Nella prima semifinale del V trofeo IRTET gli attacchi prevaricano le difese e la Grissin Bon la spunta con un punteggio che ben fotografa la gara: 84-93. Gli irpini si affidano in questa gara troppo spesso ai solisti e nella fase arretrata hanno fin troppe amnesie che fanno arrabbiare e non poco Vitucci. L’assenza di Banks toglie un importante terminale ai lupi, che però appaiono come un vero e proprio cantiere aperto, che ancora deve cementare le sue certezze. È le statistiche lo confermano con un pregevole 10/18 dalla lunga distanza ma un pessimo 52% ai liberi che di fatto condanna i biancoverdi. Harper, che pecca solo di continuità, giustificata dal fatto che si allena con il gruppo da pochi giorni, terminerà a 19 punti, con 7/12 dal campo, mentre ottima impressione la destano Hanga (13 punti, 4 assist e tanta intensità difensiva) e un Anosike già ben messo in vernice. Male Gaines nonostante i 10 punti, con tante palle perse e troppe forzature. Reggio invece dimostra già di avere un grande collettivo e pur senza Lavrinovic ha un Diener da 26 punti e 6/9 da tre devastante. Quello che sorprende è però il gran numero di giocate costruite da extra pass e letture, con tanta circolazione, che liberano ottimamente i tiratori dall’arco. Alla fine è 15/26 dalla lunga distanza con 5 ragazzi in doppia cifra. Kaukenas domina il secondo tempo, Polonara altra la dimensione interna a quella esterna e chiude a 17, così come il lituano. Servirà maggiore produzione dalla panchina, che ha palesato qualche limite, ma Menetti ha a disposizione un bel gruppo e la possibilità di lavorare senza ansie e questo è davvero importante.
Gara avvincente che parte subito con le squadre che non lasciano nulla al caso specie in termini di contatti di gioco. Hanga ha un grande impatto con recuperi e schiacciate, mentre è eccellente il penetra e scarica in velocità degli uomini di Menetti, chiuso bene da Diener (tripla) e Polonara. Nonostante gli irpini ci mettano tanto pepe in difesa, quando il talento dell’ex Sassari si scatena ce n’è per pochi. Bomba e rovesciata in transizione per il +4 emiliano. Avellino reagisce con i nervi, costringendo i biancorossi al fallo (problemi per Kaukenas subito a quota 3) e pur tirando malissimo dalla linea della carità, riesce a rimettersi in carreggiata. Diener continua a crivellare il canestro ma Cavaliero risponde in bello stile e con egual moneta. Buona la capacità dei lunghi irpini di prendere fallo, anche Pini finisce in panca con tre sanzioni a carico. Il finale é targato dai soliti noti con Drake che infila il sorpasso, prima che 5 punti filati del play, ora capitano degli irpini, fissino il punteggio sul 25-22.
Avellino continua a colpire con i giochi a due ispirati da un buon Cortese che prima trova Lechtaler e poi finalizza personalmente il jump shot. Reggio Emilia finalmente innesta le marce alte non solo con il suo fromboliere (già a quota 16) ma riuscendo poi a coinvolgere anche gli altri: la schiacciata di Cervi fissa la parità a quota 29, su cui Vitucci decide di parlarci su. Gaines, dopo qualche passaggio a vuoto, si sblocca da tre, sottolineando come la squadra irpina tiri meglio dalla lunga distanza che in qualsiasi altra circostanza. Della Valle dopo tanti errori dal campo, trova finalmente il fondo del secchiello, e come lui anche Cervi, prima di andare in panca per tre falli anche lui, segna col jump dalla media; sembra la fuga decisiva, ma qui i lupi si ritrovano quasi improvvisamente, prima con Cortese, dalla lunga lunga distanza, e poi con Anosike, che firma il primo due sue due dalla lunetta della sfida, regalando ad Avellino addirittura il più 6 (39-33). Menetti gioco forza deve reinserire i suoi giocatori con problemi di falli, ma l’azzardo paga i dividendi, perché Cinciarini e Kaukenas con una circolazione dentro fuori impeccabile imbeccano Cervi che diviene devastante. La squadra di Vitucci cala in difesa ma viene sorretta ancora dalle triple, che sono ricercate continuamente , con Cavaliero che raggiunge quota 13. Il sorpasso è nell’area e arriva con Polonara che spara dall’arco, e Kaukenas dalla lunetta, per il 42-46. Anosike si prende la squadra sulle spalle e dal post basso colpisce ancora, Harper va col tap in vincente ed è ancora equilibrio, ma l’ultimo sussulto è per Cinciarini che fissa il 46-48 alla pausa lunga.
Reggio scappa via alla ripresa delle operazioni con le triple di Diener e Kaukenas, ma Avellino non vuole mollare la presa, anche se in difesa subisce e parecchio, esi tiene aggrappata alla gara grazie alle magie di un Harper che ha delle fiammate devastanti e di un Hanga sontuoso sia in penetrazione che da fuori. Reggio continua con la sua fitta rete di passaggi inside out che premiano ora Polonara ora Kaukenas, per il 60-63 al 26′. Il lituano incanta con le sue uscite perfette e quella mano morbida che l’ha sempre contraddistinto, ma alla sagra del tiro pesante si iscrivono un po’ tutti, con anche Gaines e Della Valle che vanno a referto, e il canestro del’ ex Ohio State vale il +10 emiliano. La circolazione e le spaziature di Reggio Emilia andrebbero insegnate al minibasket. Cinciarini colpisce indisturbato, Cortese prova a limitare i danni con l’entrata in sottomano rovesciato che però vale solo il 69-80 all’ultimo stop and go.
I ritmi calano nell’ultima frazione, giocate più blande e tanti errori in difesa specie sul fronte irpino. Nella confusione che regna in vernice ne esce vincitore Cervi, che sgomitando sa farsi valere con centimetri e kili. Trasolini e Cadougan puniscono la squadra di Menetti che tira troppo presto i remi in barca, e quando Harper manda a bersaglio la tripla per il suo diciassettesimo punto, la gara può considerarsi riaperta sul -6 (78-84) a 5′ dalla fine. A spezzare il break dei campani ci pensa una tripla estemporanea di Della Valle cui segue un sanguinoso 0/2 dalla lunetta di Harper, ultimo a mollare. A Reggio basta il solo cervello di Cinciarini a rimettere la macchina al servizio dei suoi uomini: un canestro del solito Drake ristabilisce le distanze e rende gli ultimi minuti puro garbage time. Finisce 84-93 con la squadra di Menetti che vola in finale
SIDIGAS AVELLINO – GRISSIN BON REGGIO EMILIA 84-93
Parziali: 25-22; 21-26; 23-32; 15-13
Progressione: 25-22; 46-48; 69-80; 84-93
Avellino: Anosike 9, Gaines 10, Cadougan 2, Gioia n’è, Hanga 13, Banks ne, Cavaliero 15, Severini ne, Cortese 7, Trasolini 4, Harper 19, Lechtaler 5. All. Vitucci
Reggio Emilia: Mussini, Veccia, Polonara 17, Della Valle 5, Pechacek 2, Pini, Kaukenas 17, Cervi 14, Silins ne, Diener 26, Cinciarini 12. All. Menetti