BOLOGNA – Vince sfoderando probabilmente la miglior prestazione stagionale la Virtus Bologna sempre in controllo della partita contro un avversario ostico come la Sidigas Avellino. Finisce 76-56, con vantaggi anche di 30 lunghezze per gli uomini di Finelli che ha ruotato tutti i suoi effettivi, ma ha da subito dato un’impronta dal lato difensivo alla partita, annullando il motore della squadra campana, quel Marques Green (non ingannino i 21 punti finali, arrivati quasi tutti a partita conclusa) irretito dalle marcature inedite di Douglas Roberts prima e Deividas Gailius poi. L’americano della Canadian Solar, per non farsi mancare niente, ha tirato fuori una partita da libri dei record: 19 punti in 23’, con 2/2 dai liberi, 4/4 da due e 3/3 da tre a conferma di come l’uomo cercato in estate da patron Sabatini per far compiere un salto di qualità al roster sia definitivamente integrato nella realtà italiana. Stanti le sconfitte di Cantù e Pesaro, tra l’altro, stasera c’è anche il secondo posto solitario in classifica. Per Avellino una giornata da cancellare in svelto dalle memorie, come a volte accade ai campani in trasferta (vedi il -35 di Cantù). Annullato Green dalla difesa bolognese, non hanno certo fatto di meglio i suoi compagni: Dean sconclusionato e confusionario, Johnson nervoso così come Slay, lui pure coinvolto nella tremenda giornata di tiro della sua squadra, con Golemac a non voler essere da meno. A parziale scusante si potrebbe citare una direzione di gara che ha penalizzato abbastanza la squadra di Vitucci, ma soprattutto perché molto fiscale, da una parte e dall’altra. Così Johnson e Dean si sono trovati con falli prematuri sul groppone lasciando senza risorse una squadra che, però, non deve rifugiarsi in troppi alibi: quando tiri 24/72 dal campo, puoi prendertela solo con te stesso.
La prima sorpresa in campo è Chris Douglas Roberts che parte in difesa su Marques Green per sfruttare i suoi maggiori centimetri. L’americano di Finelli inizia bene, ma paga dazio Poeta in difesa sul giovane Gaddefors, commettendo due falli in meno di tre minuti. Il play campano, però, resta in campo e la Virtus prende fiducia in attacco. Douglas Roberts colpisce da tre due volte, imitato da Koponen e da il primo mini vantaggio ai padroni di casa (13-7). La scelta difensiva di Finelli toglie palla dalle mani di Green, con i biancoverdi ad affidarsi maggiormente ai post basso di Johnson e Golemac, che non rendono in maniera equivalente. Douglas Roberts oltre ad andare bene in difesa viaggia a mille in attacco e lancia l’allungo in doppia cifra dei bianconeri che sfruttano anche le pessime percentuali da dietro l’arco della Sidigas. Avellino chiude 1/6 dalla lunga, Bologna con un parziale di 8-0 che fa segnare 21-7 sul tabellone dopo 10’.
Lang firma subito il +16 Virtus, mentre continua la staffetta su Green: scende Douglas Roberts, entra Gailius e si alterna con Vitali. Tutti giocatori sopra i due metri che mettono in difficoltà incredibile il folletto di coach Vitucci. La Canadian Solar non brilla in attacco ma può comunque tenere un cuscinetto di margine abbastanza rassicurante. Lang e Sanikidze lottano sotto i ferri e fanno uscire da gangheri Linton Johnson, che commette un prematuro terzo fallo, seguito da fallo tecnico per proteste. Bologna non approfitta come potrebbe, ma Sanikidze aggiorna nuovamente il massimo vantaggio al +17, con Douglas Roberts, rientrato in campo, che continua a viaggiare al 100%. Certo ad Avellino non ne va dritta una, con pure Golemac e Dean già a quota tre lampadine, complice anche qualche fischio dubbio. Anche Vitali va a fare la voce grossa in post basso e all’intervallo lungo c’è un 37-21 Virtus che lascia poco spazio ai commenti.
Il rientro in campo è anche peggio per la Sidigas. In attacco continua una circolazione di palla con pochi sbocchi e tante palle perse, mentre dell’altra parte Bologna si esalta. Sanikidze fa mulinare le gambe, Poeta trova il canestro lui pure. Tutto sempre attorno a un Douglas Roberts chirurgico, anche nelle letture di gioco. 51-23 dopo 4’ e titoli di coda che iniziano a scorrere lasciando spazio a tanto garbage time, dove giocano minuti tutti i panchinari delle due squadre. La Virtus, per le statistiche, può permettersi di dormire sonni tranquilli pur tirando 19/32 dalla lunetta e perdendo 16 palloni e fronte di soli 3 recuperi.
Canadian Solar Bologna – Sidigas Avellino 76-56
Parziali: 21-7; 16-14; 22-11; 17-24;
Progressione: 21-7; 37-21; 59-32; 76-56;
MVP: Un sontuoso Chris Douglas Roberts. Dopo le ottime prove a Cantù e Roma sfodera una partita totale. Annulla Green in difesa e in attacco porta tutto quello che gli ha fatto giocare minuti importanti di là dall’oceano. 19 punti con percorso netto dal campo, tutto in soli 23′.
WVP: In casa Sidigas c’è solo l’imbarazzo della scelta. Citiamo allora la banda di americani di coach Vitucci: Green, Dean, Slay e Johnson, per una sera non fanno sognare i propri tifosi. Anzi, li tengono svegli per via degli incubi.
SALA STAMPA
Francesco Vitucci
Alessandro Finelli
Nicolò Fiumi