Il debutto dell’Italia under 18 femminile, forse una delle nostre nazionali giovanili con maggior talento di sempre, è più complicato del previsto contro un’ostica Slovacchia che ci ha messo cuore e grinta. Per circa 30′ le ragazze di coach Nani hanno dovuto faticare contro i centimetri e l’aggressività delle centro-europee, ma anche e soprattutto con basse percentuali dal campo che hanno limitato il fatturato offensivo. Alla lunga però, un gioco di squadra corale, fatto di tanti extra pass, di gioco per favorire sempre un tiro migliore, ha portato i suoi frutti e complice un quarto periodo da 21-6 di parziale, il risultato finale vede le azzurre trionfare sul 66-44. Punteggio forse troppo pesante per le nostre avversarie, che si guadagnano però l’onore delle armi. Italia concreta e cinica, che pur perdendo a rimbalzo (35-42) riesce a venire a capo di una gara grazie alle tante palle recuperate, ben 13, e ai 17 assist (5 Marangoni, 3 Penna) che propiziano quasi tutte le conclusioni mandate a bersaglio. Leader delle nostre indiscusse, mattatrici dell’incontro, Zandalasini che chiude (con triplissima sulla sirena finale) con 21 punti, 7 rimbalzi e 3 assist. Benissimo anche Ercoli che piazza una doppia doppia da 14 e 11 rimbalzi, ma decisive per il giusto indirizzo della gara si rivelano, uscite dalla panca, prima Crudo, che scuote le sue con 4 punti nel terzo quarto nel momento di maggior sofferenza, nonchè la super partita di Peresson, che segna triple pesanti, lotta a rimbalzo offensivo piazza recuperi e smista qualche assist. Per le slovacche non bastano la doppia doppia di Vaigl (14 + 11 rimbalzi) nè i 14 punti anche di Palenikova.
LA CRONACA
I quarto La nazionale azzurra parte a rilento, perdendosi tra qualche palla persa e qualche conclusione affrettata. L’aggressività delle slovacche paga i dividendi, e dopo il 2-1 firmato da Marangoni, è un parziale di 0-7 a portare le centro-europee avanti. Vaigl e Dusadova, sia in fase di produzione che nella lotta a rimbalzo, propiziano il 2-8 su cui coach Nani chiama timeout. Ne esce una squadra ritrovata, svegliata prima dal canestro di Ercoli, poi dal talento di Zandalasini. E’ però la difesa italiana a fare la differenza, con 3 recuperi in fila che lanciano la transizione primaria ben chiusa da Marangoni per il sorpasso. Con Penna già gravata di due falli, è Ercoli a prendersi le responsabilità nell’area dei tre secondi, con ancora Zandalasini (già a quota 8) a rimpinguare il suo bottino con una tripla e qualche rimbalzo che chiudono la frazione sul 16-10 (parziale di 14-2 in uscita dal timeout).
II quarto Coach Nani ruota tutto il suo quintetto e le prime a rispondere presente sono Crudo e Zagni. ma sul 22-10, massimo vantaggio italiano, firmato da Gambarini, ritornano i problemi in attacco e le palle perse. Si soffre sotto il piano fisico e Palenickova con 6 punti riporta le sue a contatto. Vaigl firma il 22-18 su cui c’è il timeout italiano, e la risposta è affidata ad Allegra Botteghi, che appena entrata sul parquet prende un prezioso rimbalzo offensivo e subisce fallo realizzando i due liberi. La Slovacchia si affida ai suoi totem sotto i tabelloni e sfruttando i centimetri di Machova arriva fino al 24-22, ma il finale è firmato Ercoli (già 8 pti + 7 rimbalzi), con 4 punti che valgono oro e scrivo sul tabellone 28-22 alla pausa lunga.
III quartoLa ripresa si apre con uno spartito di nuovo sottotono per le azzurre. Dusadova punisce subito con una tripla che dimezza lo svantaggio, poi inizia una fase di stallo in cui le basse percentuali italiane in attacco vengono compensate da una buona difesa. La sofferenza a rimbalzo è però evidente e i canestri della Palenikova e della Machova, entrambi da distanza ravvicinata, valgono il sorpasso slovacco sul 28-29 al 23′. In astinenza totale in attacco, dove le triple, pur ben costruite, vengono sputate dal ferro, anche per la buona difesa, slovacca, Vaigl, stoicamente in campo con 3 falli a carico, segna 1 libero dalla lunetta per il +2, ma la reazione c’è e arriva con due recuperi e due canestri firmati da Sara Crudo. Ercoli col gioco da tre punti prova a scuotere definitivamente le sue, ma la tripla di Ondrejkova riporta il risultato in parità. Coach Nani dà fiducia a Peresson che ripaga con assist per Zandalasini prima e con una tripla poi, ma Voigl tiene ancora le sue in linea di galleggiamento. L’ultimo acuto del quarto è ancora di Zandalasini (già 12 punti + 6 rimbalzi), per il 42-38 all’ultimo stop and go.
IV quarto Il quarto periodo si apre con un’Italia più cinica e concreta in difesa. Due liberi di Peresson e un canestro di Penna, valgono il +8 (48-36) al 33′ su cui la Slovacchia sospende le operazioni col timeout. Palenikova non si arrende, ma le azzurre sembrano essersi finalmente sbloccate dall’arco dei 6,75 e colpiscono con la solita Zandalasini. Sul +10 c’è maggiore fluidità e scioltezza nelle azioni della truppa di coach Nani che non si volta più indietro e ritocca di continuo i massimi vantaggi, con Penna in versione “utility service” e Ercoli brava a farsi trovare pronta. Peresson continua a colpire e il canestro diventa per le nostre la classica vasca da bagno. Sono 4′ di puro garbage time in cui le azzurre si divertono e fanno divertire. Il finale recita 66-44
ITALIA – SLOVACCHIA 66-44(16-10;28-22;42-38)
ITALIA: Vespignani, Gambarini 2, Peresson 8, Kacerik, Marangoni 5, Zandalasini 21, Zagni 2, Crudo 6, Penna 6, Vitari, Ercoli 14, Botteghi 2. All. Nani
SLOVACCHIA: Dusadova 7, Ondrejkova 3, Urbaniova, Matuskova, Machova 6, Piperkova, Hadakova ne, Palenikova 14, Lavrikova, Zarevucka, Vaigl 14, Flickova ne.
Domenico Landolfo