TREVISO – Ad inizio partita i Fioi dea Sud hanno esibito questo striscione, applaudito dal pubblico: “Da più di un anno non si muove niente!Gilberto dove sta la verità?” Segnale eloquente di una crescente inquietudine che probabilmente non è solamente del pubblico. Anche i giocatori, evidentemente, non sono sereni. La peggior partita dell’anno della Benetton non ha infatti mostrato solo una squadra palesemente fuori forma, ma anche un complesso di giocatori con le facce “sbagliate”; e se non ci sei con la testa puoi anche provare a metterci tutto l’impegno che puoi (Goree, Orten e Viggiano si sono obiettivamente sbattuti), ma non basterà mai. La serata stortissima al tiro (il 2/26 dall’arco è da leggenda…) non deve perciò sorprendere più di tanto.
Con un’avversaria in queste condizioni, Pesaro ha vinto senza patemi e l’operazione “riscatto” può dirsi ampiamente compiuta. Gli ospiti hanno messo sul parquet concentrazione e determinazione, facendo valere (soprattutto nella loro metà campo) la maggior fisicità e freschezza atletica. E tanto è bastato. Infatti, a ben vedere, la prova della Scavolini è stata ovviamente positiva, ma tutt’altro che “speciale”: basti pensare che non è stato nemmeno necessario l’apporto di Hickman (questa sera in “ferie”: 1/9 e – 5 di valutazione). Oltre al solito White (21 + 8 r.), c’è stato un buon contributo di Jones (11 + 11 r.) e Hackett (9), ma le note più liete per Dalmonte arrivano dalla resurrezione di Cavaliero (13 e 5 ass.) e dalla solida prova di Lydeka (14 e 7 r.)
L’avvio di entrambe le squadre non è dei migliori. I padroni di casa in particolare commettono diversi errori banali. La Scavolini con i punti di White si porta sul 10-5, ma la Benetton ha una buona reazione e con 4 punti consecutivi di Goree rimette la testa avanti. Treviso chiude il quarto con un modesto 6/20 dal campo (abusando senza fortuna del tiro dall’arco- 2/8 – ma, attenzione, queste saranno le uniche due triple che andranno a referto!) e Pesaro, grazie al buon lavoro in post basso di Hackett, va al primo mini riposo in vantaggio (19-16).
Nella prima metà del secondo quarto c’è una sola squadra in campo. La Scavolini registra la propria difesa e, nonostante Hickman e Jones siano in panca, spaccano la partita in due. White (15 punti all’intervallo), Lydeka e Cavaliero sono i protagonisti del parziale di 17-4, che significa + 16 (36-20) a metà del parziale. Nel frangente la Benetton tocca il fondo, subendo passivamente su entrambe le metà campo: di peggio, francamente, è difficile vedere. Due schiacciate di Viggiano risvegliano il pubblico ed improvvisamente abbiamo di nuovo una partita. Goree prima e Becirovic poi segnano con continuità, guidando la repentina rimonta, mentre l’attacco pescarese improvvisamente si blocca. La Benetton si riporta addirittura a – 4 (35-39) e va al riposo sotto di 6. Ma sarà questo l’unico frangente positivo nella tragica serata dei biancoverdi.
Ad inizio ripresa la Scavolini ritorna immediatamente in totale controllo della partita, riportandosi a + 12. L’attacco trevigiano non produce nulla di buono: i giocatori si intestardiscono a provare soluzioni dall’arco (0/9 nel quarto), in una serata in cui non entra nulla di nulla. Gli ospiti mantengono un vantaggio di una decina di punti per tutto il parziale e nelle battute finali hanno un ulteriore allungo (58-43). La partita è finita.
Nell’ultimo quarto Pesaro alza il piede dall’acceleratore, ma la Benetton non ha proprio la testa per approfittarne. 66-77 il finale tra qualche fischio.
Sala Stampa
Dalmonte
“Venivamo dalla partita con Caserta e dovevamo dimostrare di avere voglia di reagire. Indipendentemente dal risultato, sia pur importante, la squadra come presenza e attenzione ha fatto quello che doveva fare, rimanendo entro i binari di quanto ci eravamo prefissati. Un segnale positivo e importante. Certo, abbiamo sfruttato la cattiva serata al tiro di Treviso, ma credo che ciò sia dipeso anche dal nostro buon lavoro in difesa. Abbiamo anche avuto delle disattenzioni e in quei casi abbiamo avuto la fortuna di non essere puniti. Nonostante qualche momento di flessione, come nella seconda metà del secondo quarto, sono contento della presenza mentale mostrata da tutti i miei giocatori.”
Hackett
“Non volevamo mollare e siamo venuti a Treviso per provare a vincere, contro una squadra al completo ed esperta. Ci siamo riusciti controllando bene in match. Ci tenevamo a fare bene dopo le figuracce con Venezia e Caserta. Sono contento, anche per la prestazione di Cavaliero, che sta si è ritrovato. Erano parecchi anni che non vincevamo a Treviso. Il mio ricordo di Treviso? È stato un anno fondamentale per la mia crescita. Ho imparato tanto. Certo, è stato un brusco ritorno al basket europeo. Ho avuto momenti difficili, ho fatto tanta panchina, ma ho imparato tanto, con un allenatore come Repesa e tanti giocatori esperti in squadra.”
Djordjevic
“Vedo un blocco mentale nei miei giocatori. Non siamo tranquilli. Ci proviamo, ma siamo bloccati. Dico sempre che dovremmo giocare con allegria, contenti di essere in campo, ma tanti giocatori hanno perso la forma fisica e con essa la fiducia. Ed anche gli equilibri in campo ne stanno risentendo, perché i giocatori che ci avevano guidato fino a poco tempo fa ora non sono a posto fisicamente e mentalmente. E l’eliminazione dalla Coppa e la scomparsa di Enzo Lefebre ci hanno colpito duramente. Raramente ho visto un 2/26 da tre. Spero di recuperare mentalmente i giocatori, i quali, come ho già detto sono anche giù di forma. E sta sera avevamo di fronte una squadra che atleticamente era molto più forte di noi: il loro atletismo ci ha limitati molto. Si fa poco, nella pallacanestro di oggi, senza gambe, energia e poca tranquillità. In questo momento ci manca molto l’atletismo delle guardie. I fischi dei tifosi? Giusto che lo facciano! Ci hanno applauditi, ci hanno sempre sostenuti quest’anno, ci sta che ora ci fischino. L’importante è che continuino a starci vicini. Lo striscione? Ci pensiamo anche noi. I questi giorni stiamo parlando del futuro incerto e certamente questa situazione no ci aiuta. Soprattutto perché ora non c’è più Enzo, è inutile nascondere che iniziamo ad essere un po’ preoccupati. Ma non molliamo. Non voglio sentire discorsi di salvezza. Finché c’è la possibilità di entrare nei playoff dobbiamo provarci. Questo è il nostro obiettivo”.
Benetton Treviso – Scavolini Siviglia Pesaro 66-77
Parziali: 16-19; 19-22; 12-20; 19-16
Progressione: 16-19; 35-41; 47-61; 66-77
MVP: Giusto per non essere banali, al posto di White premio la coppia Lydeka-Cavaliero
WVP: Jobey Thomas ha chiuso la gara con un 2/13 e -7 di valutazione
Paolo Brugnara