Roma, 1 dicembre 2013 – Nel doppio posticipo di lusso del Monday night, con diretta via web su gazzetta.it, oltre al derby toscano tra Siena e Pistoia c’è l’eterna sfida tra le metropoli Roma e Milano, una sfida che ha il sapore antico della tenzone tra i due più grandi agglomerati urbani d’Italia nei quali si è cercato in questi anni di riportare quell’essenza che questo duello ha da sempre sul punto di vista politico, economico e sociale. In altri sport gli incontri tra Milano e Roma hanno sempre questo fascino sospinto dal fatto che esista una diversità di base, culturale anche, tra le filosofie di vita che alberga nei cuori e nelle teste degli italiani che vivono in queste città ed il basket rappresenta, come sempre del resto, l’ennesimo spazio di confronto e di scontro sportivo tra anche due modi di approcciarsi alla pratica sportiva. Ma evitando eccessive introspettive antropologiche e buttandoci quindi sul più terracqueo match di lunedì 2 dicembre, proviamo a capire cosa potrà accadere tra due squadre concettualmente simili con evidenti punti di forza e palesi flessi negativi nella certezza che comunque sarà un match molto ma molto intenso. Una partita che già si rivela decisiva per le sorti di ambedue le compagini in prospettiva F8 di Coppa Italia, forse con un significato molto più forte per i padroni di casa vista l’aria che tira a Viale Tiziano.
ACEA Virtus Roma
Eh già, negli ultimi tempi dalle parti del Pala Tiziano proprio l’aria che si respira sembra troppo carica di ozono, il che significa troppo ossido che annebbia la mente e fa compiere atti senza senso. Perché va bene che l’Eurocup è stato un male necessario a questo punto indispensabile per non beccarsi una fatwa dall’ULEB e con essa l’esclusione per 2 anni, con multa, dalle competizioni continentali avendo detto “no” all’Eurolega ma c’è modo e modo di onorare la competizione e, soprattutto, le persone che assistono alle partite ed il modo scelto dalla Virtus Roma di uscire dall’Eurocup è stato il peggiore possibile.
Neanche il tempo infatti di rallegrarsi per la buona (non bella), prestazione del Pala Radi con vittoria annessa ed ecco l’ennesimo scivolone casalingo mercoledì sera, il quinto su sei tra campionato ed Eurocup servito a domicilio e contro la squadra materasso del girone del Mons Belfius Hainaut.
Troppo ozono al Pala Tiziano perché per vedere in sala stampa a fine gara un Quinton Hosley che si permette un atteggiamento così scioccante arrogante nei confronti della stampa, dopo aver tirato dal campo la bellezza di 1/10 e dopo scoccato il tiro del potenziale sorpasso a 30” dal termine del match da centrocampo e dopo soli 3” di possesso, significa che il tasso della sostanza gassosa è giunto a livelli di guardia.
Ma in molti sostengono che questa Virtus Europ Edition 2013-14, un terreno che quasi mai ha arriso alle truppe giallorossoblu nel tempo, sia tutt’altra pasta in campionato ed effettivamente, tra sconfitte clamorose dopo gare dominate ed anche prestazioni più che incoraggianti (ad oggi la capolista ENEL è nell’elenco delle vittime virtussine), l’ACEA si gioca le sue chances contro tutte le avversarie, perché non credere quindi che anche contro Milano ciò non accada?
Sono passati 30 anni dal primo ed unico scudetto romano, vinto proprio contro quella Milano stellare di D’Antoni e Meneghin, che vinceva in Italia ed in Europa e che avrebbe continuato a farlo per altri anni prima di fermarsi e posare lo scettro di Regina d’Italia per passarlo alle V Nere bolognesi con qualche sprazzo di Cantù. Un ricordo ancora vivo nel cuore dei tifosi romani anche perchè rinverdito questa estate dalle splendide gesta della Banda Calvani nel tentativo di emularlo, superata però da quel Luca Banchi che siede adesso sulla panchina dell’Olimpia con la ultima versione upgradata della Montepaschi made by Simone Pianigiani.
Si aspettano risposte importanti quindi dopo la bruttissima figura contro il Mons dai vari JT, ancora troppo alterno nel suo rendimento e da Phil Goss, anche lui apparso svagato e timido e con la speranza che la contrattura che ha bloccato Trevor Mbakwe mercoledì sera dopo il primo tempo del match possa rientrare altrimenti saranno dolori. Callistus Eziukwu, qualora dovesse reggere da solo il peso del gioco in area sui due lati del campo, si troverebbe a mal partito contro i fortissimi avversari. Inutile sottolineare come il centro nato a Muskegon appaia al momento il principale indiziato ad un potenziale taglio, deludenti infatti i suoi numeri specie a rimbalzo che dicono 2,7 di media in 14 minuti d’utilizzo a gara e nonostante il buon 64,7% dal campo.
I rimbalzi, il vero tallone d’Achille di questa ACEA targata Dalmonte, è il fondamentale da migliorare in senso assoluto specie contro questa EA7 che sembra avere trovato un equilibrio ma che lunedì non avrà Samardo Samuels a causa della frattura della mano riportata nel match d’Eurolega contro Kaunas. Ma Milano potrà contare sui servigi di Gani Lawal, protagonista dello splendido sogno dello scorso Torneo in maglia Virtus che, molto probabilmente, sarà omaggiato e ringraziato per quanto fatto però sempre prima della palla a due.
Perciò se Mbakwe sarà in campo si preannuncia una sfida molto eccitante tra i due centri di passaporto anche nigeriano senza però dimenticare che Roma avrà bisogno di maggiore cattiveria e dedizione, questa volta per 40 minuti e non per sprazzi di gara. In dubbio ancora D’Ercole per il dolore alla spalla ma conforta almeno la crescita di Ricky Moraschini, giocatore che lentamente sta ritagliandosi sempre più spazio e minuti in quintetto. Infine, determinante la difesa di Jones ma anche la sua capacità di creare scompiglio in attacco, sfruttando anche gli scarichi per Jimmy Baron e con un Alex Righetti che potrebbe regalare, come a Cremona, minuti di qualità preziosi. Sull’apporto di Hosley il sottoscritto non si sente di sbilanciarsi tanto il ragazzo abbia inspirato ozono a profusione.
Sgambettare la corazzata milanese avrebbe un valore enorme per questa Virtus che si dimena tra il sogno di ripetere potenzialmente il campionato dell’anno o ripiombare, tecnicamente e come risultati, nel limbo degli ultimi tre o quattro anni, lo scopriremo lunedì 2 dicembre perchè questa gara, questo Roma-Milano dell’ottava giornata d’andata del torneo di Lega A 2013-14, in fin dei conti ha un sapore speciale, ozono permettendo….
Ultime in casa Virtus. Rientra D’Ercole, mentre sta cercando di recuperare Mbakwe, ancora alle prese con un problema alla schiena. Rientra anche Tonolli, guarito dall’attacco influenzale che lo ha reso indisponibile in Eurocup.

La panchina di Roma, massima concentrazione se si vorrà fare l’impresa domani
L’allenatore Luca Dalmonte ha parlato della partita di domani:
“Talento individuale, atletismo e organizzazione di squadra sono i tre punti che hanno contraddistinto Milano fino a oggi. La mano Banchi è evidente nell’organizzazione sia in attacco che in difesa, sfrutta l’ecletticità di più di un giocatore sugli esterni e il dinamismo di Wallace e Melli nella posizione di 4 per la loro aggressività e verticalità. Nell’ultimo mese l’aggiunta di Lawal ha dato un quid importante dal punto di vista difensivo, dell’energia e della qualità. Il talento offensivo degli esterni, con un ruolo ben preciso di Langford e Gentile, la collaborazione di giocatori di sistema come Jerrels e Moss, compongono un mix importante. Milano ha pochi punti deboli e, in attesa dei rientri di Gigli e Kangur, credo sia una squadra completa e profonda non solo nella quantità ma soprattutto nella qualità. Noi, dal punto di vista emotivo, abbiamo il dovere di non mollare un centimetro in nessuna parte del campo, dal punto di vista tecnico è importante prendere in considerazione la loro taglia per avere sempre un attacco estremamente equilibrato. Dovremo essere capaci di spaziare il campo il più possibile e avere il coraggio di prendere i tiri che la difesa di Milano ci concederà. Cercare di trovare i vantaggi e finalizzandoli con coraggio deve essere un aspetto offensivo attraverso il quale costruire la nostra partita”.
EA7 Olimpia Milano
Non sembra più la scombinata Milano degli ultimi anni questa di Luca Banchi, paragonata all’Olimpia di Don Sergio Scariolo tanto per intenderci o quantomeno così sembra. Scelte coraggiose fatte in estate come quelle di Haynes e Jarrels ad esempio, un segnale preciso di rottura con i giocatori passati in maglia EA7 come Darwin Cook, JR Bremer (esiliato e poi richiamato), o Marques Green tanto per intenderci. Ma anche sostanza e coerenza come il voler tenere a tutti i costi un Niccolò Melli ed affiancarlo allo sfortunato Angelo Gigli (in bocca al lupo ad Angelone!!!), e non cedere alle sirene romane che lo volevano portare nei pressi del Tevere per dargli maggiore visibilità e minuti dopo il buon Europeo sloveno, giocato fuori ruolo. In più ecco il secondogenito di Nando Gentile, ex-tecnico della Virtus Roma, il predestinato ad un futuro radioso fors’anche in NBA, il capitano del team al secolo Alessandro Gentile.
Continuità significa trattenere l’MVP del campionato al momento, Sua Maesta KL o, se preferite, Keith Langford e costruire su di lui l’insieme dei nuovi giochi e del nuovo spirito che aleggia forte a giudicare dalla buonissima Eurolega al momento disputata (perchè pensare di competere al momento contro il Real Madrid è complesso). Per irrorare e per infondere l’istinto alla vittoria ecco arrivare da Siena il pluridecorato e tatuato David Moss assieme all’altro lungodegente Kristjan Kangur, freschi neo-campioni d’Italia proprio contro Roma e l’Iron Man CJ Wallace da Barcellona, supportati dal Gaucho Bruno Cerella, validissimo combo-guard utile in più ruoli.
Un roster profondo con infine i centri Samardo Samuels (in bocca al lupo per la sua mano fratturatasi in Eurolega contro Kaunas), David Chiotti e, ciliegina sulla torta, Gani Lawal, difficilmente dimenticato dal pubblico del Pala Tiziano. Un giocatore Gani che infonde voglia di spingersi oltre i limiti che presumibilmente partirà titolare visto il problema del compagno, un giocatore che genera entusiasmo con i suoi gesti atletici e con la sua imperiosa capacità d’attirare su di sè l’occhio di tutta la difesa avversaria dentro il perimetro, un problema in più per questa Virtus così tremebonda vicino al ferro quando la palla non entra nel canestro.
Questa Milano però ha dei limiti, le sconfitte esterne contro la sorprendente Brindisi, a Bologna ed ultimamente a Venezia lo certificano. Contrariamente alle passate stagioni, in particolar modo nell’ultima cronologicamente parlando, questa EA7 appare tetragona e quasi perentoria tra le mura amiche e balbettante in trasferta con questo dato che consegna sostanza alle speranze virtussine. Partenze in difficoltà, scarsa concentrazione nei momenti topici, aggrappata all’immenso talento dei suoi migliori interpreti come KL e Gentile e con un CJ Wallace da 66,7%. Mancanza di personalità? Forse, per questo motivo di vocifera con insistenza che, essendo in maggio a Milano anche la F4 di Eurolega, è d’obbligo provarci ed allora via Haynes per un altro play di peso e di valore? In effetti la sezione play non sta facendo mirabilie ma sono anche le prime battute della stagione e, a giudicare di come gira la squadra in Europa, tutto sommato le cose vanno bene e sempre se si pensa all’anno scorso.
E’ la naturale favorita alla vittoria finale quindi questa Milano di Luca Banchi, vediamo se a Roma riuscirà a passare con la perentorietà mostrata a Caserta.
Le ultime news positive, in alternativa danno Gigli finalmente in panca ma non disponibile mentre Kangur prosegue il programma di recupero mentre Samardo Samuels, è stato operato questa mattina alla mano destra a Monza dal professor Bigoni, responsabile medico dell’Olimpia. Il centro giamaicano starà fuori da 6 a 8 settimane. Per l’EA7 si conclude una trasferta di sei giorni che inaugura la sfida di giovedì al Real Madrid, “l’Olimpia Day”.

Banchi in una foto di repertorio
Infine, ecco cosa ha detto Coach Luca Banchi della partita di Roma:
“Il nostro viaggio prosegue con una trasferta nella quale incontreremo una squadra come Roma, solida, organizzata, ancora alla ricerca di risultati che la stabilizzino al vertice della classifica ma avrà dalla sua la fiducia derivante dall’importante vittoria conquistata a Cremona e un palazzetto molto caloroso che saprà sostenere la sua squadra. Di conseguenza sarà importante giocare 40 minuti di grande consistenza equilibrando gioco offensivo e difensivo per cercare di controllare il ritmo della gara”.
Precedenti: Le gare a Roma sono ben 43 con un sostanziale equilibrio forte delle 22 vittorie per la Virtus contro le 21 milanesi.
Si gioca: Pala Tiziano in Roma, lunedì 2 dicembre ore 20:30 diretta su www.gazzetta.it
Arbitri: Lo Guzzo-Sahin-Ranaudo
Fabrizio Noto/FRED
Foto by fotoinazione.it