Terza giornata in terra Iberica e giornata concentrata solo sui primi due gironi del tabellone, quindi sul Girone A e Girone B, domani sarà poi il turno degli altri due raggruppamenti. Storica intanto la vittoria del Senegal nel Girone B che abbatte la Croazia.
GIRONE A
Iran – Serbia 70-83
Partita in equilibrio per i primi due quarti con la formazione iraniana trascinata da uno strepitoso Haddadi. L’ex giocatore di Memphis e Phoenix è dominante nei primi 15 minuti e mantiene la partita in equilibrio, putroppo al termine del secondo quarto si ritrova con 4 falli a carico che condizioneranno lui e la sua squadra. Nel secondo tempo la Serbia comincia subito con decisione e dopo soli 5′ è già in controllo del match. Per l’iran Haddadi conclude a 29 punti (10/10 da 2 punti e 0/2 da 3) e Bahrami a quota 20, mentre il resto della formazione non ha fatto prestazioni degne di nota. Per la Serbia un ottimo Bjelica con 18 punti e 10 rimbalzi, il solito Teodosic con 9 assist e una prova molto solida del giovane Bogdan Bogdanovic.
Francia – Egitto 94-55
Partita dominata dalla Francia come da pronostici. La formazione di Collet liquida l’Egitto senza grandi problemi, con una buona prova di squadra e senza bisogno di grandi sforzi personali. Per la Francia Lauvergne segna 12 punti e raccoglie 7 rimbalzi, 11 di Pietrus e 10 di Diot. Per l’Egitto invece Elgammal è il primo a raggiungere la doppia cifra con 12 punti, raggiunto poi da Genedy che ne colleziona 11.
Brasile – Spagna
Al primo vero test di questo mondiale la Spagna risponde positivamente, con un Pau Gasol che ringiovanito di diec’anni e domina il Brasile. Questa Spagna al completo da l’impressione di poter dire la sua contro il team Usa, dato che oltre a moltissima qualità stanno dimostrando anche molta alteticità ed energia. Il Brasile invece gioca una partita senza voglia, senza mai neanche impensierire gli avversari. Pau Gasol chiude con 26 punti, 9 rimbalzi, 3 stoppate e 2 assist con percentuali eccellenti, Rodriguez aggiunge 12 punti. L’unico che ci ha veramente provato per la squadra sudamericana è stato Leandro Barbosa che chiude a 11 punti.
GIRONE B
Croazia – Senegal 75-77
Eccola la grande sorpresa della giornata, subito alla prima partita. E’ il Senegal di un Gorgui Dieng (27, 8 rimbalzi, 8/14 al tiro, 11/14 ai liberi), semplicemente incontenibile a regalarla, battendo, in maniera più netta di quello che dica il punteggio finale, una Croazia che dopo le prime due vittorie non del tutto convincenti ha finito per pagare dazio a una squadra che l’ha sovrastata con la sua debordante energia. Gli uomini di Cheick Sarr non saranno certo la squadra più cerebrale del torneo, ma quando possono giocare una partita sul piano che preferisco, quello dell’atletismo, possono davvero far paura, specialmente se, come oggi, ci mettono anche una buona dose di fosforo. Palla mossa bene, tiri ben presi, le cose giuste al momento giusto e, per ogni emergenza, sponda sotto al ferro per il lungo dei Minnesota Timberwolves. Bene tutti per gli africani, con in evidenza un Dameida caldissimo al tiro (15 con 3/4 da 3). La Croazia, invece, come detto, ha finito per pagare le proprie prestazioni non sempre brillanti. Dopo essere sfuggita alla sconfitta con le sorprendenti Filippine e aver fatto un passo deciso in avanti con l’Argentina, gli uomini di Repesa sono incappati in una giornata no totale. Sotto sempre, nel finale il talento di Bogdanovic e Saric (15 punti a testa) aveva riportato i balcanici a contatto, ma i possessi finali sono stati gestiti male, in particolari quello del potenziale pareggio, finito con un tiro senza senso di Krunoslav Simon. Il Senegal ora è praticamente certo del passaggio del turno, a meno di suicidi, e idem per i Croati, che però si sono complicati la vita non poco in ottica seconda fase.
Argentina – Filippine 85-81
Non finiscono più di sorprendere i Pinoy, che mettono in serissima difficoltà anche l’Argentina di coach Lamas, finendo, per la terza volta in altrettanti giorni, battuti solo in volata, pur avendo avuto il pallone del potenziale sorpasso nel finale, vanificato con un pessimo tiro. I sudamericani intascano la seconda vittoria del proprio torneo trascinati dal solito grande Luis Scola (19+7), supportato da un solidissimo Mata (17+9) e da un Laprovittola fondamentale nel portare alla causa una decina di punti. Prestazioni che non rendono nociva la prova sottotono del Chapu Nocioni (9 punti con solo 2/10 dal campo). Le Filippine hanno un Blatche meno accentratore (14 punti con 9 tiri, ma 15 rimbalzi) ma fanno malissimo da dietro l’arco alla difesa avversaria: 5 triple di Alapag per 15 punti, 4 per Ocampo e 18 punti. Ma ancora una volta, quando è servito il canestro per prendersi la vittoria gli uomini di Vincent Reyes non hanno saputo creare niente e così ancora una volta le speranze di successo si sono spente. Il passaggio di turno ormai è un miraggio, ma le prossime due partite con Senegal e Porto Rico sono quanto meno di culto
Porto Rico – Grecia 79-90
Non tradisce la Grecia che prosegue il proprio cammino immacolato battendo agevolmente i portoricani e, con la contemporanea sconfitta della Croazia, si mettono in vetta solitaria al girone. La solita prestazione con il gruppo davanti a tutti per gli ellenici, trascinati da Nikos Zisis in gran spolvero (19 punti con 7/9 e la solita lucida regia), coadiuvato in cabina di pilotaggio da un ottimo Calathes (14) e dalla coppia Bourousis (12, 8 rimbalzi e 6 assists) – Kaimakoglu (9+11 e 5 assists) sotto i ferri. Il tutto condito dalle meraviglie di Giannis Antetokounmpo (15 punti) che con le sue leve atipiche sta dando a coach Katzikaris una dimensione inusuale per la squadra greca e che è sempre di più un’arma micidiale, in particolare in ottica proseguimento del torneo. Ennesima sconfitta, invece, per il Porto Rico, che ha palesato ancora una volta tutti i propri limiti. Troppo più quadrati gli avversari, che hanno potuto approfittare del gioco caotico dei sudamericani, che nonostante le buone prove di Balkman (23 punti) e Barea (21), non sono mai stati realmente in partita se non in alcuni spazi del primo tempo. Troppo poco il 38.7% dal campo con 6/18 da tre per pensare di impensierire una Grecia che comincia a guardare con ambizione al futuro prossimo.
Luca Buzzi Reschini (Girone A), Niki Fiumi (Girone B)