SIENA- Dopo la fragorosa doppia caduta di Milano, con Cremona e ieri sera con Montegranaro, la sfida di stasera al Palaestra tra Siena e Cantù assume a tutto tondo il carattere di vero e proprio spareggio per il quarto posto della classifica. I canturini precedono i senesi di 2 punti e se dovessero vincere scaverebbero un bel solco tra loro e gli avversari toscani. Dal canto suo, Siena, vanta la vittoria del girone di andata al Pianella e, in caso di replica stasera, aggancerebbe i rivali e li supererebbe in virtù del 2-0 negli scontri diretti. Quindi, chi vince stasera si porta alle spalle delle irraggiungibili Varese e Sassari e mette nel mirino Roma che sta attualmente occupando la terza piazza. Se non bastassero queste motivazioni per fare del posticipo del lunedì una partita ad alta tensione, c’è l’accesa rivalità esistente tra le due squadre che, ormai da anni, si sfidano ai massimi livelli del campionato italiano. Canturini e senesi hanno incrociato le armi in semifinali e finali di coppa Italia, vari turni dei play-off e nella finale scudetto di 2 anni fa, si sono infine sfidati nell’edizione 2012 della Supercoppa a Rimini. Dopo decenni di supremazia canturina, con i brianzoli grande forza italiana ed europea, dagli anni Duemila è stata Siena a prendere il sopravvento e ad inanellare una lunga serie di vittorie contro gli avversari di sempre.
Quella di stasera sarà una partita prevedibilmente equilibrata, con Siena che viene da un periodo decisamente negativo sia in Italia che in Europa, periodo costellato di sconfitte che hanno messo seriamente in dubbio il prosieguo europeo della Montepaschi e che hanno fatto scivolare Siena lontano dalle battistrada in campionato. Luca Banchi dovrà ancora fare i conti con la condizione non ottimale di Ress e con una forma generale davvero scadente a causa di postumi di infortuni e di stanchezza dovuta ai molteplici impegni dei campioni d’Italia. Sarà necessario tutto un altro approccio rispetto a quello visto col Besiktas, sarà necessario ritrovare la vena nel tiro dall’arco che per svariati mesi è stata l’arma principale di una squadra che, oggi, sembra averla smarrita per la strada, sarà necessario avere un po’ più di autostima e di convinzione nei propri mezzi, ci si augura di vedere un Ben Eze in grado di reggere botta sotto canestro, magari ben supportato da Ortner, e sarà imprescindibile avere tanta leadership dai vari Brown, Moss e Hackett che sono i motori della squadra.
Cantù viene da 3 vittorie nelle ultime 4 partite e può esibire lo scalpo prestigioso della capoclassifica Varese. Accanto al ritrovato Jerry Smith, coach Trinchieri potrà contare sulla solita gagliardia della vecchia guardia con capitan Mazzarino in testa ben coadiuvato da Leunen. Sotto le plance battaglierà Tyus con Cusin, e si potrà vedere all’opera anche l’ultimo arrivato Stefano Mancinelli che, per ora, non ha dato un contributo altissimo ma sulle cui doti non è lecito dubitare. Curiosità per vedere l’accoglienza all’ex di lusso Aradori che a Siena ha lasciato ricordi in chiaro-scuro soprattutto per certe dichiarazioni post divorzio.
Saranno chiamati a fischiare il posticipo i signori Paternicò, Filippini e Mazzoni.
Queste le dichiarazioni di Trinchieri tratte dal sito www.legabasket.it:
Tempo fa avevi detto che il match con la Mens Sana era una tappa chiave del cammino nel girone di ritorno.
E’ una partita che ci può dare tantissimo. Secondo me è più quello che ci può dare rispetto a quello che ci può togliere anche perché credo si debba fare un concreto distinguo. La Montepaschi ha avuto prestazioni diverse dal solito in trasferta, meno in casa come dimostrato per esempio dal successo con Varese. Sicuramente è una sfida difficile per il loro momento e perché si gioca a Siena, però è una gara molto importante nell’ottica di questo finale di campionato. Vincendo faremmo un passo rilevante in classifica con quello che ne consegue a livello di morale.
Pensi che questa sfida abbia mantenuto il suo appeal degli ultimi anni?
Assolutamente si anche perché fra sette partite inizieranno i playoff e con le serie a sette gare il fattore campo viene annacquato e le formazioni abituate a giocare con una rotazione più lunga di otto uomini saranno leggermente avvantaggiate. Per questo credo fermamente che sia Siena sia Cantù saranno ancora protagoniste. Quando penso alla Montepaschi penso ai Campioni in carica di cui bisogna avere il massimo rispetto. Ciò non significa che andremo in Toscana sperando, ma ci presenteremo con convinzione e voglia di disputare la migliore partita dell’anno. Ne saremo capaci? Non lo so, però il desiderio è quello.
La Mens Sana ha avuto un’impennata in Coppa Italia e poi ha incontrato diverse difficoltà. Secondo te perché?
La Montepaschi è abituata e ha nel DNA il saper vincere. Hanno coagulato tutte le energie mentali e fisiche e si sono presentati a Milano prontissimi conquistando meritatamente la Coppa. Per quel che riguarda il periodo successivo penso sia necessario considerare che, per certi versi, Ress è il giocatore che ha cambiato in meglio la loro stagione. Siena è partita perdendo la Supercoppa e con qualche difficoltà. Poi con notevole sagacia si sono inventati Ress da cinque tattico e da questa situazione hanno tratto grandi vantaggi. Nel momento in cui Tomas si è fatto male non hanno più ritrovato quella fluidità offensiva, perché Ress creava grossi grattacapi tattici alle difese, e questo è coinciso con delle Top 16 massacranti, con 6 partite in più rispetto al passato.
E’ possibile fare un paragone fra la vostra stagione passata e questa attuale della Montepaschi?
E’ incredibilmente difficile riprogrammare un assetto se ti si infortunano dei giocatori chiave. Noi lo abbiamo provato l’anno scorso per cui capisco benissimo quello che sta succedendo alla Mens Sana. L’errore più grande che noi potremmo fare però è sottovalutare il loro orgoglio. Il loro orgoglio è la cartina tornasole e la fotografia della loro vittoria in Coppa Italia.
Ti attendi una partita molto intensa da parte loro?
Sicuramente. Una gara decisa dall’inerzia emotiva. Si combatterà più su quello che sulle virgole tecniche e tattiche.
La partita di andata fu una delle più brutte giocate da voi?
Direi una delle migliori disputate da loro. Quando rivedi le gare dopo tre o quattro mesi ti rendi conto di diverse cose. Noi fummo protagonisti di una cattiva prestazione che al momento mi sembrò orribile. Riguardandola con il vissuto che ho riconosco i meriti di Siena. Commetterei un errore enorme però a pensare che loro non siano in grado di giocare un grande match. Sta a noi non farglielo fare.
Come è stata la settimana di avvicinamento?
Questa squadra lavora bene. E’ chiaro che stiamo percorrendo delle strade e stiamo cercando di attrezzarci, tecnicamente e tatticamente, per questo finale di stagione. Ci siamo allenati e abbiamo le idee chiare su cosa dobbiamo fare. Non sempre però nello stress e nella tensione della gara riusciamo ad alzare la nostra qualità. Il nostro compito è riuscire a riprodurre in partita le buone cose che facciamo in settimana.
Ti sorprende vedere Siena e Milano fuori dalle prime quattro?
Mi sorprenderò se le vedrò fuori dalle prime quattro dopo i playoff. E’ un campionato strano. Penso sia difficile che Varese e Sassari non arrivino ai primi due posti, ma questa è la stagione regolare e c’è ancora la post season da giocare.
Ecco invece le parole di Banchi, sempre tratte dal sito ufficiale della Lega Basket:
“Siena-Cantù è una partita dal fascino particolare, che arriva in un momento significativo per entrambe le squadre e che dovrà rappresentare per noi un ulteriore stimolo verso il successo. Cantù ha recuperato dall’infortunio Smith e supplito alla partenza di Markoishvili con l’innesto di Mancinelli, confermando di essere organico profondo, versatile ed organizzato. L’incisività dei loro tiratori, la taglia e l’atletismo dei loro interni e l’aggressività difensiva, saranno le tematiche tattiche principali per contenere la loro pericolosità.”
Alessandro Lami