“Scariolo, come dici spesso, il basket è uno sport complesso e infatti anche stasera tu non hai capito un cazzo.”
Questo è stato lo striscione esposto dalla curva milanese per salutare Sergio Scariolo e il suo inglorioso ritorno a Milano da avversario.
L’EA7 gioca un ottimo primo tempo e controlla per 40 minuti il match, salvo poi soffrire più del necessario nel finale.
Gentile e Samuels aprono con quattro punti a testa per l’8-2 iniziale. La difesa a zona architettata da Scariolo fa acqua da ogni parte, ma Nocioni prova a metterci una pezza con la sua unica tripla del primo tempo su cinque tentativi. Il secondo, prematuro, fallo di Hackett cambia le strategie di Banchi che subisce la rimonta degli avversari con quattro punti di Jelinek.
Langford chiude il quarto con 5 punti filati, frutto anche di una scellerata gestione dell’ultimo possesso di Poeta che concede il contropiede del 26-18.
Melli recupera subito un pallone e si invola in campo aperto, sbagliando clamorosamente la schiacciata, ma Milano c’è e con due triple consecutive di Jerrells e Moss vola a +13.
Nocioni è nervoso e confusionario, continua a protestare con gli arbitri e il Laboral non riesce mai a tornare sotto la doppia cifra di svantaggio.
Jerrells gioca nel secondo quintetto contro Poeta e ne abusa letteralmente segnando otto punti e tenendo la squadra avanti sul +10 alla pausa lunga.
L’EA7 non si adagia sugli allori e apre con un 4-0 il secondo tempo, sfruttando le ennesime forzature di Nocioni in chiaro stato confusionale. Hackett commette un dubbio terzo fallo, ma il 2-3 di Gentile ai liberi, regala il +15 ai biancorossi (56-41). Langford fa +17, mentre anche un altro pilastro del Laboral come San Emeterio, spara a salve dalla lunga distanza (0-3 in un minuto). Melli lotta gagliardamente sotto le plance e Milano chiude il terzo periodo con 13 punti di vantaggio.
Scariolo, finalmente, trova il quintetto giusto con la presenza di Hamilton e Jelinek a dare fastidio con la loro atipicità.
La squadra di Banchi tira i remi in barca con almeno tre attacchi d’insolita pigrizia e gli spagnoli, senza necessariamente meritarselo, si riportano a -6 con un 9-0 di parziale.
Jerrells tappa la falla con un canestro in penetrazione, ma ancora Jelinek colpisce da lontano per il -5. Hackett risponde da tre punti con gli attributi del campione, indirizzando definitivamente la partita verso i colori biancorossi. Non manca qualche piccola sofferenza finale con gli ospiti attaccati alle ultime speranze, ma due liberi finali di Langford garantiscono il +7 finale, che potrebbe essere una buona dote in vista futura.
EA7 Emporio Armani Milano-Laboral Kutxa Vitoria 83-76 (26-18, 22-20, 15-12, 20-26)
Quotes
MVP: Curtis Jerrells. Partita di grande leggerezza e sostanza del giocatore che più di tutti si è giovato dell’arrivo di Hackett. Non ha sbagliato praticamente nulla, mostrando anche un’insospettabile propositivtà.
WVP: Fernando San Emeterio. E’ sembrato molto svogliato e decisamete scentrato: 1-6 dal campo e -3 di valutazione in 20 minuti, spiegano bene la sua prova.
Simone Mazzola