Il giorno dopo la doppia vittoria nel torneo di Porto San Giorgio, coach Paolo Moretti non si esalta e, in vista del debutto di domenica con Cantù, tiene i piedi ben ancorati a terra:
“Avevo detto in settimana che per noi sarebbe stata una sorta di prova generale, e devo dire che quelle che ho tratto – esordisce il coach biancorosso – sono indicazioni duplici, sia positive che negative. Ci sono stati dei passi avanti significativi a livello di chimica di squadra, soprattutto per quanto riguarda il quintetto americano che, come ho già detto a più riprese, rappresenta per noi una sorta di punto di partenza.”

Una bella foto del coach Moretti, dal sito ufficiale
Tuttavia – chiarisce Moretti – siamo ancora molto indietro da altri punti di vista, come ad esempio quello dell’organizzazione tattica, sia offensiva che difensiva. Siamo ancora troppo discontinui, andiamo ancora troppo a folate, sia dal punto di vista mentale che fisico, abbiamo passaggi a vuoto importanti nell’arco dei quaranta minuti e questo è un aspetto del quale non sono soddisfatto e sul quale abbiamo tantissimo da lavorare”.
A proposito del quintetto americano, c’è da dire che nei due giorni di gare sono arrivate risposte piuttosto positive un po’ da tutti gli stranieri, anche da chi magari inizialmente sembrava incontrare qualche difficoltà in più degli altri:
“Personalmente non ho mai avuto dubbi sulla bontà delle nostre scelte – afferma Moretti – semplicemente perché è ancora troppo poco il tempo trascorso insieme. I giocatori hanno bisogno di conoscersi, di integrarsi, di capirsi, di lavorare uno a fianco all’altro. Soltanto dopo che questo è avvenuto è lecito avere delle perplessità e chiederci se i limiti di qualcuno sono tali da non poter essere migliorati”.
Alla fine, comunque, per quanto poco possa contare, questa Giorgio Tesi Group chiude il proprio precampionato da imbattuta: quanto è importante in termini di autostima, soprattutto per una squadra così giovane?
“Non dobbiamo farci condizionare dai risultati positivi – spiega il coach – perché il basket d’estate è completamente diverso da quello che sarà il basket a partire da domenica. Appunto perché giovani, è importante capire che le vittorie che abbiamo ottenuto sono arrivate contro due squadre del campionato Golden e contro tre squadre di serie A largamente incomplete: non dimentichiamoci che Reggio Emilia è venuta a Pistoia senza Cinciarini e Whiting, che a Montegranaro mancava un americano come Collins, e che Pesaro ha giocato senza i due playmaker. Sarà compito mio -conclude Moretti- far passare in settimana un messaggio molto chiaro: sarebbe un peccato mortale illudersi per le vittorie ottenute fin qui! Guai a pensare di poterci far distrarre dalla pre-season e affrontare questo campionato senza la giusta dose di umiltà, attenzione e concentrazione che devono essere le armi imprescindibili per ogni neo-promossa, soprattutto in serie A”.
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