Siena, 16 maggio 2013 – Una partita veramente da play-off, 40 minuti tiratissimi, nervosissimi, una gara con continui sorpassi e controsorpassi e vantaggi che non si sono discostati, per almeno 35-36 minuti, da 3-4 punti di scarto. Le due squadre hanno dimostrato di equivalersi senza riuscire a prendere le redini della gara in un ambiente eccezionale, con il Palaestra gremito e un tifo assordante. Davvero un bello spettacolo, quindi, per una partita che se non è stata bellissima dal punto di vista tecnico è stata avvincente oltre ogni dire e sconsigliabile per i cuori deboli. Ora la serie è sul 2-2 e si va a Milano, anzi a Desio causa indisponibilità del Forum occupato dal concerto di Beyoncè, con molte meno certezze di 4 giorni fa. Infatti la superiorità di Milano su Siena, sancita da 4 vittorie in altrettanti scontri diretti, è stata più che scalfita da questo 1-2 della Montepaschi che, dopo aver dominato in gara-3 (come aveva fatto l’Olimpia in gara-1), ha vinto soffrendo oltre ogni limite ieri sera (esattamente come l’EA7 aveva fatto in gara-2) al termine di una vera e propria battaglia. Ora gli uomini di Scariolo sanno di non poter sbagliare l’approccio alla partita di domani sera, perchè un eventuale 2-3 da dover gestire a Siena diventerebbe davvero complicatissimo. Viceversa, se i rossi dovesse battere la Mens Sana avrebbero poi due gare a disposizione per vincerne una, con il comodo paracadute di gara-7 da giocarsi al Forum di Assago. Magari oggi le implicazioni psicologiche delle due squadre sono molto diverse rispetto a quelle di ieri sera alle 20,30, ed è difficile capire cosa passerà per la testa dei 10 in campo quando verrà alzata la palla a due e chi, nei due roster, subirà maggiormente la pressione psicologica che si va facendo sempre più pesante. Una serie equilibrata oltre ogni immaginazione, quindi, ed un pronostico ad oggi davvero difficile da fare, riteniamo che chi uscirà vittorioso da Desio avrà le maggiori possibilità di approdare ad una semifinale prevedibilmente contro Varese.
Cronaca: impossibile sviscerare i continui sorpassi che le due squadre si sono inflitti nel corso dei primi 35 minuti di gioco, un continuo susseguirsi di vantaggi ora dell’una ora dell’altra compagine, senza che nessuno riuscisse a prendere il sopravvento. Un lungo batti e ribatti con errori a volte marchiani e con giocate anche spettacolari. Il primo quarto è terminato 20-19 per Siena, poi si è andati al riposo lungo sul 35-34 sempre per i padroni di casa e si è affrontato l’inizio dell’ultimo quarto sul 54-53 a favore dei biancoverdi. Ancora al 35^ minuto il tabellone segnava 62-59 in favore dei campioni in carica e ci si apprestava ad assistere ad un arrivo in volata. Così non è stato perchè negli ultimi 5 minuti Siena è stata capace di infliggere un 11-3 che ha portato i biancoverdi sul +11 chiudendo in pratica la partita a poco più di un minuto dalla fine, il vantaggio senese è stato limato nelle ultime battute di gioco da una tripla di Basile e da un paio di canestri di Langford e Green a giochi ormai conclusi. Gli eroi mensanini di quegli ultimi 5 minuti si chiamano Carraretto ed Eze: il capitano ha sganciato 2 bombe pesantissime, mentre il lungo nigeriano è risultato dominante con addirittura 8 rimbalzi offensivi e un paio di canestri determinanti. Accanto a questi due protagonisti, magari inattesi rispetto ad altre stelle, Banchi ha potuto contare su un Brown da 17 punti che, pur risultando impreciso al tiro con un totale di 5/14, ha subito ben 6 falli andando in lunetta 8 volte con risultati ottimi (7/8). Determinanti anche un paio di giocate di Hackett che, umanamente, non ha ripetuto la prova monstre di due giorni prima, ma che ha fatto scorrere i titoli di coda con la penetrazione del +12 prima e con i tiri liberi della sicurezza poi. Stoico Ress, ancora colpito nel polpaccio malandato, utilissimo Janning autore di una bomba determinante nel momento dell’allungo, fermi ai box Rasic e Lechtaler, poco utilizzato un Kangur ancora indietro per via dell’infortunio alla schiena. Chi, al solito, ha messo in campo foga e determinazione ammirevoli è stato Moss, anche lui, come Hackett, non ha replicato la straordinaria prova balistica di martedì scorso, ma si è speso nel solito gioco sporco immolandosi nella marcatura del funambolico Green.
Dei milanesi c’è da rendere conto dell’ottimo rientro di Langford, lo statunitense sarà pure un accentratore, ma la sua prova ha impedito alla Montepaschi di scappare nel punteggio ben prima degli ultimi 5 minuti di gioco, 7/12 dal campo per lui e ben 6 falli subiti con 2 bombe consecutive che hanno ricacciato indietro il primo tentativo di fuga senese dando addirittura 3 punti di vantaggio ai suoi. A livello realizzativo, però, Keith non è stato supportato da nessuno dei compagni di gioco: Gentile penalizzato dai falli, Bourussis poco utilizzato, Hairston al limite della sufficienza con 8 punti, Bremer fermo a zero punti, 6 di Green e 9 di Mensah Bonsu non sono bastati per contrastare Siena. L’inglese ha ingaggiato una lotta senza quartiere con Eze, per lui ben 13 rimbalzi, ma la sua inefficacia dalla lunetta (3/7) lo rende troppo vulnerabile: un fallo su di lui è quasi sempre un fallo ben speso. Chi ha deluso su tutta la linea, oltre al già citato Bremer che pare rimasto fermo al miracolo dell’overtime di gara-2, è stato Fotsis, il greco è rimasto sul parquet per più di 20 minuti ma ha collezionato solo 2 punti con 1/3 al tiro. Milano ha pagato le 19 palle perse e il fatto di non aver sfruttato quella che potenzialmente sarebbe una superiorità netta sotto i tabelloni, infatti al termine della partita Siena ha raccolto 37 rimbalzi contro i 34 degli avversari e, nonostante la migliore mira dall’arco, l’EA7 ha gestito ben 15 possessi in meno di Siena. Anche la scarsa mira dalla lunetta, con 2 inusitati errori anche di Langford, ha avuto un peso determinante in questa sconfitta.
Montepaschi-EA7 75-69
Parziali: 20-19, 15-15, 19-19, 21-16
Progressione: 20-19, 35-34, 54-53, 75-69
SALA STAMPA
Scariolo
Abbiamo giocato bene 35 minuti, con qualche inevitabile errore, ma abbiamo fatto tutto quello che era nel nostro piano partita e che avevamo previsto. Volevamo arrivare in fondo a giocarcela punto a punto ma negli ultimi 5 minuti abbiamo avuto un calo di concentrazione che ci è stato fatale, abbiamo concesso due bombe in campo aperto che hanno scavato un vantaggio più cospicuo di quello minimo che era maturato fino a quel momento. Ci siamo disuniti, abbiamo cercato di risolvere da soli la questione, sbagliando, e con un paio di contropiede concessi la partita è finita lì. Torniamo a casa, comunque, con buone indicazioni scaturenti da 35 minuti di gioco, mentre loro avranno tratto certamente ottime indicazioni invece per 40 minuti. La prossima partita deve iniziare dalle buone cose fatte stasera, il presidente Proli parla di occasione persa, diciamo che ogni sconfitta è un’occasione persa ma d’altra parte loro hanno grandi campioni e va loro riconosciuto. Abbiamo sofferto i lunghi, Eze ha fatto ottime cose approfittando bene di qualche nostra errata rotazione difensiva, in gara-5 dovremo tenere di più e meglio le rotazioni. Peccato per i falli che hanno condizionato Gentile. Ora si va a Desio ma la cosa non mi preoccupa più di tanto, Forum o Desio poco cambia, dovremo essere noi a cambiare, ad affrontare la gara col piglio giusto e comunque sono sicuro che troveremo un bell’ambiente coi nostri tifosi che sapranno caricarci e sostenerci così come hanno fatto stasera i tifosi senesi con i propri giocatori.
Banchi
Il coach biancoverde continua a non rispondere alle domande, quindi vi diamo conto solo delle sue stringate dichiarazioni.
Vittoria importantissima, ci siamo garantiti l’opportunità di tornare a giocare a Siena e questo conta molto per noi. Stasera era ovvio che si sarebbe trattato di una gara diversa rispetto alle precedenti, loro sono stati molto più duri e per noi è stato difficile trovare tiri aperti, ma i nostri possessi più numerosi sono stati decisivi nel finale. Ora è necessario rigenerarsi, non sarà facile, anche se la nostra crescita da gara-1 a gara-4 mi fa ben sperare.
MVP: Marco Carraretto da una parte e Keith Langford dall’altra sono stati i migliori. Molto importante in questo senso il rientro dell’americano per gli equilibri di Scariolo.
WVP: Fotsis è irriconoscibile.
Alessandro Lami