REGGIO EMILIA – Una Trenkwalder irriconoscibile cade sotto la leggerezza mentale e l’ordine tattico della Vanoli Cremona, che arriva a Reggio consapevole di non aver nulla da perdere ne’ come valori in campo ne’ come mera classifica, vista la salvezza già ampiamente raggiunta. E la formazione di Gresta riesce a mettere sabbia nell’ingranaggio reggiano sin dal primo tempo, per poi versarne veri e propri sacchi a inizio terzo parziale, quando un parziale di 14-0 segna irrimediabilmente la gara a favore dei cremaschi, che nella prima parte riuscivano a contenere le sporadiche accelerazioni di Taylor e di Cinciarini, unico a salvarsi nella serata storia reggiana. Più volte la formazione di coach Menetti tocca il +5 nei primi venti minuti, ma non da mai l’impressione di poter mettere le mani sulla gara, che la Vanoli riesce a tenere a portata di mano con un Peric da 17 punti nel primo tempo e la presenza sotto canestro di Stipanovic.

Luca Vitali, una stagione esaltante per lui. Foto Guariglia
La ripresa, come detto, inizia con un devastante parziale per gli ospiti, che in 4′ di quarto si trovano avanti di 15 sul 43-58 grazie a una circolazione di palla fluida e a innumerevoli rimbalzi d’attacco, ottenuti per la scarsa presenza difensiva dei reggiani, solitamente una delle armi principali dei biancorossi e dalla scarsa vena di Greg Brunner, che fatica tremendamente contro il pacchetto lunghi cremonese. La squadra reggiana prova a riordinare le idee e – ad onor del vero – è anche sfortunata quando ha sulle mani i palloni per riprendere quota. Ci prova Taylor ma è evanescente oltre che dannoso su parecchie letture offensive; anche Bell, dopo una sfuriata da 7 punti in un amen nel primo tempo, si spegne alla distanza e sbaglia tanto anche dalla lunetta, contrariamente a quanto accade di solito. Menetti prova a giocarsi l’intensità di Silins per contrastare la fisicità ospite ma Reggio non riesce mai a tornare oltre il -5, sprecando palloni a raffica e venendo punita dalla mole industriali di tiri liberi concessi (39 contro 16).
Meritata vittoria per la Vanoli e tanta stanchezza palesata dai reggiani, che dovranno riprendere subito quota per affrontare l’ultima gara a Caserta prima dei playoff.
Trenkwalder Reggio Emilia – Vanoli Cremona 78-87
Parziali: 21-22; 22-22; 19-23; 16-20
Progressione: 21-22; 43-44; 62-67; 78-87
Dagli spogliatoi
Max Menetti
«E’ molto facile commentare questa gara, perchè Cremona l’ha vinta meritatamente e noi non siamo mai praticamente stati in partita. Abbiamo ripreso contatto ma più di nervi che di tecnica; ci è mancata la nostra solita aggressività difensiva e non siamo stati lucidi. Sapevamo quello che dovevamo fare ma non riuscivamo a farlo, e le palle vaganti sulle quali arrivavamo sempre secondi ne è la dimostrazione. Se non giochiamo al massimo fatichiamo tremendamente contro tutte».

Gigio Gresta, anche lui sugli scudi.
Luigi Gresta
«Mi dispiace che la settimana prossima sia l’ultima con questi ragazzi, perchè davvero è un piacere allenarli e vedere quanto cuore mettono in ogni partita. Oggi abbiamo battuto la squadra più in forma del momento anche se stamattina non siamo nemmeno riusciti a fare allenamento nel palazzetto perchè era occupato: abbiamo fatto allenamento nel parcheggio affianco con dei bidoni come canestri. Siamo stati bravi doppiamente».
MVP – Hrvoje Peric: un primo tempo da 17 punti e una spina nel fianco sempre pronta a infilzare la disattenta difesa biancorossa. I suoi pick&roll lungo-lungo sono stati un rebus irrisolvibile per la Trenkwalder. Tutelato dagli arbitri a volte anche oltre il necessario, è bravo a convertire i tanti liberi a disposizione
WVP – Michele Antonutti: Un’involuzione tecnica ma prim’ancora mentale che preoccupa non poco. L’Antonutti che perforava difese a raffica e che si sbatteva in difesa è un lontano ricordo e ora è alla toreada difensiva anche contro avversari che dovrebbe contenere senza problemi. In attacco non la mette mai.
Alessandro Caraffi