Varese, 11 febbraio 2015 – Gli anni della mitica Varese, quella che vinceva gli Scudetti e le Coppe dei Campioni, fanno ricordare i momenti di maggior lustro di questa società; ma non solo, infatti in quegli stessi anni c’era una squadra delle giovanili che si allenava, giocava e cresceva insieme, guidata da allenatori che hanno fatto la storia del basket di Varese e provincia. Così Mauro Buzzi Reschini racconta aneddoti, episodi e riflessioni personali che regalano a tutti la gioia di ricordare quei giorni in cui lo sport forgiava i giovani, facendogli vivere l’emozione di giocare insieme e di dare tutto su quel campo, senza l’ossessione per la vittoria. Il tutto tramite gli occhi di un ragazzino di provincia, che iniziò a giocare a pallacanestro obbligato dalla madre costantemente preoccupata per la sua salute, fino ad arrivare alla vittoria ai campionati nazionali.
Alla presentazione la sala conferenze del PalaWhirpool è piena. Nella serenità di un ambiente quasi familiare è Michele Marocco a prendere la parola, rappresentante della Sunrise Media (casa editrice del libro) racconta di come è nata la collaborazione che ha portato all’edizione di questo volume, che grazie a lui, Fabrizio Pizzullo e Max Ferraiuolo da oggi si troverà nelle migliori librerie di Varese e provincia al prezzo di 10 euro. La palla passa poi all’autore, che inizia a spiegare come questo non è mai stato un progetto per un vero libro fino a due mesi fa, infatti il tutto nasce da un vecchio raccoglitore di foto e articoli che la famiglia Buzzi Reschini aveva collezionato e in seguito custodito con cura. I ricordi rievocati hanno fatto crescere in lui il desiderio, diventato quasi una necessità, di metterli per iscritto e condividerli con i suoi vecchi compagni, co-protagonisti di quasi tutte le storie. La terza voce che conclude la presentazione è quella del presidente della Pallacanestro Varese, Stefano Coppa, entusiasta del libro mentre ne parla, citando alcuni capitoli che ha apprezzato particolarmente. Anche lui ricorda quelle dinamiche, oramai quasi persi, che caratterizzavano le squadre giovanili di un tempo. A parer suo anche i ragazzi di oggi dovrebbero leggerlo e trarne insegnamento.
La sala Giancarlo Gualco ospita vecchie glorie del basket varesino, allenatori e compagni di squadra che l’autore ha voluto al fianco in questo momento importante. E, tra i giornalisti nelle prime file, è arrivato un ospite inatteso ma senza dubbio ben accetto: Coach Gianmarco Pozzecco si è infatti avvicinato incuriosito ed è rimasto per tutta la conferenza, partecipando con un piccolo intervento, nel quale si diceva d’accordo con quanto detto in precedenza, confermando l’importanza della consegna di una maglia storica come quella di Varese e di tutto quello che simboleggia, per i giovani e non solo.
Claudio Piovanelli, storico giornalista della Prealpina, ha fatto il suo intervento dichiarando la sua felicità per il coinvolgimento in questo progetto (si è occupato della correzione finale delle bozze), e domandando scherzosamente all’autore se stava già pensando ad un seguito.
Uno splendido momento di gioia e nostalgia, che è riuscito a portare un po’ di spensieratezza in un palazzetto che ne necessita in questi momenti. Questa è stata la prima di altre presentazioni, tra cui quella prevista a Viggiù, paese natio di Buzzi Reschini, dove il giovane Mauro passava le giornate sul campo di calcio dell’oratorio, perché lui a basket non ci voleva neanche giocare.
Luca Buzzi Reschini