SASSARI – La Dinamo Banco di Sardegna Sassari batte la Reyer Umana Venezia, dopo una partita che alla fine del terzo quarto sembrava già chiusa. La squadra di Mazzon è arrivata a Sassari decisa a portare a casa la vittoria, che le avrebbe permesso di fare un passo avanti nella griglia playoff. Sassari ancora una volta difende il fortino del PalaSerradimigni e continua la rincorsa al quarto posto, ricevendo ottime notizie da Siena dove Bologna ha espugnato il Palaestra. L’ultimo quarto della partita si è giocato in un clima da playoff.
LA PARTITA
Le due squadre sentono molto l’importanza dei due punti in palio e partono con il freno a mano tirato. Sassari cerca subito di strappare e si porta sull’11-6 grazie ai canestri di Drake Diener e di un ispirato Quinton Hosley. Venezia arranca non riuscendo a trovare il canestro con facilità, anche perché la Dinamo difende con ottima intensità. Slay e Clark rispondono ai padroni di casa che alla fine del quarto sono ancora sul +5 (21-16).
Il secondo quarto inizia sulla falsariga del primo. Coach Sacchetti per tenere alta l’intensità del match inizia presto le rotazioni, riuscendo a trovare ottime risorse in Pinton e capitan Vanuzzo. Per Venezia ecco due vecchie conoscenze di Sassari particolarmente temute dai tempi della Legadue: Rosselli e Fantoni. Easley cerca di contrastare sotto canestro la maggior fisicità di Szewczyk. La Dinamo riesce a mettere in pratica il credo cestistico di Meo Sacchetti. Il gioco in campo aperto ben orchestrato da Travis Diener riesce a mettere in difficoltà i ragazzi di Mazzon, che dopo una tripla di Pinton è costretto a chiamare un provvidenziale time-out sul punteggio di 38-27. L’ultima parte del quarto si gioca sul filo dell’equilibrio con Sassari che riesce contenere il ritorno di Venezia e chiude ancora sopra di 11 (41-30).
Al rientro dall’intervallo lungo, la Dinamo grazie ad un ispiratissimo Vanja Plisnic, trova ancora la forza per cercare il break decisivo, portandosi sul 53-38, massimo vantaggio dell’incontro. Venezia non ci sta e cerca di ricucire lo strappo con Slay e Fantoni. Il finale di quarto si gioca in un clima infuocato, con la terna arbitrale assolutamente incapace di interpretare al meglio i contatti di gioco. La Reyer, mai doma chiude il quarto ancora in scia alla Dinamo: 59-49.
Dopo le prime battute dell’ultimo quarto, Sassari è in pieno controllo del match. Hosley e Drake Diener orchestrano al meglio i giochi offensivi unendo anche un’ottima fase difensiva. Coach Mazzon si affida al tiro da tre di Szewczyk e Clark riaprendo in un amen la contesa: 64-57. Venezia alza l’intensità difensiva e la Dinamo vede le streghe. Tripla di Rosselli e Reyer a -2. Inizia un’altra partita e la Dinamo si affida ai suoi uomini di maggior classe. Uno stanchissimo Travis Diener trova la forza di servire Hosley per una schiacciata che affossa le speranze di rimonta di Venezia che, dopo un’altra tripla di Szewczyk, si era riportata in scia. Una palla persa dei veneziani, e una schiacciata di Easley, chiudono una splendida partita sul punteggio di 81-74 con il pubblico del PalaSerradimigni che saluta con una standing ovation le due squadre schierate a centro del campo.
DINAMO BANCO DI SARDEGNA SASSARI – REYER UMANA VENEZIA 81-74.
Parziali: 21-16; 20-14; 18-19; 22-25.
Progressione: 21-16; 41-30; 59-49; 81-47.
Arbitri: Paolo Taurino – Massimiliano Duranti – Saverio Lanzarini
MVP: Finalmente Vanja Plisnic. Dopo un campionato giocato al di sotto delle aspettative, si è rivisto lo splendido giocatore dello scorso campionato. Pur menomato da alcuni problemi alla schiena che gli avevano impedito di giocare contro Siena, il lungo sassarese è autore di una prova eccellente su entrambi i lati del campo. Chiude con 16 punti, un ottimo 5/5 da due e 4 rimbalzi.
WVP: Alvin Young. Prova inconsistente. Frastornato dall’ottima prova difensiva di Quinton Hosley, forza molto chiudendo con un 2/12 al tiro che dice tutto.
Sala Stampa
Sacchetti
“Abbiamo finito con l’ultima partita in casa. Dovevamo vincere in ottica playoff e ci siamo riusciti. Sicuramente abbiamo pagato un po’ di lucidità alla fine, Venezia è stata brava ad approfittarne punendoci e costringendoci a giocare la partita fino alla fine. Poi i nostri giocatori di maggior classe ci hanno permesso di portare a casa la partita. Abbiamo patito la loro difesa a zona, cercando delle soluzioni interne perché oggi non avevamo la solita fiducia al tiro. Loro sono stati bravissimi, sono un’ottima squadra che ha disputato un ottimo campionato. Gli ultimi minuti si sono giocati in un classico clima da playoff. In questi momenti non bisogna aver paura delle scelte che si fanno che, anche se sbagliate, si devono fare. Ora dopo aver tirato un attimo il fiato, andiamo a Caserta per giocarci fino in fondo le nostre possibilità. Travis Diener, pur molto stanco è un giocatore difficile da togliere dal campo. Per Devecchi non era la partita ideale in cui poter giocare qualche minuto mentre Plisnic ha giocato molto bene”.
Mazzon
Siamo venuti a Sassari per giocarci la nostra partita fino alla fine. Per una squadra giovane come la nostra in termini di esperienza, è stato importante aver tenuto questo atteggiamento nonostante gli errori iniziali. Ci abbiamo creduto per tutta la partita e siamo rimasti in scia di Sassari. Dal punto di vista statistico, ci hanno penalizzato le 15 palle perse, davvero troppe per una squadra come la nostra. Faccio i miei complimenti a Sassari che è riuscita a non perdere mai la lucidità e realizzare canestri in situazioni difficili come da rimbalzo offensivo, ma faccio i complimenti anche ai miei ragazzi perché hanno giocato una buona partita. In ottico playoff ci sono alcune cose da limare. Un’ultima annotazione, onestamente ho fatto fatica a capire il metro arbitrale applicato in questa partita. Non siamo riusciti a capire durante tutta la partita ciò che era permesso nei contatti. Ciò non ha influito sul risultato ma mi lascia un attimo perplesso.
Drake Diener
“La loro difesa a zona 2-3 ci ha messo in difficoltà, perché difficilmente durante il campionato l’abbiamo affrontata. Stasera abbiamo capito che dobbiamo lavorarci per poterla attaccare al meglio. Sapevamo che Venezia è una squadra di talento che non molla mai. Anche sul +15 non si è mai tranquilli e oggi lo ha dimostrato, e la partita si è decisa negli ultimi tre minuti. Adesso andiamo a giocare a Caserta una partita che per loro non ha grande importanza, ma per noi è decisiva. Giocare tante partite in pochi giorni per me non è un problema. In High School siamo abituati a giocare due partite a settimana ed è così anche per le squadre che giocano l’Eurolega e l’Eurocup”.
Marco Portas