Roma, 10 maggio 2015 – L’ACEA Virtus Roma chiude una delle sue stagioni più contradittorie degli ultimi anni perdendo in casa contro Cantù ma esce tra gli applausi convinti della sua gente. Era una gara che non contava nulla per i Dalmonte’s Boys, molto invece per l’Acqua Vitasnella che non poteva correre il rischio di vedere vanificata una rincorsa partita dalla 14^ posizione in classifica e che questa sera, grazie anche a questa vittoria, la premia di una 7^ piazza che la vedrà opposta all’Umana Reyer Venezia di Charlie Recalcati.
Non è stata una gara esaltante, anzi, il livello è stato medio basso per precise colpe delle contendenti che hanno interpretato il match con una disinvoltura anche eccessiva. Aggressività quanto basta, giocate essenziali, poco voglia insomma di sbattersi. Roma interpretava meglio il primo quarto o se preferite meno peggio, Cantù invece stentava a carburare, d’altronde i biancoazzurri non hanno mai esaltato per le modalità di gioco espresso, senza un vero playmaker del resto è complesso dettare gioco da incanto.
Sacripanti giocava da subito con due torri, Buva e Shermadini, provando a mettere pressione al rientrante a referto Morgan a causa del malanno di Maxim De Zeeuw ma il risultato era una scarsa mobilità offensiva per i suoi, con Johnson-Odom a predicare con Gentile nel vuoto o quasi e con DeQuan Jones a vagare spesso nella terra di nessuna. Dall’altra parte Roma invece, ordinata e precisa, ruotava meglio la palla creando tiri a maggior percentuale con un quintetto inedito composto da Daniele Sandri e Jordan Morgan come novità assoluta rispetto alle ultime sfide, Rok Stipcevic a menare le danze e Melvin Ejim ed Austin Freeman a chiudere il quintetto. L’ACEA partiva lenta, poi piano piano volava sull’11-4 ma più per demeriti degli altri che per propri meriti e proprio su questo punteggio Sacripanti metteva in campo la sua Arma Letale, al secolo Metta World Peace. Da quel momento Cantù non migliorava la qualità del proprio gioco in termini assoluti ma trovava un terminale offensivo micidiale, alzando lentamente anche il rendimento di Gentile e Johnson-Odom più DeQuan Jones.
Il tempo quindi di chiudere il primo periodo sul 16-14 per i padroni di casa grazie proprio all’impatto dell’ex-Lakers che riusciva a mantenere i suoi a contatto, un tentativo dell’Urbe di mini-fuga sul 28-23 con due liberi di un positivo Freeman nella globalità e subito dopo l’Acqua Vitasnella produceva il massimo sforzo generando un decisivo parziale da 0-10 che risulterà poi vincente sino alla fine. Protagonista? Lui, l’Amico dei Panda, assolutamente perfetto nell’esecuzione dalla linea dei sogni, immarcabile addirittura con uno spettacolare fade-away dall’angolo verso…L’esterno del campo, tripla da urlo e palazzo ammirato da cotanto talento!
Roma diametralmente annaspava, nonostante lo spirito ci fosse ed anche le gambe, il gioco iniziava a rendersi farraginoso, anche il malconcio Curry provava a mettere un po’ d’ordine (nonostante tutto per lui ben 7 assist), ma l’unica tripla di Gentile mandava tutti a riflettere sul 31-39 per la sua squadra. Di contro l’ACEA, da quel fatidico 28-23, metteva dentro solo una tripla del buon Sandri…
Ma come fare una colpa di questo ad una squadra che ha disputato una stagione così intensa e, per certi versi anche un po’ sfortunata? Del resto questi momenti lunghi di black-out han caratterizzato tutta questa annata della Virtus Roma, perché oggi e proprio oggi non sarebbe dovuto accadere?
E nel terzo periodo le cose più o meno continuavano nello stesso modo, parecchia confusione in campo e Roma più ombre che luci anche se viva e presente: Ebi non molto preciso e reattivo come nelle ultime gare; un Curry generoso e volenteroso; un Ejim un po’ casinista ma almeno vigoroso a rimbalzo. Ma la sostanza era che alla fine del periodo, Cantù aveva anche incrementato il suo vantaggio rispetto al periodo precedente, da +8 a +10..
E quando tutto sembrava ormai andare come la logica consigliava, e cioè una Roma battagliera ma Cantù al termine vittoriosa per esigenze di classifica e di motivazione, ecco la scintilla che “accendeva” il match. Ci pensava una terna arbitrale troppo insicura e maldestra prima nel convalidare un canestro di MWP (alla fine per lui 25 p.ti con 21 di valutazione), nettamente stoppato da Ebi, poi a decretare un tecnico contro un esterrefatto Dalmonte, infine a bissare la convalida di un’altra stoppata spettacolare stavolta di Ejim su Gentile certo del canestro in quanto lanciato verso di esso uno vs zero! Era la scossa che serviva ad una Virtus Roma che appariva già rassegnata, Cantù iniziava a balbettare anche lei con perse a ripetizione e l’ACEA rientrava in partita andando anche e più volte a sfiorare il pareggio ed il sorpasso ma senza mai riuscirci, la tripla fuori di un buon Ejim sul 61-62 ne era il massimo punto d’approdo in questo senso a 5’ dal termine. Ma se il basket è bello lo è anche per questo, per questo senso del tragico in se quando tutto appare scontato e quando tutto viene travolto e mescolato di nuovo. La Cantù tremebonda riusciva perciò a trovare alla fine in se la forza per resistere alla voglia di Roma di congedarsi con una bella vittoria, stringendo letteralmente i denti ed anche roteando i pugni in aria, una bella prova di carattere che prepara bene in questo senso al Playoffs vs Venezia.
Ma solo questo è il lato positivo della serata, per il resto Cantù non ha destato un’enorme impressione con i due lunghi come Williams e Shermadini apparsi lenti e macchinosi oltre ogni limite (carichi di lavoro svolti in settimana in vista della Post Season?), con Gentile lucido ad intermittenza, con DeQuan Jones positivo ma troppo discontinuo, con il solito Johnson-Odom che cerca di creare ma che nella tanta foga genera a volte anche tanta confusione. Su Metta World Peace non c’è molto da dire, a momenti illegale per la facilità con il quale ha collezionato il suo 6/7 da tre
Per Roma, alla fine, solo tanti tanti applausi. Una gara non esaltante, sia chiaro, ma tanta grinta, tanto cuore, tanta voglia di metterci molto sul parquet con un pubblico che ha tributato al termine un’ovazione come se la stessa squadra avesse conquistato i Playoffs. Un dettaglio che dovrebbe far riflettere, e non poco, chi ancora crede che a Roma sia difficile proporre basket, una piazza che a fine gara si comporta così è una piazza che sa di basket, che ne apprezza anche le vicende negative di una stagione poco lusinghiera in terra italica (per non ripetere l’ormai stancante refrain dell’Eurocup sbalorditiva), e che sostiene chiunque indossi quella maglia, anche magari il Mika Vukona di turno giunto dalla Nuova Zelanda da due settimane e che da dopodomani rientrerà ad Auckland senza aver lasciato una gran traccia di sé.
Questo dovrebbe far riflettere chi di dovere, invitando a gestire in modo differente anche le poche risorse che si hanno per sperare di poter rivedere un giorno attorno a questa squadra nuova linfa, nuovo vigore e nuovo entusiasmo, in fin dei conti come si è visto, non ci vuole poi granchè!
La cronaca
Primo Periodo, si rivede Morgan in quintetto, scelto lui per l’acciaccato De Zeeuw, poi Sandri, Stipcevic, Ejim e Freeman per Roma mentre Cantù parte con le torri Buva + Shermadini, poi Johnson-Odom, Gentile e DeQuan Jones. Cantù parte meglio, cvd mentre Ejim, come spesso in questa annata, mette la prima tripla al primo tentativo. L’idea di Sacripanti è ovvia, far “pesare” i centimetri in area dove Roma dovrebbe soffrire almeno in teoria l’assenza del belga De Zeeuw. Al 3′ punteggio basso e ritmo al piccolo trotto, primo vantaggio Roma con Freeman, 5-4. Gentile è poco lucido, persa n.ro 2 in un amen mentre Roma esegue un ottimo gioco mandando a bersaglio Morgan e dopo che Buva svernicia il ferro dalla lunga, Sandri la mette da dentro l’arco, Sacripanti ne ha viste ben troppe, time-out al 5′ con l’ACEA 9-4. Nessun cambio per lui al rientro, crede nel quintetto scelto ma Roma ne ruba un’altra ma Stipcevic non la mette dalla lunga. Ritmi sincopati, gara da finale di stagione…Letteralmente. Morgan tape-in, 11-4 Roma quando entra Metta World Peace, al secolo MWP con Feldeine e Williams. E MWP colpisce subito dall’angolo, imitato da Ejim, triple che non mutano lo scarto semmai il punteggio, 14-7 al 7′. Sempre MWP che irride quasi da post basso Ejim, Sandri esagera nella penetrazione e Gentile punisce in transizione. Il clima non è infuocato, Cantù vede sanzionarsi il primo fallo all’8’…Nonostante nel Pala Tiziano ci siano almeno 30° reali. MWP riprende la palla da post basso ma stavolta Roma s’adegua, persa per l’ex-Lakers. Cambi per l’ACEA, Curry ed Ebi per Sandri e Freeman. Fasi di errori, Ebi spezza le brutture dal cuore dell’area, 16-11 e si chiude con una tripla aperta di MWP, 16-14. Primo periodo così così, senza infamia e senza lode, molti errori da ambo le parti ma se per Roma non cambia molto, per gli ospiti cambia eccome se il punteggio restasse così..
Secondo periodo, c’è anche Capitan Abass per Cantù in campo mentre Williams schiaccia vs Ebi, parità. C’è anche Vukona per Roma, rimbalzo offensivo e palla a Curry, tripla ed è 19-16 al 11°. Riecco per Buva dopo il 2^ fallo di Big Eric, intanto il Maori le mette in entrata, 21-16. C’è pure D’Ercole per l’Urbe ma la fluidità di gioco non ne trae vantaggio, Johnson-Odom intanto fa un numero dei suoi, stupore del palazzo!! Ebi manda sul ferro una comoda schiacciata, per fortuna di Roma Freeman ci mette una pezza, 23-18. Ospiti da tre con Buva in beata solitudine, dopo altre azioni a dir poco zeppe di errori…Oltre ad i falli non fischiati da ambo le parti, D’Ercole da tre, risponde Johnson-Odom di talento puro in fade-away, 26-23 al 16′. Liberi per Freeman che oggi appare più frizzante del solito, 28-23. Sacripanti cavalca sia Gentile che Johnson-Odom, Shermadini esce per il quasi nula combinato, per lui di nuovo MWP che fa 3/3 dalla lunga! Stipcevic riprende il comando delle operazioni ma si fa rubare palla da Abass che conclude, nuova parità sul 28-28 e stavolta è Dalmonte che chiama tempo al 17′. Sacripanti rigioca la carta DeQuan Jones più pressing a tutto campo, l’ACEA supera in modo positivo ma senza realizzare, Morgan contesta la palla a MWP e Buva, palla ancora a Roma ma niente da fare, niente da fare anche su MWP che ristampa una nuova tripla, poi parte la 4×100 canturina, schiaccia acrobaticamente Jones su assist volante di Johnson-Odom ed è 28-33, +5 per Cantù con nuovo time-out di Dalmonte, visibilmente contrariato, parziale aperto di 0-10 al 19′. Ed al rientro in campo ancora lui, MWP con una tripla di difficoltà siderale, cioè dall’angolo in allontanamento verso l’esterno del campo!!! Sandri la mette pure lui da fuori ma Gentile punisce ancora dalla linea dei sogni, 31-39. Si chiude così, con l’ACEA al tiro by Rok Stipcevic ma non va, Acqua Vitasnella che ha dato lo strappo che probabilmente potrebbe aver tracciato il solco tra le due squadre ma che giocatore Metta World Peace, che spettacolo, che pulizia di tiro e che freddezza!! Serviti chi pensava chi fosse venuto in Italia a passeggiare od in ferie, al momento è lui a fare la differenza in un globale tasso tecnico mediocre.
Terzo periodo, e Williams fa il 3° fallo mentre Sandri va dentroi con ottimi risultati, 33-39. Il caldo si fa sentire ma non per Sandri che lotta anche dietro, bel rimbalzo su errore di DeQuan Jones mentre la sfilza di errori prosegue, Buva ed Ejim ne sono i protagonisti involontari. Jones da fuori in modo perfetto, 33-41. Morgan sbaglia al vetro, Johnson-Odom pure nel tentativo di servire Big Eric…Vabbeh…Morgan, finalmente…35-41 al 25′. Adesso non c’è MWP ma ci pensa il Jones di Cantù, 35-44 e massimo vantaggio ospite. Roma non riesce ad accellerare per riprendere la gara, Cantù amministra, giustamente. Riecco MWP mentre Big Eric Williams è veramente inguardabile oggi, persa più 4° fallo. Freeman c’è oggi, attacco al ferro, 37-44 e dopo ancora lui, 39-44, fiammata dell’Urbe che appare più concreta. Intanto c’è Shermadini che ha rilevato il Williams che stasera ha fatto più danni che Re Carlo in Francia e, udite udite, primo errore dalla lunga di MWP, notizia! Come anche il tiro dalla lunga di Morgan, che ovviamente non va, va invece come una freccia DeQuan Jones, 39-46, non era una fiammata, era un fuocherello quello di Roma! Vukona in campo ora con Ebi mentre Shermadini litiga con Ejim, in una gara del genere ed in un clima del genere che senso ha fare baruffa caro Giorgi? Ebi viene beffato dal ferro dalla lunga piedi a terra, anche un pò di mala suerte per Roma, Shermadini non perdona intanto, +11 per Cantù ma Stipcevic spara un tracciante dalla prima fila del parterre, idem MWP però dalla linea dei 6,75 ed è 42-53. Rok adesso è caldo, allo scadere altra tripla, il play croato non ci sta, ultimo possesso per Cantù con Feldeine che si guadagna due liberi attaccando Vukona, 45-55 ma restano ancora pochi secondi, l’ACEA non ne approfitta, si conclude sul 45-55. La gara è ormai indirizzata verso l’Acqua Vitasnella, logico e prevedibile.
Quarto periodo, c’è Curry per Roma in campo quando Ebi attacca il ferro e va, 47-55 e tripla di Sandri dopo stoppone dello stesso Ebi su Shermadini che invece di recuperare di corsa in difesa si lamenta..Sacripanti non vuole correre rischi, tempo per lui sul 50-55 al 32′. Fuori Feldeine, poi regalino a MWP (che non ne avrebbe bisogno), canestro convalidato quando Ebi ha stoppato nettamente la palla prima che toccasse il tabellone, Dalmonte s’infuria, tecnico e poi compensazione, fischiato 5 secondi proprio a MWP con palla in mano. Ma non finisce quì, in un clima a dir poco sereno e cordiale tra le due squadre, Ejim vola per stoppare Gentile, altro canestro convalidato….Bah, ari-bah e triplo bah!! E come spesso accade, il pubblico s’infiamma e Cantù perde un pò la trebisonda, break di Roma e al 33′ Sacripanti deve richiamare tempo, 56-60. C’è di nuovo Abass ma MWP scivola perdendo il possesso, il pubblico è veramente un fattore adesso, se Cantù perde la gara deve ringraziare la terna arbitrale che, come spesso capita ai mediocri, continua ad imperversare, passi inesitenti ad Ebi e MWP punisce da par suo da post basso. Ejim non molla, adesso è gara vera, Gentile spara una tripla senza senso, non va mentre va la tripla di Ejim, 61-62 al 35′. Brianzoli in difficoltà palese, come spesso visto in stagione. Altra persa per loro e passi (netti questa volta), di Ejim e subito dopo Curry scivola dopo aver recuperato un’altra palla..In campo c’è anche Williams che serve in angolo Feldeine in angolo, ottima tripla del dominicano, 61-65 ma Ejim è bollente, altra tripla dopo un recupero che questa volta la terna reputa valida (bontà loro), su Feldeine. Buva fa valere i suoi centimetri, 64-67 ed Ejim rivà da tre ma questa volta senza centrare il bersaglio. MWP va in lunetta, 4° fallo di Ejim ma fa 0/2…Incredibile! Poi Feldeine strappa palla ad Ebi nel cuore dell’area guadagnondosi poi due liberi, 64-70 al 38°. Palla pesante adesso, si lotta davvero nel sudario del Pala Tiziano, tripla allo scadere di Ebi dalla punta, come a lui piace fare, 67-70. MWP di nuovo in lunetta…primo tiro fuori…Beh…secondo ok, 67-71 al 39′. Curry si mette in proprio ma non riesce ad andare a bersaglio mentre invece va a bersaglio Big Eric che, prima di questo canestro, aveva -3 di valutazione!! Dalmonte chiama tempo, 47″ alla fine e Roma con 5 punti da recuperare. Al rientro in campo ci prova Curry da tre, Gentile fa un semi-miracolo stoppandolo ma non del tutto, Curry recupera e serve poi Stipcevic che va di tripla, 70-73 a 33″ dal termine. Dalmonte scongela Freeman che reputa bene spedire in lunetta Feldeine, ben fatto perchè è solo uno su due. Due possessi per Cantù, Sandri attacca allora Williams, 5° fallo per lui, con Dalmonte che a 12″ dalla fine del campionato chiama tempo, probabilmente vuole provare ad organizzare qualcosa. Curry attcca il ferro e va, 72-74 poi Freeman commette fallo su Feldeine, lunetta per lui ed è 72-76, sembrerebbe fatta ma c’è Stipcevic, tripla ed è 75-76 con 1″41 da giocare, Roma ha già messo dentro 30 punti….Rimessa per Cantù, Stipcevic spedisce in lunetta Gentile ed è 75-78, finisce così la gara e la stagione di Roma che comunque riceve il giusto tributo da parte del proprio pubblico. Cantù guadagna la settima piazza e se la vedrà con Venezia nei Playoffs, obiettivo raggiunto quindi, evitare Milano.
Sala Stampa
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ACEA Virtus Roma – Acqua Vitasnella Cantù 75-78
Parziali: 16-14; 15- 25; 14-16; 30-23
Progressione: 16-14; 31-39; 45-55; 75-78
MVP: La differenza tra le due squadre l’ha fatta lui, Ron Artest. Stop. Servito chi diceva od ha scritto che questo campione sarebbe venuto a svernare in Italia.
WVP: Eric Williams sembra essere tornato quello prima dell’operazione alla schiena, appare lento, goffo, pasticcione. Segna un canestro decisivo nel finale ma resta con un -1 in valutazione che ne macchi la prestazione.
Fabrizio Noto/FRED