San Paolo, 3 ottobre 2013- L’ultima squadra a conquistarla nell’ormai lontano 1996 fu il Panathinaikos che sconfisse in tre gare gli argentini dell’Olimpia de Varnado.
Stiamo parlando della Coppa Intercontinentale che torna a distanza di 17 anni con un’altra squadra greca protagonista a rappresentare il Vecchio continente, l’ Olympiacos Pireo trionfatrice delle ultime due edizioni dell’ Eurolega che sfiderà i brasiliani del Pinheiros/Sky di San Paolo vincitori dell’ ultima edizione della Liga Sudamericana.
La sfida si giocherà in sede unica a Barveri, nello stato brasiliano di San Paolo in due gare, il 4 e 6 ottobre con la formula dell’andata/ritorno con la prima gara in programma che vedrà (si fa per dire) i sudamericani dover difendere il “fattore casa”.
I biancorossi ateniesi sono volati in Brasile con qualche assenza, dando la giusta importanza all’avvenimento ma con la testa rivolta ad una stagione che si annuncia lunga e faticosa. Ci saranno ovviamente tutti i reduci da Eurobasket, Spanoulis in primis, attesissimo dagli appassionati locali e dagli organizzatori che hanno messo il suo volto sulle locandine in città che pubblicizzano l’ avvenimento. Mancheranno invece Papapetrou, bloccato ad Atene da una gastroenterite e Ac Law che reduce da problemi fisici, ha preferito evitare la trasferta per non compromettere un inizio di stagione che prevede a breve la prima di campionato greco contro il Panathinaikos e l’esordio in Eurolega contro Malaga.
I brasiliani sono allenati da un nome importante per il basket sudamericano, quel Claudio Mortari che l’ Intercontinentale l’ha vinta da giocatore con il mitico Sirio nel lontano 1979 quando i brasiliani sconfissero in finale gli allora vincitori della Coppa dei Campioni del Bosna di Sarajevo.
Del quintetto fanno parte anche due vecchie conoscenze del nostro basket come quel Jonathan Tavernari visto all’opera con le maglie di Scafati, Pistoia e Biella e Paulinho Boracini ex Jesi.
Tra le riserve anche l’ormai trentacinquenne Joe Smith, anche lui con un passato antico dalle nostre parti con le maglie di Roma , Biella e Reggio Emilia.
Il miglior giocatore della squadra è probabilmente l’americano di doppio passaporto Shamell Stallworth, shooting guard trentatreenne dai numeri interessanti ( per il basket brazileiro ovviamente) e con trascorsi in Cina ed in Europa nello Zadar.
Sulla carta insomma non ci dovrebbe essere molta storia, anche se viaggio, fuso orario e condizioni climatiche potrebbero rappresentare un pericolo per gli uomini di Bartzokas.
Non mancherà invece la curiosità di rivedere un confronto cestistico tra due scuole, quella europea e quella sudamericana, profondamente diverse se non in antitesi ( vedi ad esempio i due modi opposti di interpretare la difesa ) .
Spettacolo insomma da non perdere per gli amanti del basket,anche per gli orari europei non del tutto proibitivi ( 1.30 della notte tra venerdì e sabato gara 1; 16.30 di domenica pomeriggio gara 2).
Alessio Teresi
1 Comments
Marco
Interessante…ma non capisco la “belinata” dell’andata e ritorno!