AVELLINO – Al termine di una gara per trenta minuti equilibrata, è un quarto periodo da maestro della Sidigas Avellino ad annientare le speranze della Enel Brindisi, scesa in Irpinia con ambizioni, rispettate dall’ottimo primo tempo disputato al paladelMauro. Il gran cuore e la voglia di non mollare dei lupi, hanno prodotto l’allungo decisivo nella serata del ritonno, molto frammentario di Warren sul parquet e in quella in cui Ebi mostra la brutta faccia delle sue doti. Ci pensa la regia di Shakur, la super gara di Johnson e la mano calda di Richardson a spingere i due punti in Campania.
Il pronti via è da incubo per i padroni di casa che vengono rullati dai 4 punti di Simmons (a fine gara saranno in tutto 7), e dalla tripla di Viggiano, ma il gioco da tre punti di Shakur fa capire che ci sarà da lottare. Brindisi gioca meglio e spinta di Gibson al 5′ tocca il più 10 (5-15), ma da qui in poi si blocca completamente: nonostante una serie di liberi sbagliata inenarrabile, la guida e i canestri di Shakur, e il lavoro a rimbalzo di Dragovic e Johnson, permettono grazie alla schiacciata sempre dell’ex Casale Monferrato, di finire il primo quarto in parità. Bucchi striglia i suoi, ma non trova altro che Viggiano, bravo a colpire da tre. La partita cambia, Avellino scende di ritmo e si affida al post basso di Johnson che realizza, Brindisi riesce a colpire solo quando può partire la sua transizione. Ndoja e Gibson, ben imbeccati dal folletto Reynolds, colpiscono dalla lunga distanza, Simmons va con la bimane e se dalla panchina arrivano anche i punti di Fultz, son guai grossi per la Sidigas.
Avellino si aggrappa al suo asse Shakur Dragovic, ma Robinson prima e Ndoja poi danno lo sprint giusto ai pugliesi, che chiudono avanti 34-40 alla pausa lunga. Senza punti dai tuoi americani, e nella specie da Richardson, non puoi vincere contro nessuno. Probabilmente questo il messaggio di Tucci per la ripartenza delle ostilità. E’ l’ex Valencia con una tripla ad aprire le ostilità e a lanciare la carica per i suoi. Anche Mavraides riesce a bucare dall’arco e ristabilisce la parità al 23′ quando una serie di errori da ambo i lati crea un momento di stasi e di sostanziale equilibrio sul parquet. La tripla e la schiacciata di viaggiano ridestano gli animi dopo tanta bagarre, Reynolds è sempre bravo a buttarsi dentro e realizzare in bello stile, ma il bonus prematuramente speso regala alla Sidigas tanti liberi che Johnson e Shakur mandano a bersaglio. Il risveglio dal lungo letargo di Dragovic è una manna dal cielo per i lupi che ritrovano il loro slavo a pieno regime, ma l’ultimo acuto del quarto è di Gibson che si prende due liberi, puntualmente realizzati per il 49-51 all’ultima pausa.
Da qui in poi è totale blackout per Brindisi. Richardson e Dragovic con le triple, Johnson con la bimane firmano un 8-0 che spezza le gambe alla squadra di Bucchi, che segna solo dalla lunetta, col solito Gibson. Avellino alza il volume della difesa e torna a segnare canestri facili, con Shakur e con un Johnson che appena può vola sempre oltre i ferri, sia in attacco che in difesa. Il vantaggio cresce a dismisura fino al 70-57 firmato da Mavraides, anche oggi prezioso. Solo qui si risveglia un pò l’Enel col solito Viggiano. Non c’è però più tempo, finisce in spettacolo con le schiacciate di Shakur prima e Dragovic poi per l’81-71 finale. Due punti preziosi per la Sidigas che sale a quota sei in classifica, ritrovando un po’ di ossigeno e aspettando le novità dal mercato.
Sidigas Avellino – ENEL Brindisi 81-71 (15-15; 34-30; 49-51)
MVP: Scegliete voi tra la prova eccezionale di Johnson (15 punti e 18 rimbalzi) o Shakur (26 punti con 10/13 dal campo e 6 assist). Per Brindisi Viggiano su tutti
WVP: Per Avellino Ebi, per Brindisi Robinson, stasera sottotono.
Domenico Landolfo