Eccoci all’appuntamento con la terza e ultima division a Est, la Southeast, senza dubbio la meno combattuta e con più disparità tra i team che ne fanno parte. I due volte campioni in carica e tuttora favoriti per l’anello, i Miami Heat, sono nettamente superiori a Hawks, Bobcats, Magic e Wizards ed è difficile anche aspettarsi una sorpresa. Sicuramente, però, i quattro team sfavoriti lotteranno fino alla fine per conquistare un record migliore dell’anno scorso (solo Atlanta era sopra il 50% di vittorie dietro Miami con l’80,5%) e, chissà, magari lottare per l’ottavo posto utile ai playoffs, anche se la strada sembra davvero in salita.
Analizziamo una per una le cinque squadre che la compongono e le loro speranze per la prossima stagione.
Atlanta Hawks: indebolitisi non poco con la partenza di Josh Smith diretto a Detroit, hanno puntato tutto sul talento, mai però espressosi al meglio, di Paul Millsap. Gli arrivi di Elton Brand e Lou Williams sicuramente aumentano il peso specifico e il tasso tecnico di una squadra che può ancora contare su Al Horford, Jeff Teague e sulle bombe di Kyle Korver. Oltre a questo però non c’è molto altro e Mike Budenholzer è alla sua prima panchina da head coach, quindi resta un’incognita. Partito J.Smooth manca una stella attorno a cui far ruotare un buon pacchetto di giocatori, che però non penso andrà oltre il canonico primo turno di playoffs, per altro raggiunto tra le ultime a Est.
Record: 43-39
Charlotte Bobcats: i Bobcats sono la squadra più disastrata e ridicolizzata degli ultimi anni nella Lega, tanto da meritarsi soprannomi imbarazzanti come Lolcats, ma quest’anno dovrebbero per lo meno uscire dall’ombra. Il contrattone concesso ad Al Jefferson, unito al talento e alle abilità di Kemba Walker e Michael Kidd-Gilchrist porteranno sicuramente Charlotte a migliorare le 7 vittorie (causa lockout sono su 66 partite, ma restano comunque una miseria) di due anni fa e le 21 dell’anno scorso, ma i playoffs restano un sogno, forse, irrealizzabile. Attenzione al rookie Cody Zeller, potrebbe fare molto bene.
Record: 29-53
Miami Heat: la squadra della Florida resta la favorita per la vittoria finale dell’anello, anche se la concorrenza si è fatta agguerrita e non poco. Il talento di LeBron potrebbe bastare da solo a lottare per vincere tutte le partite, ma il basket è uno sport di squadra, quindi serve un supporting cast all’altezza. Gli arrivi di Oden e Beasley e la partenza di Miller non dovrebbero spostare di molto gli equilibri di un team che, per il resto, è rimasto lo stesso dello scorso anno. Sembra iniziato il declino di Dwayne Wade, non più così decisivo negli scorsi playoffs, ma la sua esperienza, unita a quella di Allen e Battier, potrebbe aiutare Chalmers a esplodere definitivamente e Cole a diventare un’ottimo play. Bosh resta uno dei migliori nel suo ruolo (F) e se il 4 volte MVP nelle ultime 5 stagioni continuerà a giocare da extraterrestre ci sarà davvero ben poco da fare.
Record: 64-18
Orlando Magic: forse il peggior team visto sui parquet l’anno passato, soffre e soffrirà, fino all’estate 2014, che si aspetta la più ricca sia come Draft che come free agent da molto molto tempo, l’assenza di Dwight Howard. L’arrivo di Oladipo, chiamato con la seconda scelta, e il peso specifico sotto canestro di Vucevic sembrano essere le due variabili migliori in casa Magic, anche se probabilmente punteranno più ad avere un’ottima posizione al Draft 2014 che al risultato finale di questa stagione, che si annuncia davvero critica in casa Orlando.
Record: 18-64
Washington Wizards: il team della capitale sembra avere poche chance anche quest’anno di lottare per la post-season, anche se la seconda parte della scorsa stagione può far ben presagire per avvicinarsi a quel fatidico 50% di vittorie. John Wall si è dimostrato un talento cristallino e assoluto e Nenè è pronto a lottare per una delle sue ultime stagioni al top. Occhio agli europei Vesely e Seraphine, ottimi completamenti per un roster che sembra però ancora troppo deficitario per sognare in grande. Beal e Okafor potrebbero giocare sprazzi di grande pallacanestro, mentre Otto Porter potrebbe davvero guidare Washington alla sorpresa dell’anno e a un livello di gioco che da troppo tempo manca in casa Wizards.
Record: 35-47