Coach Simone Cini, con 2 giornate di anticipo rispetto alla fine della fase regolare, è arrivata la qualificazione alle finali nazionali di Udine…
«Grande è la soddisfazione per aver centrato l’obiettivo stagionale in anticipo ed il merito è in primis dei ragazzi che si sono sbattuti quotidianamente in palestra, molti di loro anche con il doppio impegno Under 19/DNB sulle gambe. Le potenzialità c’erano, ma raggiungere questi traguardi non è mai scontato. Il gruppo dei ’94 in soli 2 anni ha perso l’asse play-pivot Imbrò-Tessitori, ma i ragazzi sono stati bravissimi a mettersi a disposizione della squadra e da gregari sono divenuti assoluti protagonisti».
Si tratta dell’ennesimo grande risultato di una società che dimostra ogni anno di saper lavorare sui giovani…
«Certamente. Alla società devo dire grazie per avermi dato questa possibilità e se abbiamo centrato l’obiettivo, oltre ai giocatori il merito è di tutti, dallo staff al completo a tutte le persone che ci sono state vicine e ci hanno seguito sempre. Devo ringraziare Umberto Vezzosi per la disponibilità a concedermi giocatori anche in situazioni particolari per la prima squadra e soprattutto per la sua presenza costante nei momenti di difficoltà. Si tratta di una soddisfazione enorme che corona il lavoro di un’annata intera».
L’annata ha riservato anche momenti difficili…
«Ovviamente. Nel corso di una stagione ci sono anche momenti grigi ed a noi è capitato dopo le sconfitte di Forlì e Pesaro per esempio. Tutte le volte, però, siamo stati bravi a rialzarci e ad analizzare la situazione all’interno dello spogliatoio, risolvendo i problemi che si erano presentati».
La stagione regolare non è ancora finita perché restano 2 partite molto importanti a Valdiceppo e in casa contro Pesaro…
«E’ vero, è arrivata la qualificazione in anticipo, ma restano ancora da giocare 2 partite molto importanti, che potrebbero permetterci di arrivare primi o secondi. Faremo di tutto per vincerle entrambe e poi vedremo in quale posizione saremo riusciti a concludere».
Due partite e poi la preparazione delle tue prime finali da capo allenatore…
«Una grande soddisfazione. Si trattava del mio primo anno di lavoro con un gruppo eccellenza e fino a questo momento è stata un’esperienza meravigliosa. Ho dovuto confrontarmi con un livello tecnico diverso da quello a cui ero abituato e nel quale mi sono dovuto calare immediatamente, ma ho avuto la fortuna di allenare dei ragazzi che mi sono venuti dietro fin dal primo giorno e tutti insieme abbiamo raggiunto un risultato che molti davano per scontato, ma che è sempre molto difficile da raggiungere. Per questo la soddisfazione è doppia».
Ancora è presto per parlarne, ma hai già dato un’occhiata alle avversarie di Udine?
«Non è ancora il momento di pensarci, ma troveremo tutto il meglio della pallacanestro giovanile italiana. In questo tempo che ci separa dalle finali dovremo acquisire la giusta mentalità e la consapevolezza che molto dipende da noi. Dal nostro approccio passeranno i risultati. Il livello sarà altissimo, basti pensare a squadre super come Virtus Bologna, Venezia e compagnia, che partiranno un gradino sopra le altre. Noi non potremo far altro che scendere in campo dando il 110% senza porci obiettivi. Andremo ad Udine con umiltà, ma allo stesso tempo con la consapevolezza dei nostri mezzi».
Ufficio Stampa Virtus Siena