Al termine di un match equilibrato e dalle due facce, tra primo e secondo tempo, la Juve riesce a battere Cremona scacciando le paure e i fantasmi che hanno aleggiato per tutto il precampionato. Due punti d’oro, come li definirà Sacripanti in conferenza stampa, ma soprattutto una vittoria che fa morale e che viene conseguita con una sontuosa prestazione in difesa nel secondo tempo. Come con Bologna, Cremona scompare nella ripresa, sbagliando cose semplici e dilapidando un cospisquo vantaggio che si era costruita nel primo tempo. Abbiamo visto difese a zona da ambo le parti, ciononostante il punteggio rimane basso e la partita si decide agli ultimi possessi.
Clima abbastanza tiepido al Palamaggiò per il debutto casalingo della nuova Juvecaserta contro una Vanoli Cremona scesa senza timori reverenziali in Campania. È il nuovo innesto Jonusas a farsi subito notare con una tripla a cui risponde prontamente Huff con egual moneta, servito involontariamente una stoppata volante di Akindele. In mezzo a tanti errori da ambo i lati e a un gioco molto macchinoso, si vedono molto chiaramente le caratteristiche delle due squadre: i tiri dall’ arco ben costruiti della Juve opposti alla fisicità in vernice degli uomini di Caja. Dopo la bomba di Chatfield, Cremona prende le misure ai bianconeri grazie a Johnson che, seppur da subito gravato di 2 falli, si butta dentro e trova il gioco da tre punti per due volte consecutivamente, mostrando il suo talento. Caja mette in campo il giovane Ruini per sostituire il suo play, e subito viene ripagato con l’assist per la bomba di Huff per il +8 ospite. Chatfield, ben imbeccato da Gentile, anche lui subentrato, spezza il parziale di 10 punti di marca ospite, ma è un fuoco di paglia: l’ennesima conclusione dai 6,75, stavolta a opera di Harris segna sul tabellone l’8-17 del 6′ che costringe Sacripanti al timeout. La musica non cambia, Harris incanta il Palamaggiò con una schiacciata e un tiro buttandosi indietro da Nba, Stipanovic corre in contropiede e schiaccia il più 15 ospite che è ampiamente meritato. I punti continuano ad arrivare copiosi per la Vanoli e non sembra servire a molto neanche il passaggio a zona ordito da Sacripanti. Sono solo i liberi di Michelori a muovere il punteggio per la Juve, ma due palle perse di fila e un attacco troppo statico alla zona fanno riflettere Caja che, pur avanti nel punteggio, decide di parlarci su con i suoi ragazzi. Caserta si affida al cuore di Jonusas che recupera una palla dalla spazzatura e con un’entrata pregevole segna un canestro di pura foga agonistica. È sempre il lituano a tenere i suoi a galla, due suoi liberi chiudono il primo quarto sul 17-25, con i padroni di casa capaci di rientrare grazie a un parziale finale di 7-0 negli ultimi 2′, a fronte di una Cremona che si è impantanata e non poco contro la zona 2-3.
La ripresa si apre col semigancio di Harris a cui segue un dubbio antisportivo di Vitali che Michelori trasforma con 2 liberi. La Juve, che in campo sembra trovarsi meglio con i 4 italiani della panchina più Jonusas, sembra più pimpante e combattiva: il canestro nel traffico, ancora di Michelori, vale il 21-27 al 12′, ma la bomba di Harris mette bene le cose in chiaro. Cremona va in confusione, perde due palle in fila e viene punita da Mordente in uscita dai blocchi. I cambi di Caja e il rientro del suo starting five producono un ritorno di fiamma notevole, scandito dalla conclusione dalla lunga del folletto Jackson. Nel momento di maggior difficoltà viene fuori l’esperienza di Mordente che con 5 punti in fila riporta il risultato a contatto sul 28-31, quando il tabellone segna il 24′. Caja decide di andare ancora col timeout per fermare l’emorragia e rimescola le carte dei suoi. Il bonus speso prematuramente, nonché il terzo fallo di Jonusas sono una tegola molto pesante per Sacripanti, che abbassa il quintetto inserendo Maresca. I liberi di Huff e la penetrazione al ferro di Johnson segnano di nuovo il passo a favore dei lombardi. È interessante la sfida a distanza tra i due coach che schierano le loro difese a zona. Huff è lesto nel battersi in vernice e trovare i 2 punti, mentre Caserta spegne improvvisamente di nuovo la luce e continua a caricarsi di falli. Solo Akindele riesce a spezzare l’incantesimo di un canestro stregato: i suoi due lay up nel traffico valgono il 36-39 al 19′, davvero tanta roba per una Juve a tratti davvero irriconoscibile. Cremona ferma l’inerzia bianconera con due liberi di Vitali, che poco dopo serve un cioccolatino a Harris che viene fermato dal terzo fallo di Wise. L’1/2 del giocatore americano chiude il secondo quarto sul 36-42. Guardando sul foglio delle statistiche, è curioso notare come a metà gara sia stata la panchina italiana di Caserta a tenerla a galla con Michelori protagonista con 7 punti e 6 rimbalzi. Cremona invece sfiora il 60% dal campo al tiro, con un Huff perfetto e un Harris molto presente. Curioso anche che qui i punti “italiani” siano solo 2, quelli di Vitali, mentre il bottino rimane equamente diviso tra gli altri stranieri di casa Vanoli.
Il terzo periodo si apre col jump dalla media di Wise che poco dopo si ripete dalla lunetta, per il -3 Juve. Cremona sbaglia i suoi primi tiri da tre ma trova pronto Kotti a ribadire sotto misura. Caserta è molle in difesa, Jackson la punisce prendendosi il libero supplementare dopo aver realizzato, con annesso terzo fallo di Chatfield. Fioccano le sanzioni arbitrali, con la terza sanzione anche a Johnson che però si riscatta costringendo la Juve alla palla persa dalla rimessa. Il quarto fallo di Kotti punisce forse troppo severamente Cremona, che però ha un Harris irrefrenabile nel circumnavigare l’area e trovare il fondo del secchiello. La Juve reagisce a testa alta, con la tripla di Wise che però cade male sulla caviglia ed è costretto a uscire, quando siamo al 25′ sul 44-49. I folletti della Vanoli fanno il bello e il cattivo tempo, ma qualche libero di troppo sbagliato non riesce a dare margine agli uomini di Caja. Il quarto fallo anche di Stefano Gentile costringe Sacripanti a cercare contromisure difensive, studiate ad hoc nel timeout chiamato immediatamente dal coach canturino. In mezzo a tanti errori, Caserta ne approfitta col tiro dalla media di Jonusas, preciso e utile per tenere a un solo possesso il distacco. Il pareggio arriva al 28′ con la bomba di Chatfield dal parcheggio (49-49). È tutto merito di una difesa inespugnabile della Juve che non concede, finalmente, nulla ai suoi avversari. Caja va col timeout e trova nella tripla di Vitali il jolly insperato per volgere l’inerzia a favore dei suoi. È l’ultimo canestro del terzo periodo, che si chiude 50-52, con Cremona che con soli 10 punti riesce ancora a mantener il naso avanti.
Gli ultimi 10 minuti si aprono con le triple in sequenza sbagliate da Caserta e Cremona che non riesce più ad avere continuità con le segnature, come avvenuto settimana scorsa con Bologna. I libero di Jonusas e la bomba di Chatfield mandano la Juve in vantaggio dopo un’eternità sul 55-52 al 32′. È una difesa asfissiante su Johnson a costringerlo all’infrazione di passi; i padroni di casa sentono che è arrivati il momento di osare di più ma la tripla di Maresca si infrange sul ferro. Ci pensa ancora la difesa a recuperare la palla, ma qui Caja decide di averne avuto abbastanza e chiama timeout. Michelori fa valere i suoi kili e centimetri col canestri da sotto del +5, ma Vitali risponde con classe con un tiro dei suoi. In mezzo a tanti errori dettati dalla palla pesate, nonostante ci siano conclusioni pulite, è Jonusas a trovare ancora il canestro con un giro e tiro impressionante. Poco dopo ci pensa Mordente con un feed away dei suoi a scrivere un incredibile 61-54 al 37′, di sicuro inaspettato per quanto visto nel primo tempo. Cremona va in confusione e non segna più ( sono solo 12 i punti in tutto il secondo tempo della squadra lombarda), affidandosi al solo Vitali. Sul 61-56 a 2’14” dalla sirena finale, Sacripanti ferma i ritmi del gioco chiamando timeout e facendo eco sulla difesa. Cremona si issa sulle spalle di Vitali, che però dalla lunetta fa solo 1/2. Caserta va con molti extra possessi nel minuto finale fallendo il colpo del ko, Vitali la punisce con la bomba del -1 a 14 secondi dal termine quando Wise viene mandato in lunetta (quinto fallo di Johnson). Il folletto della Juve fa solo 1/2 e Caja va col timeout per preparare l’ultima azione. La responsabilità se la prende il solito Vitali il cui jump forzato non trova la terra promessa. Sul rimbalzo c’è il fallo di Jonusas che fissa il finale sul 63-60. Prima vittoria, molto sofferta per la Juve, che sfrutta un secondo tempo tutt’altro che eccellente da parte della Vanoli, i cui ultimi 11 punti sono stati firmati tutti da Vitali, troppo poco per poter strappare i due punti.
JUVECASERTA – VANOLI CREMONA 63-60 (17-25; 36-42; 50-52)
Sala Stampa:
Caja: Abbiamo avuto un ottimo impatto sulla gara, l’avevamo ben preparata e siamo stati bravi nell’essere aggressivi sui due lati del campo. Siamo andati bene fino a quando la palla non ha iniziato a pesare, e lì abbiamo dimostrato che siamo deboli. Nonostante abbiamo difeso bene, in attacco abbiamo commesso troppi errori, ed è impossibile vincere in trasferta se commetti questi errori e se poi quando conta ti dimostri debole. Ci abbiamo messo cuore e coraggio, più di questo non si poteva. Non ho certo da recriminare, se si costruiscono buoni tiri e poi non li si mette dentro non ci sono colpe. Vitali? Ha giocato come tutta la squadra, con cose buone e cose negative. Come gli altri suoi compagni ha perso troppi palloni, sbagliato qualche libero, ma ha segnato quasi solo lui nella ripresa. Sull’ultimo possesso? Mi prendo la responsabilità, è stata mia la scelta di provare a giocarcela così.
Sacripanti: Abbiamo vinto una partita importante contro una squadra solida ed aggressiva, che specie all’inizio riusciva ad anticipare tutte le nostre linee di passaggio, impedendoci di esprimere come volevamo. Siamo stati bravi a ribaltare successivamente il lato sul pick and roll e a trovare l’uomo libero sugli scarichi, seppur le percentuali sono state basse. Momento chiave della gara è stato quando abbiamo recuperato dal -13, aumentando pian piano l’aggressività in difesa. Muovendo bene il pallone abbiamo fatto buone cose e trovato sempre la soluzione migliore, e questo è un segnale importante. la crisi delle due squadre nel finale dimostra che siamo ancora agli inizi e che le squadre non sono al top fisicamente, per questo va fatto un ringraziamento a tutto il nostro staff medico ma anche a Chatfield che nonostante un risentimento in settimana stasera è stato in campo e ci ha aiutato a vincerla.
MVP: Jonusas uber alles, giocatore completo e dinamico, combattente e preciso al tiro., Per Cremona, specie per il primo tempo, Harris e Huff, per il secondo c’è stato solo Vitali in campo.
WVP: Jelovac da una parte, abulico e afasico, Stipanovic dall’altra, corpo estraneo al gioco di Caja.
Domenico Landolfo