BOLOGNA – Vince con merito la Virtus Bologna, superando una Reyer sempre dietro nel punteggio, tranne che nei minuti iniziali. E’ una vittoria che ha tinte tricolori quella dei ragazzi di Alex Finelli: Peppe Poeta è ormai il leader della squadra e sforna un’altra prestazione tutta sostanza, mettendo in scena anche un bel confronto diretto con Keydren Clark. Angelo Gigli gioca la sua miglior partita con la maglia di Bologna sulle spalle e pure Luca Vitali dà i primi segni di vita nella sua seconda avventuare sotto le Due Torri. Venezia paga l’assenza di Bryan sotto canestro, peggiorata dai problemi di falli di Scewczyk e Slay, subendo l’impossibile nel pitturato (74% da due punti per la Virtus) e perdendo davvero tanti palloni.
Al pronti via, però, erano stati proprio i lagunari a partire meglio con un fantascientifico 5/5 dalla lunga distanza che aveva permesso agli uomini di Mazzon di prendere qualche lunghezza di vantaggio. Bologna, però, aveva come contraltare a una difesa porosa, una fase offensiva molto efficiente. Chris Douglas Roberts partiva bene, sfruttando la marcatura, per forza di cose, non troppo efficace di Rosselli, lanciato in quintetto da Mazzon. Da una parte la Canadian Solar si affida a Sanikidze e Gigli sotto le plance, di là gli ospiti mettono costantemente quattro esterni attorno a Szcewczyk. Ne viene fuori un primo quarto piacevole, dove si segna molto e con la Virtus avanti di tre punti. Le sofferenze nel pitturato costringono la panchina veneziana a mischiare le carte. Difesa a zona e poi zone press che rallenta un pò i ritmi della partita. Slay e Bowers sfruttano la maggior rapidità di gambe rispetto ai propri difensori e fanno bottino, impattando nuovamente la partita, ma in difesa Venezia continua a faticare. Koponen segna da tre, ma è Poeta che spadroneggia, trovando soluzioni personali e assistenze con Gigli e Sanikidze maggiori beneficiari. Ci sarebbero i presupposti per la fuga, ma Bologna concede tanti, troppi rimbalzi offensivi (10 all’intervallo) nonostante i quintetti con quattro piccoli sempre sul parquet per Venezia che può così prendere più tiri degli avversari, rimanendo a contatto dopo 20′ (50-45).
Al rientro in campo arriva il primo vero allungo dei padroni di casa, illuminato dal solito Poeta. Mazzon continua con le sue alchimie difensive, ma in attacco è solo Clark a trovare il fondo della retina e quando Szcewczyk commette un quarto fallo molto prematuro è chiaro che l’allarme è scattato per la Reyer. I bolognesi stringono in difesa, mentre in attacco non trovano particolari ostacoli (7/8 da due nel quarto), mentre gli arbitri, con qualche fischiata dubbia, fanno infuriare Mazzon che prende un fallo tecnico sanguinoso a mezzo secondo dalla fine del terzo periodo. 4/4 ai liberi Bologna e +13 alla terza sirena, con Bologna che registra un incredible 20/23 da 2. Venezia non è particolarmente lucida in attacco: sbaglia tiri forzati e perde palloni, ma la V Nera non sfrutta appieno l’occasione e, invece di chiudere la partita, l’addormenta. Slay e Bowers costringono Finelli al time out, Douglas Roberts deve fare i conti con gli arbitri e le infrazioni di passi e Keydren Clark sembra restituire una partita ai 7752 spettatori della Unipol Arena. Il coach virtussino, poi, con poco più di due minuti da giocare, toglie Poeta e inserisce Vitali. Sembra una follia, ma è la mossa vincente. L’ex Roma e Milano giostra benissimo l’attacco e, soprattutto, infila la tripla che di fatto chiude i conti, consentendo alla Virtus di fare 5 su 5 fra le mura amiche e vedere una classifica che la pone al quinto posto. Esce comunque a testa alta Venezia. Qualche errore di troppo, unito alle serate storte di Szcewczyk e Fantoni, hanno punito gli oro-granata che comunque, ancora una volta, hanno confermato di poter recitare un ruolo da protagonisti in questo torneo.
MVP: C’è ampia scelta tra le fila dei vincitori. Ottimi come al solito Poeta e Sanikidze, ma ci sembra giusto premiare Angelo Gigli, autore di una prova (16, 7/7 al tiro, 6 rimbalzi e 3 recuperi, 25 di valutazione) che culmina un periodo di ottima forma.
WVP: Serviva una prestazione importante sotto canestro, non è riuscito a fornirla Szymon Szcewczyk. Fermato dai problemi di falli, è limitato a 8 punti con percentuali deficitarie. Menzione di “disonore” anche per Tommy Fantoni che chiude con un -20 di plus/minus significativo.
Canadian Solar Bologna – Umana Reyer Venezia 88-80
Parziali: 29-26; 21-19; 25-17; 13-18
Progressione: 29-26; 50-45; 75-62; 88-80;
SALA STAMPA
Andrea Mazzon: “Anzitutto tengo a fare i complimenti alla Virtus. Hanno giocato una grande partita, specialmente nel primo tempo, dove hanno messo in campo una grandissima intensità. Noi abbiamo fatto grande fatica per via delle rotazioni dei lunghi accorciate e poi con i problemi di falli di Szcewczyk e Slay. Poi abbiamo commesso qualche erorre di troppo nel terzo quarto che ci ha pesantemente penalizzato, ma sono arrabbiato molto per quello che abbiamo subito in difesa. Troppe penetrazioni e rimbalzi offensivi nei momenti importanti dell’incontro. Ripeto, loro sono stati bravi, e adesso noi dobbiamo pensare alla prossima partita che sarà molto importante per il prosieguo del campionato”
Alessandro Finelli: “Voglio evidenziare quattro concetti fondamentali oggi. Il primo è che c’è lo zoccolo duro della squadra, Poeta, Sanikidze, Koponen, Gigli, Douglas Roberts, che sta lavorando molto bene e lo dimostra in allenamento e la domenica in campo. Il secondo è che c’è un altro zoccolo duro. Ed è la squadra invisibile, quella che non si vede, che non va in campo, ma lavora dietro alle quinte per permettere a questa squadra di giocare. Parlo del nostro preparatore atletico, del nostro fisioterapista, dei miei assistenti. E quest’altro zoccolo duro fa un lavoro altrettanto buono e importante per consentirci di andare in campo al meglio. Poi c’è la crescita dei nuovi, che non sono mai semplici da inserire quando arrivano senza aver fatto preparazione atletica come nel caso di Vitali, Lang e Werner. Ho apprezzato le giocate di quest’ultimo e quelle difensive di Vitali. Ma ho anche apprezzato tantissimo lo sforzo di Kris Lang che ha giocato con dei problemi a un dito che lo limtano grandemente e pertanto la sua prestazione ha una valenza notevole per me. Infine, sottolineo la capacità della squadra di stare in campo contro una squadra ostica come Venezia che ci ha proposto tante cose diverse. Difesa a zona, pressing, quintetti prima bassi, poi alti. Ma la squadra ha dimostrato grande maturità nell’affrontare saggiamente tutte le situazioni senza perdersi. Venezia ci ha rosicchiato qualche punto nel secondo tempo più su singoli episodi che su reali errori nostri. Ecco, questi sono tutti spunti importanti sui quali continuare a lavorare per crescere in futuro.”
Nicolò Fiumi