Dopo sei sconfitte di fila nell’intera stagione, Roma riesce finalmente a battere Siena 71-65 ed e mantenere ancora viva questa serie di semifinale, almeno fino alla gara 5 in programma domenica sera al Palasclavo.
Spalle al muro e sull’orlo del baratro, la Virtus riesce per una sera ad essere ancora brutta, sporca e cattiva ed a rimandare di qualche giorno il rompete le righe per le vacanze.
Lo fa in una serata dove difesa e pazienza in attacco funzionano, al contrario delle tre precedenti sfide, e soprattutto grazie ad una panchina (35 punti), troppo spesso in questa stagione avara di soddisfazioni.
Lo fa anche in una serata dove sono mancati Hosley (e non è purtroppo una novità), a lungo relegato in panchina dopo un inizio disastroso, e Mbakwe, a cui la difesa della Mens Sana è riuscita finalmente a trovare le contromisure, fino al momento in cui l’ex Minnesota University ha dovuto abbandonare il parquet per un infortunio alla caviglia.
Ci hanno pensato un Baron strepitoso (24 punti con 8/12 dal campo), ed un Jones con la bava alla bocca (18 punti+8 rimbalzi), a prendere letteralmente per mano la Virtus ed a condurla, insieme al solito cuore del “professore” Phil Goss, verso una vittoria che forse non cambia gli esiti della serie ma regala una bella soddisfazione ai tifosi del Palalottomatica (5.554 spettatori).
Roma parte male, con i soliti problemi di circolazione di palla ed i cambi difensivi che offrono il fianco alle penetrazioni ed ai tiri piedi per terra dei mensanini. Sul 4-9 del 5’00 Dalmonte rivoluziona il solito quintetto iniziale, spedendo Hosley e D’Ercole in panchina e giocandosi le carte Baron e Kanacevic. Mossa vincente perchè in tre minuti arriva un parziale di 14-0 chiuso solo da una tripla di Jennings e primo quarto che si chiude sul 20-16. Si lotta punto a punto nel 2/4, dopo 12’43 arrivano gli unici due punti di Mbakwe della gara, ma ci pensa un Baron in versione Navarro ad infilare la difesa senese sia da 3 che in penetrazione. Dall’altra parte Carter affila le armi di una partita di enorme spessore (23 punti con 8/16 da 3per lui alla fine), e Crespi trova il solito ed immancabile apporto dalla panchina.
Alla pausa lunga si arriva sul 34 pari, con Baron a quota 15 punti con 6/8 dal campo e Siena prevalente a rimbalzo (15-20), ma in difficoltà dall’arco (4/16), malgrado gli esterni di Roma faticassero parecchio a contenere i pari ruolo avversari.
Alla ripresa delle ostilità la partita vive di pallacanestro non bella ma equilibrata ed intensa per quasi nove minuti. Fino al 47-43, quando un arbitraggio fino a quel momento più che decoroso scade di qualità all’improvviso per mano di Weidmann (si proprio quello di gara 4 tra Reggio e Siena). Un fallo tecnico improponibile fischiato a D’Ercole scatena infatti la rabbia di pubblico (con tanto di bottiglietta d’acqua piena volta sul parquet), manda in tilt gli arbitri stessi che non ne azzeccano più una, innervosendo insomma un pò tutti inclusi giocatori e panchine.
A salvare la serata arrivano per fortuna gli ultimi dieci minuti bellissimi a riconsegnare un pò a tutti quel che più ci piace del basket, ossia le giocate dei protagonisti in canottiera.
Roma li inizia con le marce alte, perde subito Mbakwe ricaduto male sulla caviglia, ma blinda la difesa per quattro minuti e mezzo non concedendo canestri a Siena. Baron, Jones e Goss quindi confezionano il +13 (60-47) che sembra chiudere la gara, ma proprio a questo punto Jennings e Carter decidono di armare i loro cannoni con quattro triple di fila (11 su 35 il computo finale toscano dai 6.75) che riportano i campioni d’Italia sul -1 (60-59) a 1’46 dalla fine.
Le giocate che valgono la partita sono di Baron (tripla del 63-49 a 1’30), e di Jones che recupera palla in difesa nell’azione successiva, subisce fallo ed allontana dalla lunetta lo spauracchio di una beffa che per Roma avrebbe avuto dell’incredibile.
Acea Roma-Mps Siena 71-65 (20-16; 14-18; 17-13: 20-18)
Mvp: Jimmy Baron, gran serata per “The Killer” che prende letteralmente per mano Roma.
Wvp: Hosley, ancora una volta entrato in campo con idee ed atteggiamento sbagliati.
Sala Stampa
Crespi
“Complimenti a Roma per la vittoria, noi abbiamo giocato bene ma ci è mancato il senso di urgenza. Mi aspetto che domenica la squadra abbia il piacere di giocare insieme e di migliorare come han fatto tutto l’anno”.
Dalmonte
“Doveva essere la partita dell’orgoglio e del rispetto e ho detto alla squadra che dovevamo dare un senso di grande rispetto alla partita, per i tifosi e per la nostra stagione. Abbiamo giocato con più passaggi, più pazienza e difensivamente siamo stati più attenti. Andiamo a Siena consapevoli di affrontare la squadra che gioca il basket migliore e dovremo aggrapparci a dettagli tecnici come meno palle perse e rimbalzi”
Goss
“Una partita così ti dà tante motivazioni, non eravamo pronti per andare a casa e per questo molti di noi hanno stretto i denti per giocare questa partita. Io ho ancora dolore ma mi curerò dopo i playoff. Riguardo al discorso Venezia non ho firmato nulla”.
Alessio Teresi