SIENA – Milano è più forte e qui potremmo chiudere il commento. Negli anni passati, a dispetto dei deliri sull’aria rancida ed altre amenità simili, Siena vinceva perchè era nettamente superiore agli avversari ed anche ovviamente a Milano, quest’anno il gap tecnico si è indubbiamente rovesciato, Siena sta ricostruendo e tirando il fiato dopo 6 anni irripetibili e l’Armani l’ha indiscutibilmente superata. Ieri sera se ne è avuta la dimostrazione lampante, Milano è stata superiore praticamente in ogni lato del campo e il + 5 finale non rende merito ad una squadra che ha condotto per quasi tutto il tempo salvo un primo quarto nel corso del quale le due squadre si sono equivalse. Dal 14-14, resterà questo l’ultimo momento di parità, Milano è volata via senza essere più ripresa ed il vantaggio degli ospiti ha sfiorato anche i 20 punti. Il finale, incredibilmente per come si era sviluppata la gara fino ad allora, ha riservato anche un pathos non indifferente con Siena che ha recuperato punto su punto fino ad avere in mano la palla di un ipotetico -4 o addirittura -3. Un paio di errori sanguinosissimi dalla lunetta e due spazzate di Fotsis su altrettanti palloni che stavano ballando sul ferro, uniti ad una tripla di Ress sputata dal ferro, hanno consegnato la vittoria alla squadra che, senza se e senza ma, l’aveva meritata fino ad allora. Il miracoloso recupero operato contro Pesaro e contro lo Chalon in Eurolega si è arenato a 50 secondi dalla fine ma, sinceramente, la Montepaschi non aveva mai dato l’impressione di poter capovolgere le sorti dell’incontro, un incontro che è girato a cavallo tra il primo e il secondo quarto quando Milano è volata via favorita anche dall’insipienza offensiva dei biancoverdi che hanno subito un terrificante 20-4. Milano ha dominato sotto i tabelloni catturando 10 rimbalzi in più dei senesi e soprattutto guadagnandosi 11 catture nel pitturato avversario contro le sole 5 della Mens Sana, il tiro dall’arco di Siena è stato deficitario fermandosi ad un misero 4/20 contro l’8/21 degli uomini di Sergio Scariolo mentre nel tiro dalla lunetta la Montepaschi è andata molto meglio dell’Armani sbagliando, però, proprio nel finale 3 liberi che hanno pesato in maniera devastante sull’esito della partita.
Lo staff tecnico senese dovrà interrogarsi sulla prova di uno scialbo Kasun che ha collezionato più palle perse (2) che rimbalzi (1), sulla inutilità di un Rasic che comincia a diventare un oggetto più che misterioso incapace quasi di superare in palleggio la metà campo, e su un Kemp al quale, comunque, va dato il tempo di recuperare al meglio e di inserirsi in un contesto del tutto nuovo dopo le poche comparsate effettuate in Eurolega. Segnali positivi sono arrivati dal solito Bobby Brown, MVP della gara, che per lunghi tratti di partita è stato in pratica l’unico terminale offensivo della Montepaschi, per lui anche 7 perse ma c’è da dire che viene spremuto sistematicamente per 35 minuti ad ogni allacciata di scarpe e ci pare che chiedergli qualcosa in più sarebbe ingeneroso. Bene anche Hackett, grande cuore per lui, sulla sua valutazione finale pesano i due liberi sbagliati nel momento del recupero senese ma Daniel ha dimostrato un carattere eccezionale, grande applicazione difensiva e intraprendenza purtroppo frustrata un paio di volte dalla difesa fisica milanese al limite del fallo. Ci è piaciuto anche Moss, generoso come al solito, così come un Kangur che deve comunque essere messo in condizione di tirare piedi in terra. Molto bene Sanikidze, sempre più integrato nei meccanismi del gioco senese e miglior rimbalzista della squadra, malino invece, e ci dispiace, il duo Carraretto-Ress col lungo che ha sparato a salve dall’arco con uno 0/5 che per lui non è affatto usuale.
Tra i milanesi ignorati in panchina Basile, Stipcevic, Chiotti e Giachetti, note di merito per un Cook abbastanza lucido che ha martellato dalla distanza e distribuito 5 assist pur perdendo 6 palle, per un Fortsis chirurgico autore di una bomba decisiva nel finale arroventato, per un Hairston molto solido anche se non precisissimo dal campo (6/13 per lui). Bourussis e Melli sono rimasti in campo rispettivamente per 15 e 17 minuti trascorsi senza infamia e senza lode, quando Banchi ha giocato con un quintetto in pratica senza pivot di ruolo Scariolo si è adeguato tenendo fuori il greco, mentre Melli è andato addirittura in valutazione negativa (-4). Bene Langford autore nel finale di 2 canestri sulla sirena di peso specifico enorme e bene Hendrix che sotto i tabelloni si è fatto valere con 7 rimbalzi ed una presenza produttiva sia in attacco che in difesa. Chiudiamo con Alessandro Gentile: il talento c’è, la sua partita è stata ottima, ha sfruttato alla grande la menomazione al ginocchio di Kemp che non riusciva a contenerlo, uno dei migliori se non il migliore dei suoi, sull’atteggiamento dentro e fuori dal campo, invece, meglio sorvolare.
L’arbitraggio è stato sufficiente, anche perchè Siena ha perso, e quindi lo staff tecnico e i vertici milanesi ci risparmieranno la solita litania recitata l’anno passato. Meglio così, non ne sentiamo il bisogno.
Montepaschi-EA7 Armani 66-71
Parziali: 16-21, 10-18, 19-17, 21-15
Progressione: 16-21, 26-39, 45-56, 66-71
Sala Stampa
Scariolo
Sono naturalmente molto contento della vittoria ottenuta contro una grande squadra e in un campo difficilissimo col pubblico che ha sostenuto fino in fondo la propria squadra. Abbiamo meritato grazie soprattutto al primo tempo nel corso del quale siamo stati in grado di prendere un buon vantaggio, merito a Siena di aver ricucito e di essere arrivata quasi a contatto nel finale. Siamo di fronte a due squadre che ancora devono trovare una loro identità e c’è tanto da lavorare per tutti. Stasera molto bene Hendrix che già in allenamento ci aveva lanciato dei segnali positivi. Non so quanto sarà importante questa vittoria da un punto di vista psicologico, non credo che sia il punto di svolta della nostra stagione ma sicuramente vincere qui è importantissimo sia per la difficoltà dell’ambiente sia per la nostra classifica.
Banchi
Peccato per quei tiri liberi nel finale, d’altra parte abbiamo giocato un brutto primo tempo che ci ha condizionati e costretti a rincorrere, alla fine ci sono mancate le forze ed anche i 3 errori dalla lunetta ci dicono, forse, di un’eccessiva stanchezza. Nel secondo tempo siamo andati molto meglio ed il quintetto di partenza del terzo quarto è stato figlio delle indicazioni ricevute nei primi 20 minuti di gioco. Brown è sovra utilizzato, me ne rendo conto, ma da lui ci attendiamo e stiamo avendo molto, poi è normale che venga sottoposto a particolari cure da parte delle difese avversarie. Nel finale qualche episodio ci ha condannato, un paio di triple sbagliate, due tiri liberi, le due palle spazzate da Fotsis che ha avuto la prontezza di toglierci due canestri praticamente fatti. Nel corso della gara troppe palle perse e troppi errori banali non sempre causati dalla difesa avversaria. Sapevamo che loro sono forti, ne abbiamo avuto conferma.
MVP: Di nuovo un gran Bobby Brown, a tratti imprendibile soprattutto in penetrazione. In casa milanese buonissima prova di Alessandro Gentile.
WVP: Kasun e Rasic decisamente negativi. Melli da -4 di valutazione.
Alessandro Lami