Non c’è altra definizione che penosa per la partita messa in scena da Milano quest’oggi contro una Sassari priva di Diener e in evidente difficoltà di rotazioni. I biancorossi scendono in campo con la spocchia di chi crede che il successo sia dovuto, non dando mai l’impressione di poter vincere e adattandosi ai ritmi e ai quintetti particolari dell’avversario, piuttosto che imporre il proprio ritmo. Sono troppi i giocatori con la testa altrove, Nicholas è sempre più impresentabile, Bourousis è un fallo pronto ad accadere ad ogni azione, Cook sta giocando il peggior basket della sua stagione e oggi anche la coppia Fotsis-Rocca ha steccato il match. Gli unici a salvarsi sono JR Bremer e Alessandro Gentile che, se non altro, giocano con la necessaria cattiveria e voglia di fare.
Dall’altra parte la vittoria in trasferta ha un nome e un cognome: Quinton Hosley. L’ala di Sacchetti mette in mostra tutto il talento offensivo di cui dispone, segna un quantitativo enorme di canestri difficili e maltratta ogni avversario che gli capita davanti, soffrendo solo un pò di fisicità di Gentile.
La partita comincia con i primi problemi per coach Sacchetti che si trova a fronteggiare subito i due falli di Easley, ma quello che spaventa di più è l’assenza del faro Travis Diener. Milano domina sotto le plance con quattro rimbalzi in attacco in pochi minuti, ma la difesa non c’è e Sassari piano pian prende ritmo. Mancinelli, prima di infortunarsi e lasciare il campo, risulta deleterio con un paio di perse che regalano i canestri di Hosley del 20-14. Il rientro di Hairston è salutato con euforia dal pubblico che spera in lui come il salvatore della patria, ma è chiaro che sia ben lontano dalle migliori condizioni e, se dobbiamo dare una percentuale, il ragazzo è al 20% delle sue potenzialità. Hosley fa capire subito che sarà una lunga serata per i suoi marcatori chiudendo il primo quarto con 11 punti e 18 di valutazione, anche grazie ai 9 punti in contropiede prodotti da Sassari. Milano comincia a litigare con il tiro pesante con 1-7 (sarà 2-19 alla fine), ma l’apice arriva con l’inizio di secondo quarto.
Sacchetti è obbligato al quintetto sperimentale con Pinton, Diener, Devecchi, Plisnic e Metreveli, ma è propio l’italo georgiano a dominare con quattro punti consecutivi e ben 6 tiri in uno scorcio di partita. Sulla nona persa di Milano (a fronte dei soli sei canestri dal campo), Scariolo chiama timeout. Qui arriva il peggior momento del match con errori da basket amatoriale su entrambi i fronti con punteggio inchiodato e pubblico un pò stizzito dallo spettacolo proposto.
Durante l’intervallo Hairston rimane sul parquet per alcuni trattamenti con il preparatore Max Annoni e sembra che la sua partita sia destinata a finire, invece parte addirittura in quintetto dopo la pausa. L’inizio milanese sembra incoraggiante con una buona difesa che costringe a brutti tiri Sassari e un 6-2 che potrebbe essere il preludio alla chiusura della rimonta. Così non è, perchè Milano non capitalizza su alcune buone soluzioni mid-range di Bremer e, quando schiera la zona, viene subito punita da una tripla di Hosley che ridà il +11 ai suoi. E’ tutto suo il momento di trance del terzo quarto con altri quattro punti di puro talento che rintuzzano i tentativi di rimonta avversari, mandando all’ultimo riposo i suoi ancora in vantaggio di 10 lunghezze.
Nonostante un periodo di scarsa precisione al tiro, Gentile è l’unico a provarci andando dentro con foga e decisione trovando un gioco da tre punti e una coppia di liberi riportando i suoi a -4. L’azione che cambia l’inerzia del match è una tripla di tabellone allo scadere dei 24″ di Pinton che spegne il ritmo e l’entusiasmo milanese, prima che Hosley non torni al lavoro con i suoi esiziali isolamenti. Rocca non riesce a finire nessun pick and roll vicino a canestro, il tiro da tre punti continua a non entrare neanche sotto tortura e, ovviamente, Sacchetti chiude sempre di più l’area. Gentile ci prova con una tripla in transizione, ma è ancora Hosley con due canestri a mantenere le distanze. Sul -8 Milano trova una buona serie difensiva, ma Cook si distrae facendosi rubare il rimbalzo da Diener che riporta tutti a +10. I chiodi nella bara milanese sono messi, neanche a dirlo, da Hosley che, con Pinton fuori per 5 falli, prende la palla dall’inizio dell’azione recapitandola sistematicamente nel canestro avversario.
Monumentale la sua prova, così come quella di tutti i suoi compagni per abnegazione, voglia e convinzione dei propri mezzi. Tutto questo mix ha portato Sassari ad infliggere una giusta e meritata punizione a Milano.
EA7 Emporio Armani Milano-Dinamo Sassari 71-81 (19-28, 14-13, 20-22, 18-18)
Tabellini
MVP: Quinton Hosley 31 punti 12-20 dal campo, 6 rimbalzi e 32 di valutazione. Le cifre rendono l’idea del suo totale dominio sulla partita
WVP: Drew Nicholas Non è mai in partita, tira con 1-5 anche su discrete conclusioni. E’ una paga in ogni aspetto del gioco e, forse, è ora di rivalutare la scelta di puntare su di lui
I video delle parole dei coaches
Meo Sacchetti
http://www.youtube.com/watch?v=-Z64UbE9mhU&feature=youtu.be
Sergio Scariolo
http://www.youtube.com/watch?v=a7wYQGsur4k&feature=youtu.be