Primo giro di giostra per le magnifiche 8 della regular season e prima grande sorpesa in gara 1 dei quarti di playoff con vista sulla SerieA. L’Aquila Trento approccia col piglio giusto la serie contro la prima della classe e si porta a casa il primo insperato punto, spiazzando un po’ tutti gli addetti ai lavori. I ragazzi di coach Buscaglia sfoderano una maiuscola prova di squadra e dominano letteralmente una Sigma Barcellona presa sicuramente alla sprovvista e succube dei bianconeri sotto le plance, a rimbalzo, dove sono ben 10 in più quelli catturati da Garri e compagni. Il resto l’ha fatto la maggior precisione al tiro di Trento, ma soprattutto la perfetta lettura tattica data da Buscaglia alla partita, coi suoi in grado di fare sempre la cosa giusta al momento giusto. Alla fine sono quasi 7 gli uomini in doppia cifra per i trentini, tra i quali spicca un monumentale Garri, autore di 25 punti e 33 di valutazione.
Chi ha approcciato malissimo la postseason è invece Forlì. Il trentello rimediato a Brescia, quì il racconto di Andrea Buffoli, la dice lunga sulla mancanza di mentalità dei romagnoli prima ancora che della tenuta fisica. A Brescia, di fatto, è bastato piazzare un break di 18-0 in avvio di match, per chiuderlo poi definitivamente dopo l’espulsione di Musso, sulla quale ci sarebbe da scrivere un trattato sull’opinabilità dei giudizi arbitrali e della relative sanzioni che ne scaturiscono. Lungi da noi difendere il giocatore di Dell’Agnello, la cui reazione, di fronte all’ipotetico sputo di Barlos, è solo da condannare. Resta comunque incomprensibile come al giocatore vengano concesse testualmente delle “Attenuanti generiche” che commutano l’espulsione in ammenda da duemila euro, senza che si faccia menzione di quali siano le attenuanti. Forse lo sputo di Barlos denunciato e non visto? Oppure il clima ostile dell’impunito San Filippo che, riservando all’italoargentino insulti non refertati, ha contribuito ad alleviare la sanzione nei confronti di Musso? Stranezze. Come stranezza è vedere un giocatore in campo con la maglia di un altro, come è successo proprio alla LeGamberiFoods Forlì, che ha schierato il giovanissimo Agatensi col numero 12 che fù di Todic, salvo non applicare nemmeno una misera patch di merceria, non si pretendeva certo un inserto sartoriale griffato, col nome del ragazzo.
Fattore campo pienmente rispettato nel playoff blu, dove Pistoia ci mette un po’ a carburare. Un primo strappo dei toscani sembra poter chiudere il match nei primi 20 minuti, ma Scafati gioca una partita gagliarda costrigendo i ragazzi di Moretti ad un surplus di fatica grazie ad un’ottima mira dall’arco. Slay si carica la squadra giallonera sulle spalle e infligge da solo una decina di punti mortiferi nel secondo tempo, ma la Tesi Group è squadra solida e tosta e, forte della sua compattezza, riesce a giungere al 106-85 finale.
Avvio di match difficoltoso anche per la Tezenis a Casale Monferrato, dove i padroni di casa si affidano nei momenti clou al duo Ware-Green. La Tezenis di Ramagli prova a non far scappare i piemontesi e chiudono i primi 20 minuti sotto di 6. Nel terzo quarto provano a far propria l’inerzia del match e si ritrovano pura avanti, ma la coppia made in USA dei monferrini è notoriamente dotata di killer instinct e rimette a posto le cose negli ultimi minuti, fissando il conclusivo 82-72.
Playoff Rosso Playoff Blu
Sigma Barcellona – Bitumcalor Trento 0-1 Giorgio Tesi Group Pistoia – Givova Scafati 1-0
Centrale del Latte Brescia – LeGaberiFoods Forlì 1-0 Novipiù CasaleM. – Tezenis Verona 1-0
Massimo Framboas