SIENA – I giochi sono praticamente fatti, l’Olympiacos ha un piede e tre quarti nella Final Four di Istanbul, difficilissimo pensare ad un miracolo come quello compiuto l’anno scorso dopo la devastante gara 1 persa di 48 punti. In quell’occasione era evidente, nonostante lo scoramento per una sconfitta storica, che si era trattato di una serata irripetibile, con una prova deleteria di una Mens Sana ben diversa da quella vista fino ad allora ed un Olympiacos al quale riuscì tutto alla perfezione, stavolta invece non si tratta di serate irripetibili. Siamo di fronte ad una serie nel corso della quale una volta soltanto, e solo grazie ad un provvidenziale recupero a 4 secondi dalla fine, Siena è riuscita a superare una squadra che si sta dimostrando molto più tosta di quanto preventivato. I greci sono superiori soprattutto per energia ed atletismo e pensare che fra 48 ore la cosa sia sovvertita appare per lo meno fantasioso. Era, semmai, ieri sera l’occasione giusta per sorprendere l’Oly venendo da 5 giorni di riposo, ma una squadra come quella senese, che difetta proprio nell’energia e nella lunghezza della panchina causa infortuni ed assenze, non può pensare di rendere al meglio col passare del tempo. E’ facile quindi prevedere una gara 4 sulla falsariga di gara 3, e cioè una partita nel corso della quale, piano piano, le migliori energie dei greci e la loro freschezza atletica vengano fuori mettendo a nudo i limiti della Montepaschi, ieri sera è stato proprio così.
Tutto sommato Siena era partita bene portandosi sul 10-3 (e da questo momento fino alla fine il parziale sarà di 72-45 per l’Oly!!!!!!!), poi era stata raggiunta sul 10-10, era andata sul 12-10 per poi chiudere sotto di soli due punti il primo quarto. Ma nei due quarti centrali gli uomini di Simone Pianigiani hanno segnato solo 18 punti contro i 34 degli avversari riducendo l’ultimo quarto ad un lunghissimo garbage time. La vittoria dell’Oly non fa una grinza ed anche nei numeri è impietosa: 49 rimbalzi contro 29, 95-49 la valutazione totale, un controllo assoluto della gara che, dopo appunto i primi 10 minuti di equilibrio, non è mai più stata in discussione. L’Oly ha avuto un buon apporto non dai soliti noti che nelle prime due gare avevano fatto scricchiolare l’assetto senese, non quindi da Dorsey o Printezis che hanno dato un apporto pressochè nullo, non da Spanoulis che, ad onor del vero, in questa serie non ha ancora timbrato il cartellino delle presenze, bensì da Hines e Sloukas oltre che da un Law che indichiamo come vera sorpresa di queste 3 gare, vero faro del gioco greco, realizzatore, finalizzatore, ed ottimo in difesa su McCalebb. Proprio McCalebb ci è parso il meno peggio dei senesi, coadiuvato da un Andersen a corrente alternata e da un buon Stonerook. Purtroppo Pianigiani ha avuto nulla, o pochissimo, da Thornton, Rakocevic, Lavrinovic, Zisis, qualche lampo tardivo è venuto da Aradori e Ress, comunque troppo poco per sperare di abbattere la corazzata biancorossa. Le attenuanti? Ci sono: l’assenza perdurante di Kaukenas, le condizioni fisiche proibitive di Lavrinovic, il malanno muscolare di Moss che ha limitato moltissimo l’apporto del Rasta-Man senese, l’infortunio a Thornton che sarà valutato in giornata e che potrebbe addirittura impedirgli di prendere parte a gara 4. Le prospettive? Mah…pensare ad un riscatto nel giro di 48 ore, anche considerando le condizioni fisiche precarie testè illustrate, ci pare davvero difficile. E’ vero che questi uomini ci hanno abituati a recuperi clamorosi, a prove d’orgoglio inusitate ma stavolta, davvero, ci sembra che un’eventuale vittoria avrebbe più che mai il sapore di un grosso miracolo. Ci vorrà, ovviamente, una Montepaschi ben diversa da quella vista ieri sera, ci vorrà voglia, cattiveria agonistica, rabbia, tutte cose che in gara 3 sono mancate.
La parola passa al campo per gara 4.
Olympiacos-Montepaschi 75-55
Parziali: 14-12, 18-9, 16-9, 27-25
Progressione: 14-12, 32-21, 48-30, 75-55
MVP: Hines e Sloukas si dividono la palma del migliore.
WVP: Spiace dirlo e, pur con tutte le attenuanti del caso derivanti dall’infortunio, un Bootsy Thornton da 0/6 al tiro e -5 di valutazione fa davvero impressione.
Alessandro Lami