L’estate è già terminata e, archiviata la medaglia di bronzo ottenuta in Slovenia, la Spagna della palla a spicchi è pronta a tornare sul parquet; lo fa con l’ormai classico appuntamento del precampionato iberico: la SuperCopa Endesa!
Nella competizione si affrontano la vincitrice della precedente Liga ACB (Real Madrid), la detentrice della Copa del Rey (Fc Barcelona), la migliore qualificata nelle competizioni europee (Bilbao Basket), e la formazione che ospita la manifestazione (Caja Laboral Vitoria).
Le semifinali rappresentano delle pure formalità per Blaugrana e Blancos.
I vice-campioni d’Europa del Real Madrid presentano, rispetto alla passata stagione, lo stesso blocco principale, rinforzato dagli arrivi dell’ex Milano, Bourusis, e del tunisino Mejri. La truppa di Pablo Laso passeggia letteralmente contro il Bilbao Basket, imponendo la propria superiorità con un repertorio 100-61: a nulla servono i punti di Gabriel e Mumbru contro la serata di grazia di Mirotic e Carrol (18), ma in generale di tutta la squadra, che tira con una precisione imbarazzante: 34/56 dal campo, 19/33 dalla linea dei 6,75.
Non da meno sono stati i catalani di Xavier Pascual. Il Barcelona prende parte a questa manifestazione con un roster parecchio rinnovato: Hezonja, Pullen, Lampe, Nachbar, Papanikolau e Dorsey sono nomi di alto livello cestistico, ed in aggiunta ai giocatori confermati dalla passata stagione, i Blaugrana non possono certo nascondersi dietro un dito, sono una delle squadre favorite per la vittoria della prossima Eurolega.
La prima squadra a farne le spese è quella del nostro Sergio Scariolo, il Caja Laboral di Vitoria, che alla Fernando Buesa Arena ospita l’intera manifestazione. Il risultato è netto: 98-73 con 22 punti dello sloveno Nachbar e 16 del croato Tomic.
La tavola è dunque apparecchiata, l’ennesimo clasico per la conquista di un trofeo è servito. Per i blaugrana una vera e propria rivincita dopo la beffa in gara 5 della scorsa temporada!
Il primo quarto è tutto a favore di Reyes e compagni: i madrileni mostrano un gioco sfavillante con conclusioni rapide e pulite, si riconferma anche la mano calda dall’arco fatta vedere in semifinale, con Rudy Fernandez e Mirotic protagonisti assoluti; il Barça travolto riesce a restare a galla grazie alle prodezze di Tomic e Lampe. Il primo periodo termina con il risultato di 29-21.
Nel secondo quarto la partita si riscalda, e uno spintone rifilato a Sada porta Carrol all’espulsione dal match. Il clima è tesissimo, e ciò non può che far bene alla formazione catalana che recupera lo svantaggio fino ad arrivare al sorpasso sul 41-42, trascinata dai vari Huertas (doppia doppia per lui), Oleson e Lampe. Il secondo quarto si conclude con una reazione tutta cuore del subentrato Sergio Rodriguez, e all’intervallo lungo, il tabellone recita 46-44.
La terza frazione mostra ancora una volta la maggiore dinamicità della banda di Pablo Laso, che trova la via del canestro con frequenza, specie con Bourusis; il Barcelona non molla niente, e concluso il terzo parziale il Real Madrid allunga tenendo tuttavia il trofeo in bilico (63-56).
L’ultimo e decisivo periodo è puro spettacolo: I blancos partono forte con un parziale che porta al +12, poi però la reazione orgogliosa degli avversari che, guidati dai punti di uno scatenato Tomic (21), arrivano a toccare addirittura il -2. Il Real non si lascia intimorire, e dopo un lungo gioco di nervi nel finale riesce a trionfare con il punteggio di 83-79. Il capocannoniere della manifestazione è Nikola Mirotic con 38 punti in due partite, ma il vero protagonista è Sergio Rodriguez, nominato MVP. Il Real dunque si aggiudica per la terza volta nella sua storia questo trofeo, e lancia un deciso messaggio a Barça ed Europa.
Terminiamo con una piccola parentesi sorridente: Josh Ruggles, il sedicenne recordman liceale di triple realizzate in 5 minuti (135) ha vinto la gara del tiro da 3 neutralizzando ben otto professionisti spagnoli. Che sia l’inizio di una lunga e costellata carriera?!
Roberto Romano