a quasi 11 rimbalzi a partita. Una brutta gatta da pelare per l’ACEA anche nel ricordo della fine febbraio dell’anno scorso, allorquando gli Irpini si presentarono al Palalottomatica con ben 4 uomini da quintetto non disponibili dopo l’esaltante Coppa Italia e persero solo nel periodo finale e grazie ad uno stratosferico Charlie Smith che timbro 22 punti nel quarto. Roma dovrà quindi anche far tesoro del ricordo di quella gara e provare ad affrontare l’avversario con una pari sagacia e determinazione se vorrà avere qualche chances di vittoria.
Sidigas Avellino
Non si è certa placata l’ira degli Irpini per l’immeritata sconfitta subita domenica scosa a domicilio contro Siena all’overtime. Un Vitucci, solitamente sereno e pacato nei suoi commenti post-partita, così rabbioso, così amareggiato e così frustrato non si ricorda a memoria d’uomo nel commentare l’esito della gara. Avellino quindi che perde la seconda gara di fila in modo rocambolesco e sempre all’overtime, prima a Biella, poi in casa contro Siena. Due sconfitte che lasciano increduli perchè i lupi campani han dato sempre la netta sensazione, più a Biella che contro Siena, di tenere saldamente in pugno le redini del gioco e della gara. Cosa potrà succedere allora che giustifica questo calo ? A Biella forse la troppa convinzione d’aver ormai oltrepassato il guado senza aver tolto prima i piedi dall’acqua, contro Siena molti fischi dubbi e sempre in senso contrario, ad avvelenare un clima sereno e festoso per la Montepaschi al PalaDelMauro. Una cosa è certa: Vitucci sta rifacendo le pentole e forse anche i coperchi. Dopo la strepitosa annata scorsa, l’ex-assistente di gente come Skansi, Zorzi, Primo e De Sisti (solo per citarne alcuni), sta dando un’altra prova di indubbie qualità di coachin’ adattando il suo credo al materiale umano a disposizione. Persi inopinatamente prima Oscar Thomas, poi Troutman a mò di “fuga di mezzanotte” ed infine Szewczyk, sarebbe stato facile lasciarsi andare e trovare nel recondito angolo del proprio io diversi alibi per mollare. Francesco, Frankie per gli amici, no, lui non molla, e domenica sera a Roma i suoi ragazzi lo dimostreranno, un’altra volta.
Precedenti: sono già ben 15 le sfide a Roma tra le due sfidanti e per ben 13 volte i padroni di casa si sono imposti.
Si gioca: Pala Tiziano in Roma, domenica 18 dicembre alle ore 18:15
Arbitri: Cicoria – Begnis – Biggi
Fabrizio Noto/FRED