TERAMO –E sono ben quattro! Quattro vittorie consecutive per la BancaTercas Teramo che dà così un sapore diverso a questa prima parte di stagione conclusasi oggi. Una partita bella, intensa, ben giocata da ambo le squadre che hanno davvero onorato il parquet. Una vittoria frutto di quei gregari a cui in questo ciclo terribile è stato chiesto di dare oltre il massimo. E con somma soddisfazione di coach Ramagli ci sono senz’altro riusciti. Dunque merito ai Ricci, ai Polonara, ai Green e soprattutto a quella belva feroce in campo dal nome Bruno Cerella che forse aveva qual cosina da dimostrare a coach Recalcati che non lo convocò (ed aggiungo io ingiustamente), per le scorse Olimpiadi. E allora Bruno ha sciorinato tutto il suo repertorio: canestri, rimbalzi, stoppate, tigna difensiva, insomma un all-around come si deve al servizio di una squadra che mette prima l’insieme e poi le statistiche personali.
Ma parliamo di cronaca: Varese parte subito forte e piazza un micidiale parziale. Poi sono Borisov e Dee Brown a riportare sotto la squadra di casa e in sostanziale equilibrio il match. Ma l’ingresso di Cerella scombina i piani di coach Recalcati e ribatte azione su azione fino a portare la propria squadra addirittura sul 36-27. Ma non può mancare il solito black-out teramano (ci preoccuperemmo seriamente se non fosse così!), e Varese si porta di nuovo in parità fino a chiudere il primo tempo in vantaggio di un solo punto 39-40. La svolta dell’incontro però avviene sul finire del terzo periodo quando ad un Amoroso dannoso e spaesato subentra l’Amoroso che tutti conosciamo: basta una tripla a metterlo in partita e a ricordargli di essere un giocatore di basket. E così Teramo chiude la terza frazione avanti di ben 11 punti, anche con l’aiuto di un sontuoso Anthony Goods che fino ad allora aveva svolto il compitino di prima elementare. Due colpi di classe, due canestri dalla mira precisa e partita praticamente chiusa. Ci pensano, però, gli arbitri a riaprirla con alcune decisioni quantomeno dubbie: due sfondamenti inesistenti contro gli avanti aprutini, un altro su Brandon Brown (tra l’altro con doppio palleggio in bell’evidenza), letteralmente inventato che ha portato al tecnico a Borisov, quattro liberi e rimessa pro Varese. Ma è tutto un fuoco di paglia perché gli ospiti non sfruttano la ghiotta occasione facendo un 2 su 4 dalla lunetta e infine sbagliando il tiro successivo alla rimessa. Allora si parte con il fallo sistematico, Kangur trova la tripla dell’Ave Maria ma il solito sontuoso Cerella dopo i liberi di Amoroso e la bomba del gloria da parte dei varesini, mette il sigillo ad una prestazione che ha dello straordinario.
Si chiude così 81-75 e Teramo non potrebbe essere davvero più felice: Casale ha perso, i punti di distacco dall’ultima piazza sono virtualmente 6 e forse può rimanere dell’amaro in bocca per situazioni che non sono state sfruttate a dovere e che magari avrebbero potuto regalare a Teramo un posto nella Final Eight di Coppa Italia. Non si può vivere però di sogni, adesso la classifica ride, non sarebbe stato un disastro se avessimo perso. Certo è che con una guardia in più nel motore e problemi di abbondanza adesso coach Ramagli potrà lavorare con maggiore serenità e con obiettivi un po’ più dignitosi. Varese non può certo essere soddisfatta, non ha trovato rimedio alla furia del gaucho Cerella e ha confidato troppo nelle triple dei suoi giocatori. Due parole su Goods? Direi decisamente work in progress ma con buone capacità di adattamento e inserimento. Se resterà in Italia un altro anno potrebbe essere un bel vedere. E adesso tocca a Siena!
MVP: Innegabilmente il gaucho, Bruno Cerella, il cuo rendimento, la cui costanza, la cui grinta hanno coinvolto tutti i compagni che in quel momento si trovavano sul parquet con lui. Chapeau!!!!!!!!!
Parziali: 18-22 21-18 22-10 20-25
Progressione: 18-22 39-40 61-50 81-75
Sala Stampa
Recalcati
Abbiamo perso perché non siamo stati bravi a cercare e a mantenere i nostri obiettivi. Dovevamo avere il controllo della partita per tutti i 40 minuti, ma non ci siamo riusciti. L’impatto devastante di Bruno (Cerella ndr) ci ha condizionato, specialmente attraverso la sua grinta e la sua energia. Abbiamo fatto cose belle e cose meno belle, peccato però che quelle meno belle ci han fatto subire due parziali importanti, soprattutto il secondo dal quale non siamo mai riusciti a ripartire. Complimento comunque a Teramo che è una delle squadre più in forma del periodo.
Ramagli
Cinque partite in pochi giorni non sono partite per tutti. Ci è servito l’aiuto della panchina che ci ha praticamente salvato. Nonostante alcuni episodi alquanto dubbi siamo rimasti sempre attaccati alla partita e alla fine l’abbiamo spuntata. Stasera era poco importante vincere o perdere, stasera contava giocare per le squadra e questo è quello che abbiamo fatto.
Mirko Pierpaolo Papirii