Roma, 15 novembre 2014 – E’ una sfida che scorre sul filo della paura. Due vittorie per entrambe le squadre su 5 partite disputate e classifica che prima del turno precedente poteva far sorridere sul 50% tra W or L, se non fosse che Roma scivolava inopinatamente in quel di Pesaro all’Adriatic Arena dilapidando un +19 mentre Varese a sua volta cadeva in casa contro la sorpresa Trento. Perciò quello che doveva essere un match sfizioso per capire dove potessero andare in questa stagione le due squadre, ricostruite questa estate sin dalle fondamenta, si è oggi tramutato in una sorta di roulette russa: chi perde dovrà oggettivamente rivolgere di più lo sguardo verso il basso della graduatoria che non verso l’alto.
ACEA Virtus Roma
Brutta la sconfitta di Pesaro per come si è palesata ma almeno la reazione contro l’Oldenburg in Coppa c’è stata, segno che la Virtus è viva, altalenante nei propri umori ma viva. In Europa il cammino è quindi da primato, in campionato occorre rimettersi in pari in classifica ed al momento, anche alla luce di come le altre squadre si stiano rafforzando sul mercato, la missione appare complessa, non impossibile ma complessa. Facile affermarlo se si studia il modus del gioco offensivo di quest’ACEA che appare buono, la circolazione della palla pure ma si spreca troppo con soluzioni neanche tanto forzate da oltre l’arco dei 6,75 con il tiro di solito anche ben costruito, ad esempio a Pesaro si è potuto assistere a questo lato del gioco che alla fine sta penalizzando mortalmente l’ACEA aldilà dei propri demeriti con la Vuelle a zona fissa per almeno 25 minuti di gioco. Le percentuali del resto non mentono e se non ci fosse al momento un positivo Bobby Jones che viaggia con un ottimo 46,2% dalla lunga ma difficilmente sostenibile nel medio-lungo periodo ed un De Zeeuw con 35,7%, il numeretto indicato che recita un desolante 27,3% sarebbe ancora più basso!?!? Si pensi al Top Scorer in campionato, Kyle Gibson, che viaggia a 16,6 di media ma con un orripilante 28,9% da tre.
Al momento questo è il tallone d’achille dell’Urbe ma ci sono anche dei risvolti positivi nel come si pone la Virtus, mi riferisco ad una fortissima intensità che i Dalmonte’S Boys mettono nelle partite con una sistematica e confortante voglia di prevalere sotto le plance sui due lati del campo e che procura spesso il doppio tiro in attacco o la ripartenza in contropiede in difesa. Questo è quindi il percorso, il cammino che il team capitolino dovrà esaltare contro Varese perché oltretutto la stazza di Roma ha qualcosa in più rispetto ai lombardi. Eppoi c’è una buonissima difesa che funziona sempre con puntualità, difficile far canestro a difesa schierata anche se a volte si commettono delle disattenzioni disarmanti da parte di Melvin Ejim ad esempio, tecnicamente ben impostato ma che appare il classico UFO in un ambiente ancora a lui ostile e da parte dello stesso ex-MVP del campionato belga, Maxim De Zeeuw. Sarà quindi fondamentale domani opporsi con durezza mentale ed agonistica ad uno dei migliori attacchi della Lega.
La fiducia però nel volersi portare a casa questo match delicato c’è, caricando magari sulle capaci spalle di Brandon Triche e Jordan Morgan con il coadiuvo dell’ex di turno, Rok Stipcevic re di coppa contro l’Oldenburg e scoprendo il talento e la voglia d’emergere del giovane Sandri, risorsa aggiuntiva che potrebbe rivelarsi molto ma molto importante nel gioco delle rotazioni in questa stagione, aspettando un Capitan D’Ercole al momento in flessione di rendimento.
Infine, ecco le dichiarazioni di Luca Dalmonte nel consueto comunicato pre-gara del giorno prima del match:
«Varese ha dimostrato coi numeri di possedere un attacco tra i migliori della Lega, basato su due terminali come Diawara e Rautins. Diawara può far esplodere il suo talento giocando sia in post basso sia fronte a canestro, sfruttando i mismatch a favore in posizione di 4; Rautins viene coinvolto nelle situazioni di pick and roll sia sulle situazioni di scarico sia in uscita dai blocchi dove fa esplodere le sua capacità che lo rendono uno migliori del campionato. Al loro fianco Robinson e Deane sono simili ma allo stesso tempo complementari, perchè giocando in pick and roll e in uno contro uno possono creare vantaggi sia individualmente che per la squadra. L’energia di Daniel dà ritmo offensivo, profondità, aggressività e pericolosità dentro l’area sugli scarichi. Inoltre dovremo essere bravi a contenere l’atletismo e l’energia di Okoye e concentrati sulla doppia dimensione di Callahan. Dobbiamo avere le idee chiare su come ovviare il coinvolgimento dei loro terminali offensivi, non possiamo pensare che sia solamente una questione di uno contro uno ma dobbiamo esser pronti a giocare di squadra per togliere opzioni a Varese. Dovremo giocare una partita intelligente nelle letture e di grande equilibrio nella distribuzione delle responsabilità e degli spazi, dovremo essere tutti coinvolti per proporci di squadra in attacco».
Openjobmetis Varese
Tre sconfitte consecutive dopo le due belle vittorie contro Cantù e Pesaro. Con ancora negli occhi la splendida ma sfortunata gara persa a Masnago contro Reggio Emilia, la seconda caduta a Venezia eppoi lo scivolone interno contro Trento con solo 70 punti all’attivo. Ma mentre perdere contro la Grissin Bon e cedere a Venezia con una tripla allo scadere di Phil Goss ci può stare, è contro la matricola trentina che non si doveva lasciare il campo da sconfitti, per giunta tra le mura amiche e mostrando la corda. Il Poz, giocatore ed oggi allenatore amato come pochi in quel di Varese è sereno e lui, da friulano verace ed ostinato, nella veste del leader carismatico dalla panca a dirigere le operazioni in campo non mostra nervosismo ma sa bene che perdere domani al Pala Tiziano potrebbe significare una svolta in negativo per la sua Openjobmetis.
Le tre sconfitte consecutive han detto comunque che questa Varese è decisamente difficile da stendere, in particolar modo se si osserva come abbia tenuto testa prima di soccombere. Una squadra che fonda la sua essenza offensiva sul talento puro del secondo “figliol prodigo”, Yakhoubu Diawara che dice oggi ben 23 di media a referto, spalleggiato da Andy “Bum Bum” Rautins, secondo miglior tiratore dalla linea da 3 con un rotondo ed inequivocabile 53%. Ma c’è anche equilibrio assieme all’esplosività dell’ex-Pistoia Ed Daniels (50% da 3 ma tirando molto poco da quella posizione), garantito da Dawan Robinson e Willie Dean, un quintetto che farebbe bene ovunque.
Ma le tre sconfitte consecutive, seppure un paio beffarde contro Reggio e Venezia, hanno anche un lato da considerare e cioè l’infortunio del terzo ed ultimo “figliol prodigo” varesino, quel Kristijan Kangur andato a raccogliere allori a Siena in questi due ultimi anni. Un malanno serio che ha scombussolato i piani sino a tre turni fa quasi perfetti del Poz nei quali Kangur aveva un ruolo determinante dentro l’area e soprattutto fuori dalla stessa nella posizione di sparo dalla lunga, con Rautins e Diawara e lui stesso sarebbero stati dolori per tutti coprire il perimetro e facilitare le zingarate di Robinson, Dean ed Okoya a puntare sulla sua fisicità vicino a canestro, aspettando un Callahan che oggi soffre il tiro dalla lunga.
Per questo motivo l’ingaggio di Chistian Eyenga, ancora non disponibile domani, deve provare a tamponare una falla difficile da colmare aumentando però atletismo e fisicità, ci sarà quindi anche più spazio a rotazione ridotte per i giovani italiani Casella e Balanzoni che han fatto già vedere però buone cose. Sarà dura comunque, se Roma difende come sa per l’Openjobmetis attaccare con continuità potrebbe non risultate facile ed ovviamente sarà ancor più dura piegare le gambe in difesa ma lo spettacolo è assicurato a rimbalzo, Varese è la migliore nella Lega con 41 di media a gara contro Roma che dice 38, la quarta in questa classifica. Lo spettacolo, aldilà della tensione per l’importanza del match, è assicurato.
Precedenti: equilibrio di fatto, ben 69 gare già giocate tra le due squadre e 34 vittorie Roma e 35 per Varese. Nella Capitale Roma prevale per 23-11
Arbitri: Taurino, Sabetta e Weidamann
Si gioca: Pala Tiziano in Roma, domenica 16 novembre 2014 ore 18:15
Fabrizio Noto/FRED
@FaberNoto