E’ curioso quello che il Palamaggiò offre agli occhi di spettatori e addetti ai lavori. Si può glissare abbondantemente sul nutrito numero di bambini presenti sulle tribune, sui volenterosi 16 ragazzi varesini venuti fino in Campania a esporre i propri striscioni e sui tanti, forse troppi fumogeni accesi dalle tribune. C’è la certezza, e forse qui preme spendere più di qualche parole, che questa Juve, i suoi giocatori e il suo modo di giocare siano una chiave di lettura che neanche un fine psichiatra può leggere in maniera evidente. Perchè gli alti e i bassi di questa squadra sono notevoli e di fronte a un avversario palesemente condizionato dal rendimento fallimentare delle ultime partite, è sembrato a tratti che la gara fosse fatta per cercare sempre di limitare i danni. Ne esce la truppa di Molin con i centimetri e la verve di Moore che chiude con 27 punti e 15 rimbalzi (anche se poca cosa in difesa), ma soprattutto con un secondo tempo sontuoso di Stephon Hannah, che chiuderà con 18 punti e 8 assist, di pura magia, doti sia dentro che fuori dal campo, che magari lo accomunano, per una sera, al tanto criticato Metta World Peace, croce e delizia. Varese molla come al solito gli ormeggi quando il gioco si fa più decisivo, trascinata da un sontuoso Banks in avvio, che ne scrive 17 nel solo primo tempo, da un Ere ispirato nella gara dell’ex, e a cui nel finale non bastano il cuore di Scekic e le triple di Clark, tradita da tante palle perse. Curiosa la scena di ogni timeout casertano. Coach Molin e i suoi assistenti fanno prima un huddle tra di loro, lasciando i giocatori rifiatare e poi dopo la decisione presa, la comunicano con la lavagna ai ragazzi in canotta. Di certo un timeout anomalo.
Pronti via ed è subito la squadra ospite del fischiatissimo Frates a prendere il largo, con Hassell che si fa vedere vicino al ferro e la premiata ditta Banks Ere che fa pentole e coperchi. Caserta viene svegliata dalla tripla di Moore, evento più unico che raro per impattare a quota 9. Un equilibrio che regnerà sovrano per un bel po’. Ottimo corri e tira di Caserta, che va di penetra e scarica, sia per i suoi tiratori sugli scarichi, con Brooks e Roberts ispirati, sia per il gioco sotto di Moore che ringrazia e muove il tabellone. Banks sul fronte opposto è una furia e mostra un campionario di entrate, jump e fade da fare invidia. E’ 22-24 alla prima pausa. La scossa bianconera prova a darla la panchina, con Tommasini e Michelori, ma si sveglia dal torpore Clark che piazza due bombe in un amen che tengono i biancorossi col naso avanti. La gara si accende e Caserta si trova imbrigliata e non poco nella sua manovra da tre piccoli avversari come Clark, Banks e De Nicolao che forzano agli avversari parecchie conclusioni. Alla pausa lunga è una tripla ancora di Clark a regalare il 41-45 a Varese.
Nella ripresa, dopo i canestri di Hassel ed Ere che regalano il +6 esterno, si erge a protagonista Stephon Hannah, che incanta iniziando a segnare punti sia da fuori che da sotto, ma anche mettendo a referto assist l bacio che meritano solo tanti applausi. Varese prova a resistere grazie alle triple di Sakota e a una buona circolazione che trova con continuità tiri puliti, ma Moore inizia a macinare con continuità sia fronte che spalle a canestro, riportando i suoi a contatto. Molin amplia al massimo la rotazione per avere i suoi più freschi nel finale, Hannah mette anche un’altra bomba, Scott si fa vedere con un jump e all’ultimo stop and go siamo sul 59-62. La Juve c’è ed è ancora Scott a muovere il punteggio con un jump preciso, è il 32° quando Scekic dalla lunetta e Clark con una delle sue triple in movimento regalano l’ennesimo più 5. Qui Caserta svolta definitivamente, con Hannah che inventa una serie di assist per Moore che ringrazia e addirittura fa sorpassare i suoi. Si arriva agli ultimi due minuti con entrambe le squadre in bonus (Caserta ha il coraggio di sprecare il bonus in 30″ con tre falli nella metà campo avversaria in situazione di pressione) e la parità a quota 70 riportata da 1/2 di Scekic. Roberts si prende di forza la linea di fondo, gli risponde subito Ere con la tripla, Moore controsorpassa e poi Hannah buca la cassaforte di Clark gli ruba palla e appoggia al vetro. Mordente, fino ad allora generoso ma con poco altro, piazza una tripla di tutti attributi che di fatta stronca la partita. Varese va di fallo sistematico, aggrappandosi alle triple di Clark, ma non basta. Finisce 86-80, con Caserta che piazza la seconda vittoria casalinga consecutiva.
PASTA REGGIA CASERTA – CIMBERIO VARESE 86-80
Parziali: 22-24; 19-21; 18-17; 27-18
Progressione: 22-24; 41-45; 59-62; 86-80
Tabellini
Sala Stampa
Frates
Peccato trovarci per l’ennesima volta a commentare una buona prestazione della squadra, che però non è stata sancita da una vittoria. Come accaduto nelle scorse partite abbiamo giocato una buona pallacanestro per gran parte del match, ma nel momento decisivo siamo venuti meno. Ci aspettavamo una squadra aggressiva, abbiamo provato a limitare con soluzioni di press e quintetti atipici il loro attacco, e nel primo tempo le cose hanno funzionato. Nella ripresa la crescita esponenziale di Hannah e la sua capacità di imbeccare Moore han cambiato la gara, rompendo i nostri giochi. Hanno pressato e ci han costretto a pensare troppo nel finale, riuscendo a prendersi quel vantaggio che è stato decisivo alla fine. Sul mercato non so nulla, lavoriamo in settimana per provare a migliorare, giacchè non possiamo accontentarci delle buone prestazioni se poi i risultati non arrivano
Molin
Stasera abbiamo giocato davvero una bella partita, ordinata e precisa, in cui ognuno dei nostri ha fatto qualcosa di importante. Non serve fare pagelle, chiunque ha portato il suo contributo alla causa. Bene la pressione difensiva sui loro tiratori, abbiamo difeso alla grande nel momento decisivo costringendoli a forzare, abbiamo fatto anche scelte oculate in attacco. Il momento è buono, non dobbiamo però fermarci, ma anzi continuare a lavorare per crescere e migliorarci. Questa vittoria ci porta in una situazione di classifica ottimale, anche se dietro di noi non stanno certo a guardare. Addirittura però dipenderemo anche dalle nostre prestazioni per provare a centrare un obiettivo Final Eight che sarebbe a dir poco incredibile per i nostri colori
Mvp: Decisivo Hannah, che con punti, assist e recuperi chirurgici, indirizza la partita. Moore con 27+15 è scontato da citare in questa sezione. Bene gli altri. Per Varese Ere e Banks su tutti.
Wvp: Delude e non poco Hassel, che soffre moltissimo Moore, Rush non incide e perde qualche palla di troppo.
Domenico Landolfo