CASERTA – Grande affluenza di pubblico (3.394 spettatori) al Palamaggiò per la sfida tra Montepaschi e Juvecaserta. Aprono le bombe di uno scatenato Jonusas che finalmente dopo due gare brucia la retina, facendosi vedere anche in difesa. Sanikidze anche lui dai 6,75 colpisce, ma l’attacco di Siena è lento e farraginoso e non produce altro che forzature o stai paté della retroguardia bianconera. Il pick and roll in attacco ben innescato da Maresca prima per Jelovac, poi per Akindele, produce punti facili per la Juve che vola sul 10-3 al minuto 3, costringendo Banchi al timeout. È l’ingresso di Hackett a cambiare le sorti dell’incontro, Siena inizia a trovare soluzioni facili con l’ex USC ed Eze. Sul terzo contropiede in fila, chiuso da Janning con poco affanno, che vale il 10-11 (0-8 di parziale dalla sospensione), Sacripanti va anche lui col timeout. Anche qui la panchina trova energie nuove ed è Mordente a subire subito un fallo prezioso e a segnare i due liberi. Caserta rimesso il naso avanti prova a schierarsi a zona ma viene punita dalle bombe in sequenza di Moss e Hackett. Siena alza il volume della radio in difesa e trova anche buoni piazzati con Eze, che va a bersaglio con continuità, ma subisce qualcosa a rimbalzo offensivo dove Jelovac si batte subendo il fallo. È l’ultimo sussulto del primo quarto, che si chiude 18-19 per la squadra di Banchi.
Il secondo quarto si apre con la tripla mandata a bersaglio da Rasic e il lay up di Ortner che fa volare sul più sei la Mensana, con Caserta che attacca male e perde tre palloni di fila. A svegliarla ci pensa la tripla di Jelovac che permette ai suoi di tirarsi su. Siena torna ad attaccare male e viene punita dal no look pass di Mordente che manda a segno Michelori. Banchi non ci sta e chiama timeout, reinserendo Brown insieme ad Hackett. I liberi di Maresca riportano avanti la Juve al 15′ ma la schiacciata di Ortner e la zingarata a centro area di Bobby Brown ridanno tre lunghezze di vantaggio agli ospiti. Caserta nel momento del bisogno si affida alle sue certezze col post basso di Jelovac che va a bersaglio. Siena riesce a tenere alto il suo ritmo con la difesa che spesso produce transizione, Caserta non perde ma la scia dell’avversario e con i liberi di Akindele è a solo 1 punto al 18′ (29-30). Il nigeriano di Caserta inizia a diventare un fattore in vernice e l’unico modo di fermarlo è il fallo: sono altri suoi due confetti dalla linea della carità e con un gancio old school che vale il più 3. Mordente allunga ancora con un long two, ma la trip,a sulla sirena di Sanikidze permette agli sopiti di chiudere 35-33 alla pausa lunga. Un vantaggio di certo sorprendente ma giustificato dai numeri che vedono la netta superiorità a rimbalzo della Juve (19-9) e dalle percentuali dal campo.
Siena parte con un piglio diverso, e mentre Caserta sparacchia dall’arco, l’autocanestro di Akindele e la penetrazione di Janning valgono il sorpasso, con Sacripanti che si rifugia nel timeout. La bomba di Jonusas dopo quasi 5′ di gioco sblocca la Juve, anche se la gara involuta e spigolosa si lascia guardare poco. Gli arbitri iniziano a prendere il sopravvento sugli eventi con tanti fischi, tutti giusti, anche se il pubblico non approva, la parità é rotta dalla bomba con libero supplementare di Moss che vale il 39-42 al 26′. Con le squadre in bonus si segna molto e spesso dalla lunetta, ma Caserta fa un 2/4 sanguinoso con Akindele e Gentile che non frutta molto. La schiacciata di Sanikidze riporta quattro lunghezze tra le squadre, ma nonostante una serie di attacchi involuti Jelovac è bravo a subire fallo in entrata e a segnare i liberi. Si continua la marcia dalla linea della carità anche su sponda senese con il 2/2 di Brown, cui replica con egual moneta Gentile poco dopo. Hackett è bravo a farsi vedere col movimento spalle a canestro, ci pensa poi la difesa Mensana molto aggressiva a recuperare il pallone che però negli ultimi 20″ di gioco non viene sfruttato da Siena. Al 30′ siamo 44-48, con le percentuali di Caserta scese inesorabilmente grazie al lavoro incredibile degli uomini di Banchi.
L’ultimo periodo si apre con i liberi a bersaglio di Kangur e la pressione ospite a tutto campo che crea parecchi problemi. A togliere le castagne dal fuoco ci pensa il capitano Giuliano Maresca che con una tripla sulla sirena dei 24″ taglia davvero le gambe alla Mensana che carica Caserta in difesa, dove arriva il recupero di Akindele che lancia Mavreides in contropiede: il greco si butta dentro segna e subisce il fallo, pareggiando i conti al 32′ (50-50). È sempre lui a prendere il centro del parquet, prima col furto con scasso, poi con lo sfondo subito. La Juve ha ritmo e continua a giocare bene, e con l’1/2 di Michelori va sul più 3. Ancora lui, ancora Mavraides viola la cassaforte di Hackett, propiziando un ottimo attacco per la Juve che porta al fallo e canestro di Akindele, che però sbaglia il libero aggiuntivo. Siena dopo la sospensione non riesce a sbloccarsi con due tiri cortissimi di Hackett e Sanikidze, la Juve risponde ci, contropiede che porta all’ennesimo fallo subito da Akindele che stavolta dalla lunetta fa percorso netto. Sotto di 7 lunghezze a 6′ dalla fine, Siena si aggrappa a Lechtaler bravo a sgomitare in area e a segnare 1/2 liberi, che servono a poco ma quanto meno muovono il punteggio sul tabellone. Caserta ha tutto dalla sua e col solito Akindele trova un tap in per il più 8, massimo vantaggio. Qui Kangur piazza una bomba importante che manda in confusione la Juve, che perde banale te la palla sulla rimessa e raggiunge Siena nel computo dei falli oltre il bonus. Brown ringrazia e con due liberi riporta a un solo possessi di distanza i suoi, il che diviene ancor più importante dopo un blocco in movimento fischiato a Michelori. Kangur liberissimo sbaglia la tripla del pareggio, Gentile invece la insacca mandando in visibilio il Palamaggiò. Siena ancora nel momento cruciale perde le mani dal manubrio, perdendo due palloni banali e altri due liberi di Jelovac ridanno il più 8 alla Juve a 2’35”. Hackett è bravo a lottare a rimbalzo offensivo e a subire fallo, ma fa solo 1/2, mentre sul fronte opposto ci pensa Dan “motorino” Mavreides a buttarsi dentro e siglare il più 9 a 1’44”. Siena prova a rispondere dalla lunetta ma anche Brown ne segna solo 1 e quindi Banchi decide di andare già col fallo sistematico. Il primo “malcapitato” sfidato dalla lunetta è Mavreides, che prosegue la serie di liberi al 50%, sul capovolgimento di fronte la Mensana prova la tripla con Janning che prende il secondo ferro, mentre é sempre lui, Dan Mavreides a infuocare la retina, stavolta com la tripla. Anche sotto di 10 Siena onora con la difesa aggressiva l’attacco casertano, ma la gara é finita, si aspetta solo la sirena finale, che sancisce la vittoria Juve per 72-64 su Siena con 28 punti a referto nell’ultimo parziale di gioco. Miglior proscenio non poteva presentarsi per il nuovo azionista di maggioranza Gianluca Galimberti, molto soddisfatto a fine gara della prova dei suoi.
Juve Caserta – Montepaschi Siena 72-64
Parziali: 18-19; 17-14; 9-15; 28-16
Progressione: 18-19; 35-33; 44-48; 72-64
Mvp: Partita eccezionale di Akindele, dominante come al solito, ma decisivo Mavreides con le sue rubate e le sue corse in stile Husain Bolt. Per Siena si salva solo il cuore di Hackett e Moss che stasera è limitato dai falli.
Wvp: Brown, che stasera ha inciso poco.
Sala stampa
Sacripanti
Credo che non è matematica, ma oggi abbiamo dato un colpo deciso alla paura della retrocessione, giacchè con 20 punti a sette giornate dalla fine, si può stare abbastanza tranquilli. Oggi complimenti ai ragazzi, che hanno fatto della difesa il nostro punto di forza; siamo stati bravi ogni volta sui pick and roll e sugli 1 vs 1. Alle volte abbiamo concesso loro il tiro della loro ala forte, che avevamo preparato e non eseguito bene, ci è andata bene con qualche errore. Oggi tutti ci hanno dato qualcosa. Sempre accade che quando si gioca con Siena hai 5 minuti in cui non segni, per le loro difese che ti chiudono il canestro. Bisognava evitare questo break negativo e rifugiarci negli egoismi, come con Roma, e ci siamo riusciti. Ho avuto la certezza di vincere quando nel terzo quarto nonostante i nostri pochi canestri eravamo li a lottare. Nel quarto periodo abbiamo fatto ottime scelte con gli isolamenti che hanno fatto male alla loro zona/uomo mista, con 4 sulla linea di fondo e uno ad attaccare, specie con Mavreides. Ora due giorni di riposo alla squadra, se lo meritano per il grande impegno profuso oggi e a Bologna. Guardando la classifica, si può ancora pensare in grande, ma noi guardiamo sempre partita dopo partita, ci sono 14 punti in palio, dobbiamo vincere in casa ed essere bravi a fare colpi in trasferta.
Banchi
Complimenti a Caserta per la gara molto aggressiva, giocata con ottimo atteggiamento. Noi abbiamo avuto un approccio gara complesso, ma i segnali dopo il primo time out era che avessimo ritrovato il filo del gioco. Difesa attenta, buona circolazione ci avevano costruito anche buoni vantaggi. Il terzo periodo non ci ha dato quel margine che potevamo gestire, con loro che avevano pessime percentuali dal campo. Poi è stato ingenuo il modo in cui l’abbiamo sperperato. Duelli persi in energia, un pizzico di sfortuna su alcune situazioni, un clima acceso come quello del palamaggiò e la gara gira, e loro sono stati bravi a carpire il momento e portarla a casa.
Domenico Landolfo