AVELLINO – Non servono altre parole o lacrime per commentare un successo, ancora una volta, miracoloso da parte della Sidigas Avellino, al cospetto di una Virtus Bologna forse scesa qui al Paladelmauro con troppe certezze. La concretezza e la solidità del roster irpino, nonchè una serata al tiro eccezionale, con un 16/24 dalla linea dei tre punti, consentono a Valli e soci di poter incamerare la seconda vittoria del campionato, che fa seguito a quella di Milano. Avellino tende ad esaltarsi con le grandi e quando è davvero in difficoltà. Senza Warren, in panchina per onor di firma, ancora senza Hardy, con Ebi in condizioni pessime costretto a stringere i denti e Johnson non al top della forma, a Valli restavano come “americani” Richardson, Mavraides e Shakur. Da tutti e tre è arrivato qualcosa di importante, più dal primo, mattatore della gara con 6/8 dai 6,75 e 8/10 complessivo dal campo per 23 punti a cui vanno sommate ben 4 palle recuperate e 3 assist. Un contributo silenzioso ma come sempre efficace lo da Dragovic che, pur limitato dai falli, riesce ad andare in doppia cifra, punendo i cambi difensivi che gli lasciano spazio e tempo per alzarsi e tirare dalla media e lunga distanza. Alla virtus non bastano i tanti uomini in doppia cifra, troppo poco viene prodotto dalla panchina e la squadra di Finelli evita l’imbarcata solo nel finale quando si è in garabage time.
La gara si apre in equilibro con Mavraides, schierato in quintetto, che si alza e colpisce per i primi 3 punti di una partita molto positiva, Bologna risponde con egual moneta con Smith e poi vede Hansboruck arrivare al ferro, segnare e subire fallo con facilità. Shakur inizia male, pasticcia in regia e va in panca dopo 3 minuti con due falli a carico, Avellino segna solo da oltre l’arco, con Richardson prima e Dragovic poi, e quando Bologna si adatta il serbo punisce anche dalla lunetta per il primo allungo significativo dei padroni di casa sul +5. L’attacco di Bologna si arena sulla schiacciata di Smith, l’ingresso di Spinelli favorisce il gioco di pick and roll della Sidigas che riesce ad essere efficace. Johnson sa farsi trovare pronto a imbucare assist ben orchestrati dal play puteolano che spesso non lesina la penetrazione che produce punti o falli subiti. Bologna prova ad aggrapparsi a Minard ma la bomba di Richradson fissa il +11 del primo del primo quarto. Dragovic continua ad essere l’incubo per Smith e soci, le sue triple puniscono una difesa che oramai prova a chiudere la via del ferro, il vantaggio è sempre in doppia cifra e sembra tutto filare liscio quando Crow, uscito dalla panchina, imbuca la tripla del +13. Bologna ci mette l’orgoglio e supportata da Hansboruck, piazza un 7-0 che riequilibra le cose e spinge Valli al timeout. Il momento è topico e Avellino ha da fare i conti con i falli a carico anche per Dragovic. Smith segna il -3 con una tripla delle sue e da qui in poi la squadra di finelli si spegne nuovamente, mettendo insieme solo altri tre punti nella restante metà di quarto. Avellino si ridesta con la tripla di Shakur e poi viene presa letteralmente per mano da Mavraides e Johnson. Il lungo si fa valere in vernice, dando pochi minuti di utilizzo in questa fase ad Ebi. il play di passaporto greco segna e regala assist. Così alla pausa lunga siamo 47-32. La ripresa si apre, tanto per cambiare con due triple di AVellino, a forma di richardson e di Spinelli che issano la Sidigas fino al +19, dove esce fuori il cuore Virtus come testimoniano i canestri di classe e bravura di Minard prima ed Imbrò poi. Inutile dire che ancora Richardson (che oggi sembrava J-Rich dei tempi dei Warriors) spegne ogni velleità con l’ennesima conclusione da tre punti. Il terzo periodo vive del duello tra l’ex Valencia e Minard, ma al 30′, il punteggio recita 68-48. Dopo aver toccato anche il +23 sul canestro di Johnson, Valli si affida a un quintetto più conservativo, con qualche giovane e e i giocatori da far maturare nel nostro campionato. Smith e Gigli sono gli ultimi a mollare e sembrano quasi farcela quando il vantaggio si riduce a soli 13 punti, ma ci pensa Dragovic a chiuderla con due bombe in sequenza che ricacciano indietro i felsinei. Il finale è garbage time la Virtus chiude in crescendo grazie al duo Minard e Gigli che riesce ad evitare la sconfitta pesante. Finisce 87-77 e non chiamatelo l’ennesimo miracolo.
Sidigas Avellino – SAIE3 Bologna 87-77 (26-15; 47-32; 68-48)
MVP: Come non dire Richardson che ha dominato la gara dal primo all’ultimo minuto
WVP: Rocca, da lui ci si aspetta sempre qualcosa di più, specie uscendo dalla panchina
Domenico Landolfo