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Forlì, 24 luglio 2013 – Come ormai da tradizione, seguendo le orme di Poletti prima e di Nardi poi, il capitano della FulgorLibertas, Stefano Borsato, se ne va e lo fa sbattendo i pugni sul tavolo. Borsato, che da questa stagione in biancorosso ha tratto grandi benefici per riaprirsi un mercato che pareva non dargli tante prospettive quando due anni fa Forlì lo pescò dal fondo della panchina ferrarese, non è nuovo a lanciare messaggi chiari a mezzo stampa.
Già nel corso della stagione non aveva avuto remore a precisare sulla carta stampata che i bonifici a suo favore non erano così regolari. Proprio come fecero Poletti prima e Nardi poi. Ora, al di là della questione deontologica che frappone il politically correct “I panni sporchi si lavano in casa” al più intransigente “Sono professionisti e lo devono essere anche le società”, la nostra attenzione è caduta su un passo dell’intervista che Borsato ha rilasciato a “Il Resto del Carlino”, con la quale saluta la romagna per accasarsi a Jesi.
«Allo stato attuale mancavano i presupposti. Non ci siamo trovati d’accordo sulla parte economica riferita all’anno scorso e nemmeno sull’offerta per il prossimo» racconta l’ex capitano forlivese a Fabio Gavelli. Questo stride decisamente con le parole di Stefano Benzoni che, a domanda diretta, appena il giorno prima, ci aveva risposto che il pregresso non costituiva intralcio alla riconferma di Borsato, Natali e Musso, essendoci un accordo ben chiaro coi giocatori. Concetti diametralmente opposti, quindi, quelli emersi fra le due parti, che gettano un’ombra sulle possibili riconferme di Musso e Natali, destinatari di un’offerta di rinnovo che scade in queste ore.
Borsato ha scelto Jesi, ha scelto di essere allenato da coach Coen e di giocare al fianco dell’ex compagno forlivese Goldwire e di Mason Rocca. per lavorare sereno, dice lui, e, visti i movimenti di sposnor che girano attorno al capoluogo marchigiano, potrebbe essere una scelta azzeccata. Noi ci limitiamo a constatare che, correttamente, la FulgorLibertas non ha ancora cominciato a muovere mercato senza prima avere le conferme dei 3, ora 2, atleti dello scorso anno. Una FulgorLibertas disperatamente alla ricerca di 220.ooo € che possano dalre la possibilità di chiudere col recente passato e provare a gettare le basi per il prossimo futuro. Forse è a questo che Borsato si riferiva quando diceva “A Forlì sono ancora in alto mare”, sbattendo così i pugni sul tavolo, mancando forse un pò di delicatezza, ma rivendicando, in fondo, un proprio diritto.
Massimo Framboas