SIENA- La Montepaschi, dopo il -30 dell’andata, perde ancora contro i sardi della Dinamo, e perde in maniera più netta di quanto non dica il risultato finale. Se alla Montepaschi mancava Janning, a Sacchetti mancavano Vanuzzo, in panchina solo per onor di firma, Di Liegro e, soprattutto, Drake Diener, ma questo non ha impedito ai biancoblu di sbancare Siena al termine di una partita che comunque non ha avuto effetto alcuno sulla classifica finale delle due squadre. Sassari nei play off incontrerà Cantù con il vantaggio del fattore campo, mentre gli uomini di Luca Banche se la vedranno con la corazzata Olimpia Milano che gode del fattore campo e dei pronostici della vigilia. Difficile pensare che i ragazzi di Meo Sacchetti si facciano sorprendere da Cantù e praticamente impossibile prevedere un passaggio del turno per una Mens Sana che parte nei quarti dei play-off chiaramente sfavorita.
La partita Sassari l’ha abbastanza dominata restando in vantaggio per lunghissimi minuti e cedendo il comando delle operazioni soltanto nel terzo quarto quando Siena ha avuto un impeto di orgoglio e, guidata da Hackett, ha operato un sorpasso perentorio che l’ha portata anche sul +12. Per gli ospiti, però, non è stato difficile prendere di nuovo il comando delle operazioni e portare al termine una vittoria del tutto meritata. Travis Diener è stato il mattatore della gara, il folletto statunitense è risultato imprendibile per qualsiasi avversario, ha scherzato più volte la difesa senese, ha segnato i canestri decisivi, ha marcato 42 di valutazione, ha segnato 33 punti con 12/18 dal campo e 4/4 dalla lunetta, ha distribuito 6 assist e conquistato 6 rimbalzi. Un giocatore straordinario che ha nella difesa il suo neo ma che produce nell’altra metà del campo il 50-60% del potenziale offensivo del Banco di Sardegna. Accanto a lui ha brillato l’ex, applauditissimo, Bootsy Thornton, che ha segnato anche il canestro decisivo della partita al culmine di una prova davvero scintillante. In doppia cifra il duo dei lunghi sassaresi Easley-Gordon capaci di catturare 17 rimbalzi e di segnare 21 punti. Positivi tutti gli altri con l’eccezione di un dannosissimo Ignerski che ha commesso 5 falli ed ha regalato pure 4 tiri liberi a Siena grazie al suo quarto fallo e al conseguente tecnico(quinto). Bene anche Becirovic precisissimo dalla lunetta.
In casa senese 23 punti di Brown che però ha tirato 17 volte dal campo ed ha commesso un sanguinosissimo 0/2 dalla lunetta nel momento topico. Anche Kangur ha sbagliato 2 tiri liberi decisivi e se si pensa che Siena, totalmente, ha sbagliato ben 13 tiri dalla linea della carità si capisce come questo dato abbia influito in maniera determinante sul risultato finale. A noi è piaciuto moltissimo il Daniel Hackett del secondo tempo e non capiamo perchè Banchi, sbagliando, lo abbia tenuto tanto fuori dal campo, non ci è piaciuta neppure la gestione di Sanikidze visto che il georgiano era apparso molto reattivo sotto le plance. 40 minuti di panca per Rasic che ormai può essere classificato come un grande errore di mercato, tanta abnegazione da parte del solito Moss, qualche buona cosa, ma troppo poco, da parte di Ben Eze. C’è stato finalmente il rientro a tempo indeterminato per Ress e ci sono stati 15 minuti per un Carraretto che ormai sembra aver smarrito la via del canestro dalla lunga distanza. L’ultimo arrivato Christmas è stato di nuovo lanciato nello starting five ma non appare elemento in grado di dare una sterzata alla stagione dei senesi. Siena ha tirato il 30% dall’arco contro il 48% degli avversari ed ha sbagliato ben 13 tiri liberi, probabilmente le ragioni della sconfitta stanno principalmente in queste due voci statistiche ma , comunque, la vittoria dei sardi non è apparsa mai in discussione.
La cronaca ci parla di un primo quarto abbastanza equilibrato con Sassari che però conduce le danze ed allunga nel corso del secondo periodo senza riuscire però a dare una mazzata alle speranze dei padroni di casa. Padroni di casa che operano il sorpasso nel terzo quarto e che allungano fino al +12. Sembra che l’inerzia della partita si sia definitivamente trasferita in mano ai biancoverdi, ma nell’ultima frazione di gioco Sassari ricuce il gap, passa a condurre, viene di nuovo superata, fino a mettere le mani sull’incontro grazie al deleterio 0/4 dalla lunetta firmato nell’ultimo minuto di gioco da Kangur e Brown
Montepaschi-Banco di Sardegna 86-92
Parziali: 21-26, 20-20, 32-19, 13-27
Progressione: 21-26, 41-46, 73-65, 86-92
Tabellini: http://195.56.77.210/game/65733.html
SALA STAMPA
Sacchetti: C’è molta soddisfazione per aver vinto in casa della squadra che ha conquistato gli ultimi 6 scudetti, ok che per la classifica la partita era inutile ma comunque siamo venuti qua per giocarcela. Ci abbiamo creduto fino in fondo e siamo stati bravi a lottare in un ambiente che, a tratti, ha ricalcato quelli che troveremo nei play off. Dopo un buon inizio ci siamo fatti risucchiare a causa, soprattutto, di alcuni tiri piedi in terra che Siena ha preso con molta bravura, non ci siamo però disuniti e grazie ad un grande Diener siamo riusciti a trovare canestri determinanti nel finale, onestamente il loro 0/4 dalla lunetta nell’ultimo minuto ci ha poi agevolato il compito. Diener ha trovato una serata di particolare ispirazione, sappiamo che quello che ci da davanti lo paghiamo un po’ nella fase difensiva ma lui è così, quando ho accettato di prendere un giocatore con tali caratteristiche sapevo che in difesa mi avrebbe dato poco, pensate che quando arrivò in Italia fu subito chiaro dicendomi testualmente “coach non penserai che io sia venuto in Italia per difendere”………………………. Bene stasera la nostra difesa a zona. Ora ci gettiamo nei play off incontrando Cantù, dobbiamo velocemente resettare ed essere bravi a calarci in una realtà del tutto diversa rispetto a gare come quelle di stasera.
Banchi: Peccato per una sconfitta arrivata al termine di una gara strana, avevamo effettuato il sorpasso ma poi non siamo riusciti a tenere il vantaggio, anche cospicuo, che avevamo creato. Diener ha indubbiamente del talento offensivo ma stasera ha trovato una serata davvero indimenticabile con medie al tiro eccezionali. Troviamo Milano, la squadra cioè favorita per la vittoria finale e la più attrezzata per serie lunghe a 7 partite, inoltre i nostri avversari avranno pure il vantaggio del fattore campo e quindi sarà difficilissimo prevalere. Io non mi fascio però la testa pensando ai valori di Milano, penso piuttosto a portare i miei giocatori nella condizione migliore possibile a questa sfida.
MVP: Impossibile non citare uno straripante Travis Diener che se non conosce la parola difesa, e non la conosce, conosce perfettamente il significato della parola attacco.
WVP: Ignerski: 5 falli, un tecnico, deleterio per la propria squadra.
Alessandro Lami