ACQUA & SAPONE UMBERTIDE – CALLIGARIS GINNASTICA TRIESTINA 70-53
Parziali: 12-10; 23-13; 21-16; 14-14
Progressione: 12-10; 35-23; 56-39; 70-53
Tabellini
Nel match che apre il campionato l’Acqua&Sapone Umbertide impone legge contro una Calligaris Triestina giovane e volenterosa che ci ha messo tanta voglia ed è stata sempre in partita, senza mai mollare il colpo. A fare la differenza è il tasso di esperienza che contraddistingue le due squadre, nonchè il tonnellaggio sotto canestro, che scava un solco profondo quando Robbins diviene un totem in vernice e i taglia di Bona e Santucci un’autentica spina nel fianco per le triestine. Nonostante la zona 2-3 tenuta per quasi 30′ Trieste non riesce a sfruttare il contropiede e, complice anche una situazione falli perennemente in crisi, non ha mai continuità. La risposta da una squadra giovane è stata comunque positiva, anche se c’è da dire che le scelte di Serventi, bravo a pescare buone soluzioni dalla panchina per avere sempre una squadra brillante, unite al talento delle sue nazionali, erano davvero impareggiabili. Tradite da una Cosby apparsa oggi sottotono (5 pti con 2/11 dal campo), le ragazze triestine di coach Giuliani dimostrano di essere ancora in fase di rodaggio, ma han mostrato per buona parte della gara ottime cose, specie in fase di contropiede e di tiri in uscita dagli scarichi. Buone soluzioni da Harry, che chiude con 11 e 8 rimbalzi, pur limitata da tanti falli, mentre la top scorer è la capitana Vida, con 12 punti e un 6/8 da 2 che testimonia la sua leadership. Borroni, specie ad inizio terzo quarto, prova a prendersi la partita con 7 di fila. Da sottolineare come quasi tutte le giocatrici della Calligaris vadano a bersaglio. Per le vincitrici, incredibile il match di una scatenata Consolini, che chiude a 22 punti (9/16 dal campo) con 6 rimbalzi e tanta personalità. In doppia cifra Robbins (16 e 7 rimbalzi), Santucci, decisiva nello scavare il parziale nel secondo quarto (13), nonchè Serena Bona (10+9). Unica altra giocatrice a realizzare per la squadra di Serventi è la giovane Milazzo, campionessa dal futuro radioso (9).
LA CRONACA
Ultimo quarto che non è puro garbage time, ma ci si avvicina parecchio. Vida prende prende per mano le sue e mette a referto jump a ripetizione che mandano in bestia coach Serventi che non vuol concedere distrazioni alla sua difesa, e quindi chiama timeout. La risposta è firmata dalla solita Consolini, che in penetrazione fa un po’ quel che vuole, segnando in tutti i modi possibili. Nel finale, col +20 acquisito, si svuotano le panchine, con spazio per le giovani aggregate alla prima squadra, che assaporano la A1 per la prima volta. Finisce 70-53, questa Umbertide è una piacevole realtà.
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FAMILA WUBER SCHIO – PALLACANESTRO VIGARANO 94-60
Parziali: 21-16; 23-15; 23-13; 27-16
Progressione: 21-16; 44-31; 67-44; 94-60
Tabellini
Vittoria doveva essere, e vittoria è stata per le campionesse in carica del Famila Wuber Schio, che rifila uno scarto pesante alla Pallacanestro Vigarano, formazione neopromossa, ma non senza qualche difficoltà, anche perchè le ferraresi, che non han potuto contare stasera su Marshall, han venduto cara la pelle e han dimostrato grandi doti. Specie per i primi 20′ la squadra di coach Ravagni ha retto in difesa, costruendo in maniera ordinata in attacco, distribuendo i punti e regalandosi grandi applausi. Quando però poi il tasso atletico di Schio è venuto fuori con tutto il tonnellaggio a rimbalzo, c’è stato davvero poco da fare, perchè le ragazze di Mendez nella seconda parte dell’incontro attaccano a testa bassa ed eclissano il canestro alle biancorosse con una difesa sontuosa. Il +34 finale non è un demerito, ma è la testimonianza che ci vuole davvero qualcosa di molto importante e ben costruito per poter contrastare le campionesse. Dominatrice del match, quasi a rispettare i pronostici, è l’americana Ogwumike, che al suo esordio firma una doppia doppia da 22 punti (10/15 dal campo) con 16 rimbalzi. Punti ben distribuiti per coach Mendez, che ne trova 17 da Ress, 12 da una Macchi chirurgica, 10 e 9 rimbalzi da Sliskovic, nonchè un buon fatturato da tutte le sue italiane, veterane e non, ovvero Sottana, Zandalasini, Gatti e Masciadri. Per Vigarano top scorer la guerriera Bestagno, che chiuderà a quota 17, ce ne sono 15 con 8 rimbalzi, ma brutte percentuali, per Ugoka, Cirov si ferma a quota 13 con 6 rimbalzi, ma molti di questi a firma nel primo tempo, cui si aggiungono 8 punti per una Moroni in crescita e 5 per l’esordiente in serie A Cupido.
LA CRONACA
Nell’ultimo quarto le campionesse d’Italia possono limitarsi a controllare la gara, pur continuando a spingere. Il vantaggio cresce perchè Ogwumike continua a dominare, e Gatti inizia a colpire col suo palleggio arresto e tiro. Quando Macchi poi realizza il suo fade away morbidissimo non c’è più storia. Si attende solo il suono della sirena finale, che sancisce la larga vittoria delle scledensi e l’uscita dal campo, nonostante la sconfitta, con l’onore delle armi per Vigarano che è una squadra che ha fatto davvero una bella impressione e che con l’inserimento anche dell’altra americana, non potrà che migliorare. Negli ultimi minuti, coach Ravagni concede spazio alle sue giovani, un premio per il loro impegno in allenamento. Il finale recita 94-60.
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LAVEZZINI PARMA – GESAM GAS LE MURA LUCCA 59-72
Parziali: 8-19; 13-22; 17-20; 21-11
Progressione: 8-19; 21-41; 38-61; 59-72
Tabellini
In una cornice di pubblico molto bella e numerosa,con i calorosi e rumorosi supporter lucchesi che fanno sentire la propria voce, e quelli parmensi, probabilmente in numero minore, che però sanno spingere anche loro la propria squadra. Vince la squadra più giovane, ma soprattutto quella in campo ha messo molto di più del talento, ovvero la Gesam Gas Le Mura Lucca, che sul parquet prende le doti del suo allenatore Diamanti, e le sfrutta la meglio, con una difesa incredibile che limita e non poco l’attacco parmense, ma soprattutto con una buona circolazione di quelle che sanno costruire buoni tiri. La crescita della squadra toscana, che già aveva ben impressionato nella Supercoppa di settimana scorsa, è evidente, e dato che le tante under in maglia biancorossa sono in rampa di lancio, e ricevendo minuti acquistano fiducia e consapevolezza nei propri mezzi, questa compagine può davvero essere una vera outsider per tutte le altre formazioni. Buono l’ingresso in rotazione di Komplet, che firma 9 punti, chiamata a sostituire l’infortunata Wojta. Da rivedere invece l’inserimento delle nuove in maglia gialloblu, con Clark più in palla delle altre (22 punti), Maznichenko (14 + 6) che si batte, ma soprattutto due giovani che danno segnali incoraggianti, anche se però troppo tardi per rimettere in sesto la partita. Sara Crudo, frenata da un infortunio nel terzo quarto, lancia l’unica vera riscossa delle sue che preoccupa Diamanti: con 8 punti, 4 rimbalzi, ma soprattutto tanta cattiveria sul campo, ha lasciato un’eccellente impressione. Così come Sofia Marangoni, che chiuderà a quota 7, tutti nell’ultimo quarto, l’unico in cui Parma ha vinto nel punteggio, seppur contro una Lucca in modalità off o quasi. Per le toscane invece, doppia doppia per Pedersen da 15 punti e 14 rimbalzi, ma migliore in campo la capitana Crippa, che indirizza la gara con i suoi punti (12) e la sua verve difensiva. Grande plauso va fatto a una Reggiani leader carismatico, nonostante la giovane età, di questa squadra: è lei che ha le chiavi in mano del gioco, è lei che trova puntualmente le compagne e che quando serve, sa togliere la castagne dal fuoco: chiude con 7 punti, 3 rimbalzi e 3 assist. In doppia cifra anche Milic e Templari, uscita dalla panchina.
LA CRONACA
Lunghissimo garbage time anche in questa terza partita. Si segnalano i primi punti in serie A per Kritscher e la giovanissima Marangoni,che si mette in proprio e fa vedere di avere numeri e talento ancora da scoprire per il prosieguo della stagione; sul fronte opposto continua la sinfonia biancorossa con Templari che insacca la sua terza tripla di serata e Reggiani che si fa trovare pronta quando serve. Ercoli e Pedersen concludono il loro lavoro in ufficio nel pitturato e la gara può finalmente terminare con il finale di 59-72, con l’esordio anche per Benicchi in questo campionato.
Domenico Landolfo