Chieti, 27 Ottobre 2013 – Finisce con i circa 1.800 sostenitori teatini che sfollano delusi, mentre fanno festa con i propri beniamini i coraggiosi “Leoni Bizantini”, che vedono premiata la lunga trasferta con una vittoria al cardiopalmo.
Alla Proger che resta, così, nel limbo della classifica, “tra color che son sospesi”, non riesce il bis dopo la bella vittoria sulla Viola di sette giorni fa, pagando un finale dal fiato corto anche a causa delle assenze di Di Emidio e Cesana, che hanno indubbiamente accorciato le rotazioni. Questo senza nulla togliere ai meriti di una Acmar volitiva, duttile, ben guidata da coach Giordani e mai doma.
Primo quarto: al pronti via Chieti appare più reattiva, Shaw fa il fenomeno, domina il pitturato e segna dall’arco, Glover ruba palla e fugge da solo per un comodo appoggio suscitando i primi entusiasmi al Palaleombroni. Dall’altra parte del campo Ravenna ha una bella chimica sul perimetro, Amoni piazza subito la tripla e mostra di gradire l’accoppiamento difensivo con Shaw, che paga dazio alla maggior velocità del dirimpettaio. Dopo l’ennesima tripla, con i coloured teatini in evidente difficoltà nel piazzamento difensivo, sul 7-14 e con parziale aperto di 0-10, coach Marzoli è costretto al primo timeout. Al rientro in campo Chieti azzecca Raschi su Sollazzo, mentre lo stesso Raschi e Soloperto eseguono un paio di giochi a due spettacolari. Glover appare incerto in attacco ma difende in modo aggressivo, ruba ancora palla al suo diretto avversario e Raschi firma la tripla del sorpasso. Un facile appoggio a canestro di Glover arriva un istante dopo la sirena, strozzando il boato della tifoseria di casa. Punteggio 18-17.
Secondo quarto: è il momento di Soloperto, sul quale a Ravenna proprio non riesce il tagliafuori, il cui rimbalzo offensivo innesca il pick and roll Glover-Shaw. Dall’altra parte Ravenna trova buoni mismatch con Tambone che attacca bene il ferro. Ravenna cerca di contrastare il predominio a rimbalzo dei teatini con la zona 2-3, con qualche risultato (Gialloreto forza la tripla senza esito), così i romagnoli mettono la freccia al 14’ con l’ennesima tripla di Amoni e Shaw ancora in ritardo sulla chiusura. Sul 25-27 nuovo timeout Proger e Shaw si accomoda in panca lasciando spazio a Comignani. Al 15’ è ancora parità, con il rebus Raschi che fa un gioco da 3 punti e costringe Amoni, finora il migliore, al terzo fallo. Glover, difensore arcigno, in attacco rifiuta i tiri anche in campo aperto, Marzoli affida la regia a Diomede e mette di nuovo dentro il fuciliere Gialloreto, sperando di aggiungere una dimensione all’attacco biancorosso. Diomede, però, appare in difficoltà nel ruolo di portatore di palla e su una sua palla persa il contropiede di Ravenna frutta il +5 (30-35 al 17’). Ravenna schiera un Broglia sontuoso che carica Comignani di due falli in pochi istanti e fa 2/2 dalla lunetta. Shaw rientra mettendo a frutto un gioco da tre punti ed impattando di nuovo ad un minuto dal termine. Nella sua metà campo, però, soffre il primo passo di un Broglia sempre più in palla che subisce fallo ed è preciso ai liberi. Diomede da play è parecchio in difficoltà, ma Soloperto domina la propria e l’altrui area insieme con Raschi che, sulla sirena, subisce fallo ed pareggia dalla lunetta. Punteggio 42-42.
Nel primo tempo la Proger ha dominato sotto canestro ed ha mostrato una bella difesa sul portatore di palla, forzando numerose perse agli avversari, ma ha pagato a più riprese la lentezza nello schieramento della difesa. Ravenna è rimasta in partita grazie all’abilità dei propri esterni nel trovare e far fruttare i giusti mismatch e con alte percentuali dai 6,75.
Terzo quarto: inizia bene la ripresa per Chieti, ancora con Raschi a coprire la visuale ad un Sollazzo un po’ al di sotto delle attese, mentre Soloperto maramaldeggia nel pitturato da ambo i lati del campo. Cicognani, dall’altro lato, sfrutta ancora la maggior rapidità di gambe su Shaw. Diomede fa infrazione di campo, ma Glover in difesa è superlativo, forzando lo sfondamento di Cicognani. Ora le difese prendono il sopravvento sugli attacchi e Ravenna, con la zona, rosicchia punti ed in contropiede firma il +4. Ancora Soloperto appoggia il -2 e sull’infrazione di passi di Tambone Ravenna chiama time-out. Primi 5’ del secondo tempo a ritmi bassissimi (parziale 4-6).
Al rientro in campo Chieti tenta l’allungo con una tripla di Gialloreto, Sollazzo fa “passi” e si accomoda in panchina. L’Acmar, a questo punto, decide di alzare il quintetto, schierando Broglia da 3, mossa che si rivela azzeccatissima e costringe subito Raschi al suo terzo fallo in post basso. Coach Marzoli accetta la sfida a scacchi, rimette dentro Diomede che sfrutta la sua maggior rapidità: suo l’assist per un’altra tripla di un Gialloreto dalla mano ormai calda. + 6 Proger e nuovo time-out Ravenna. La sfida dei mismatch, come prevedibile, imprime una nuova accelerazione nel punteggio, mentre Charlie Foiera, a pochi spiccioli dalla sirena, nella lotta a rimbalzo si procura una distorsione alla caviglia ed è costretto ad uscire. Punteggio allo scadere dopo l’ennesimo canestro di Broglia e aiuti difensivi di nuovo in ritardo: 60-56.
Quarto quarto: si apre con la premiata ditta Gialloreto (alla fine per lui saranno 5/12 dall’arco) – Soloperto che confezionano due giochi da 5 punti totali. Massimo vantaggio Proger (65-56) con Ravennna fuori ritmo e Chieti ancora ad aggredire i portatori di palla avversari. Ravenna, però, ha ormai adottato la strategia del quintetto alto, con Sollazzo schierato da 2 e Broglia da 3 a portare il gioco in post ed a sfruttare i propri centimetri, Cicognani centro ed Amoni ad aprire il campo. Proprio Amoni aggredisce Shaw (che ormai lo soffre in entrambe le metà campo), chiudendogli il “cilindro”. L’Acmar piazza un parziale 0-6 e, sulla padellata di Shaw ed a partita ormai riaperta, Marzoli chiama time-out. Le cose però non cambiano: Chieti appare irretita dalle strategie ravennati ed a corto di fiato e sbaglia diversi, facili appoggi. Anche Ravenna sbaglia molto, ma ora si ha la sensazione che l’inerzia della gara sia girata: sui soliti, azzeccati mismatch conquista molti falli ed è precisa dalla lunetta. Si entra nella fase nevralgica della gara punto a punto e, esauriti i bonus, inizia lo stillicidio del fallo sistematico. Soloperto fa un sanguinoso 0/2, Ravenna tiene ed anzi ha in mano l’ultimo pallone del match ma, nonostante getti nella mischia tutti i suoi fucilieri, è costretta a forzare. La gara si chiude sul 70-70.
Overtime: Shaw parte bene in attacco, ma in difesa proprio non tiene Amoni: ennesima tripla e +1 Ravenna. Errore di Raschi, idem di un Sollazzo “luci e ombre”, ma Cicognani strappa un rimbalzo offensivo ammazza-partita e lo trasforma in un gioco da 3 punti!. Gialloreto è l’ultimo ad arrendersi e piazza l’ennesima bomba, ma ormai Chieti è in riserva: Sollazzo penetra e segna, Chieti forza e sbaglia…Il valzer del fallo sistematico non cambia più nulla. Finisce 83-88. Vince, senza rubare nulla, chi è stato più bravo a correggersi in corso d’opera.
Chiave tattica: la scelta del quintetto alto di Ravenna, la sua capacità di sfruttare i mismatch.
Chiave tecnica: le triple nel primo tempo, i tanti liberi nel secondo, il contributo della panchina: tutti decisivi per l’Acmar.
MVP: Amoni. Uomo chiave: Broglia.
TABELLINI
Proger Chieti: Glover 13, Gialloreto 19, Mavelli, Comignani, Raschi 13, Diomede 7, Soloperto 12, Shaw 19. all. Marzoli.
Acmar Ravenna: Amoni 15, Cicognani 10, Rivali 13, Bedetti 8, Tambone 9, Foiera 5, Broglia 15, Sollazzo 13. all. Giordani.
Note: T2 Chieti 20/44, Ravenna 20/40. T3: Chieti 10/30, Ravenna 8/23, TL Chieti 13/16, Ravenna 24/30, RB
Chieti 34 (23 d, 11 o), Ravenna 30 (25 d, 5 o), perse/recuperate Chieti 11/7, Ravenna 12/4.
Marco Calvarese