
Diawara, Vannuzzo ed alcuni ragazzi del Progetto Erasmus prima di Sassari-Gravelines, da www.dinamobasket.it
Università e Fondazione. L’idea è promuovere Sassari e la Sardegna come eccellenze a livello culturale e sportivo. Promuovere quindi il progetto Erasmus, sia in entrata che in uscita, legato alle attività dell’Università di Sassari, sempre più punto di riferimento per gli studenti di tutta Europa e sempre più opportunità di crescita e trampolino di lancio per gli studenti sardi e sassaresi. Il tutto con il biancoblu Dinamo a fare da sfondo, con gli uomini di coach Meo Sacchetti eccellenza sportiva da serie A a confronto con l’Europa della grande pallacanestro. Queste alcune delle linee guida che caratterizzano l’idea e il progetto nato dalla sinergia fra la Fondazione Dinamo del presidente Carlo Sardara, la Dinamo del presidente Stefano Sardara e l’Università degli Studi di Sassari del Magnifico Rettore Attilio Mastino e del delegato alla mobilità internazionale, il professor Piero Sanna. Un progetto comune che guarda ai giovani, che punta sui giovani e sulla cultura, sul futuro, sullo sviluppo e sulle opportunità di crescita da offrire ai giovani del territorio e agli studenti stranieri che, con il noto progetto Erasmus, vivono proprio a Sassari e in Sardegna una grande e reale esperienza di studio e di vita.
Dinamo-Gravelines. Già in occasione della sfida al team turco dell’Ankara, storico esordio della Dinamo alle Last 32 Eurocup, gli studenti turchi Mesut Kina (Dicle University), Mustafa Azizoglu (Dicle University) e Ferhat Uzunçayır (Istanbul Arel University), accompagnati da Simone, Piredda, Sebastiano Corbeddu e Salvatore Scanu, rappresentanza dell’Associazione Erasmus Student Network sezione di Sassari del presidente Sabrina Ledda), avevano potuto assistere alla gara fra Dinamo Sassari e Ankara, squadra protagonista del campionato di Turchia. Assieme a loro anche una studentessa polacca (cronista sportiva) e due studentesse portoghesi. Ieri, terza giornata delle Last 32 con Drake Diener e compagni opposti al Gravelines, la storia si è piacevolmente ripetuta: le francesi Alessia (Facoltà di Architettura di Montpellier), Solenn e Claire, entrambe studentesse dell’École Speciale d’Architecture di Parigi, assieme ad altri studenti del progetto Erasmus e accompagnate per l’occasione dall’ex Erasmus all’Institute d’Etudes Politiques di Grenoble Giorgio Emiliano Pinna e da Matteo Piga, PR dell’Erasmus Student Networkm, sono state gradite ospiti della società al PalaSerradimignii. Per loro, oltre al piacere dell’esperienza e al divertimento sugli spalti, l’opportunità di alcuni scatti con i giganti della Dinamo e del Gravelines.
Sport e integrazione. Lo sport è occasione di divertimento e aggregazione, ma è anche momento in cui anche chi lontano da casa può “riscoprire e rinverdire” le sue radici. Come detto, più volte per studenti spagnoli, tedeschi, turchi e francesi una partita di basket giocata in piazzale Segni è stata opportunità di aggregazione e integrazione: vivere in Italia e in Sardegna tifando per una squadra del paese di origine. Un significativo momento di sport e divertimento, esperienza utile a rinsaldare il legame fra gli studenti e la loro sede sassarese, a stabilire un ulteriore e solido ponte fra la Sardegna e la Francia, indimenticabile tappa del viaggio che Alessia, Solenn e Claire stanno compiendo nel corso del loro Erasmus. Le tre studentesse francesi, nonostante le tante difficoltà logistiche legate al trasferimento da Alghero (sede della Facoltà di Architettura) a Sassari in orario serale, non sono volute mancare all’appuntamento. E ancora una volta è stato un successo…
Sassari-Europa. La Dinamo Sassari è una delle grandi attrici sulla scena della pallacanestro italiana ed europea. Sassari che gioca in Europa. Sassari che vive l’Europa. L’Europa che guarda a Sassari, anche, come importante opportunità di vita e studio collegata al progetto Erasmus, da vivere all’interno dell’Università di Sassari, a contatto con la città, con la sua storia, con le sue eccellenze, come la Dinamo che può essere considerata una sorta di..testimonial del progetto Erasmus. L’Ateneo sassarese è da tempo uno dei più appetiti e appetibili per i giovani stranieri che scelgono di vivere la loro esperienza Erasmus, una dimensione fatta di studio, crescita e vita che avvolge in toto gli studenti che dall’Europa arrivano in Sardegna. Ma non solo, perché sono tantissimi gli studenti dell’Università di Sassari che compiono il percorso inverso e si proiettano alla scoperta dell’Europa.
Erasmus e Studyng in Sardinia. Il primo gennaio ha preso il via l’Erasmus Plus 2014-2020, il nuovo programma dell’Unione Europea per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport, le cui linee generali sono state definitivamente approvate il 19 novembre dal Parlamento europeo. Il programma è finalizzato a promuovere competenze e possibilità di occupazione dei laureati, oltre che a sostenere la modernizzazione dei sistemi d’istruzione e di formazione dei giovani europei ed extraeuropei, avrà una durata di sette anni e disporrà di una dotazione di bilancio di 14,7 miliardi di euro, con un aumento di risorse di circa il 40% rispetto ai livelli attuali. In coincidenza con l’avvio dell’Erasmus Plus 2014-20 l’Università di Sassari ha varato, in alleanza con l’Erasmus Student Network, una nuova iniziativa per sviluppare le sue mobilità internazionali “in entrata”, lanciando con lo slogan “Studying in Sardinia” un’apposita campagna d’informazione sulle opportunità di studio e di tirocinio che l’Ateneo e il sistema del Nord Sardegna possono mettere a disposizione degli studenti universitari di altri Paesi europei ed extraeuropei.Per maggiori informazioni: http://www.uniss.it/comunicazione/PieghevoleStudyingInSardinia_r.pdf.
Sassari, 22 gennaio 2014
Ufficio Stampa
Dinamo Banco di Sardegna