AVELLINO – Una gara di cartello della giornata. Partita che evoca la semifinale scudetto nella stagione 2007-2008, stagione magica per i verdi di Campania che portarono a casa anche la storica, prima Coppa Italia da Bologna battendo i padroni di casa. Era un’altra Avellino, c’è ancora Marques Green ma quanto manca quel Devin Smith, ammirato con la maglia del Maccabi anche ieri sera in Gara 5 dei Playoff d’Eurolega contro il Pana e quanto manca Eric Williams, totem immarcabile in area e forse mancherà anche “l’odiato” coach Boniciolli, che con le sue uscite oggettivamente poco felici l’anno successivo nel commentare lo stato complesso in cui allenò quei ragazzi vincenti ruppe il feelin’ creato con un pubblico appassionato e sincero.
Avellino, che tra alti e bassi, ottenuta aritmeticamente la salvezza cerca di rosicchiare qualche ponto Playoff, opposta a Roma che in quella “elite 8” vuole entrarci ad ogni costo. Tra le mura amiche del PalaDelMauro poche volte i lupi irpini hanno concesso sconti, ma il solito roster ridotto all’osso e l’appagamento della vittoria con Biella e della salvezza (sul campo almeno) ottenuta, potrebbero dare manforte alla truppa di Calvani che scende in terra campana non senza nascondere ambizioni. Una squadra che con un Varnado così dominante può dare fastidio a chiunque, specie a chi ha tre lunghi come Golemac, Johnson e Slay che di sicuro non sono 5 puri, se escludiamo Soloperto ovviamente. Roma squadra atipica che ha giocatori polivalenti come Datome, scomodi da marcare e che possono punire sia da dentro che da fuori i 6,75.
Vitucci alla vigilia della partita si è detto da un lato soddisfatto per aver conseguito l’obiettivo primario della salvezza sul campo, ma ha ricordato sia come quelle “magiche” vittorie ottenute siano una grandissima soddisfazione per un gruppo, possiamo dirlo, in crisi, sia come non ci sarà nessun altro stravolgimento, rispondendo alle parole del presidente in settimana che minacciavano nuove nubi all’orizzonte. Matchup molto difficili da leggere per Green e compagni, che privati di Dean dovranno cercare di avere qualcosa da Infanti e Gaddefors che nell’ultimo periodo, chiamati ad un carico di responsabilità supplementari, hanno risposto presente.
Per essere una gara del sabato santo, di sicuro ci sarà da divertirsi, tra la zona avellinese che cercherà di centellinare i falli e l’energia difensiva e la run and gun romana, che può però ben controllare anche il ritmo e giocarsela con il pick and roll sull’asse Gordic/Maestranzi-Varnado. Solite, come già detto, le defezioni in casa Air.
Roma ha la squadra al completo o quasi, ma Calvani vuole proseguire in questo ultimo periodo favorevole e cercare di bissare la splendida trasferta di 15 giorni fa a Caserta. Con maggiore convinzione nei propri mezzi l’Acea, su cui si alzano lo stesso altre minacciose nubi societarie, avrebbe meritato di sicuro qualche posizione in più in classifica, ma non è troppo tardi per recuperare il tempo perduto e partite come questa sono la chiave per tornare a scalare la classifica.
Precedenti: per gli Irpini la Virtus Roma tra le mura amiche è un boccone indigesto, 14 gare con sole 5 vittorie
Si gioca al: Paladelmauro di Avellino sabato 7 aprile ore 20,30
Arbitri: Cerebuch – Sardella – Quacci
Domenico Landolfo