Archiviata, forse con un sospiro di sollievo la regular season del campionato di lega Basket di Serie A, è iniziato per la Dinamo Sassari Banco di Sardegna, palpitante e frenetico, il countdown che aprirà le danze dei playoff. Un mezzo sorriso che vale il quinto posto e la sfida dei quarti di finale scudetto contro la quarta in classifica: la rivelazione Trento Energia Dolomiti. Reduce da due vittorie precedute da un filotto di sconfitte, cinque consecutive che avevano allarmato e non poco l’intero ambiente bianco blu, la squadra allenata da Meo Sacchetti si prepara alla sfida con una squadra rapace, quella trentina, capeggiata dalla leadership dell’Aquila nera Tony Mitchell, capocannoniere dei marcatori della serie A, eletto proprio quest’anno Mvp del campionato capace di realizzare nel match del girone di ritorno proprio contro Sassari quei 31 punti che bruciano ancora. Di contralto la Dinamo ha ripreso fiato, recuperato Edgar Sosa che in campo sembra essersi ritrovato e sta ricompattando un gruppo che sembrava aver smarrito proprio sul più bello, dopo la Coppa Italia, la strada imboccata con la conquista del terzo trofeo consecutivo. Disorientamento e un blackout che sembra essere terminato. A fine corsa, per ora, c’è comunque da gioire. Il roster della Dinamo è di prim’ordine e può andare, se dimostrerà volontà e costanza, dove vuole. Nelle classifiche pubblicate dalla Lega Basket il re delle stoppate e’ il lungo nigeriano Shane Lawal, eletto Mister Eraser dell’annata 2014-2015, secondo miglior marcatore in assoluto nelle percentuali dei tiri da due, mentre Jerome Dyson ha il primato di palle recuperate e falli subiti, suo anche il canestro più spettacolare realizzato durante campionato nella partita fuori casa contro Venezia. Atletismo e dinamismo sono le armi che dovrà sfoderare la Dinamo, tanta energia insieme a ritmo e coesione aggredendo col run and gun Trento sin dal primo quarto. “E’ fondamentale l’approccio, bisogna partire con aggressività mentale. Mi aspetto di vedere in campo durezza e determinazione, qualità che abbiamo e che possono fare la differenza” ha dichiarato coach Sacchetti stamane in conferenza stampa.
“Dobbiamo cercare di imporre il nostro basket, stando attenti alla transizione difensiva, che sarà la parte più importante della partita. Non possiamo concedere agli avversari di andare troppo in campo aperto”. Da evitare gli affondi sul velluto, un approccio soft potrebbe essere deleterio contro un team che la Dinamo non ha ancora mai battuto e che ha sempre sorpreso. La squadra delle Dolomiti ci crede, basta dare uno sguardo al tam tam sui social network, forte anche, bisogna ricordarlo, della man bassa di riconoscimenti che la Lega le ha tributato: oltre al già citato premio a Mitchell, Trento ha portato a casa il premio al miglior allenatore Maurizio Buscaglia e miglior GM: Salvatore Trainotti uno dei veri artefici dei successi bianconeri. Il capoluogo trentino si sta lasciando conquistare dal sogno dei giganti della palla a spicchi. Già esauriti i biglietti in prevendita per l’apertura dei giochi lunedì sera in un palazzetto che, c’è da scommetterci, si trasformerà in una bolgia con la VI legione bianconera, veri e propri ultras trentini, che contribuiranno a scaldare il parquet. La Dinamo gioca in campo nemico, senza l’abbraccio del PalaSerradimigni e dei suoi supporter, ma ormai è provato che la squadra di Sassari dà il meglio di sé quando è sotto pressione e si deve giocare il tutto per tutto, quindi lo svantaggio di giocare gara 1 e gara 2 fuori casa può diventare, neanche tanto inaspettatamente, un vantaggio. Meno di tre giorni al via per cercare di scrivere ancora la storia e riaffrontare Milano. Grinta e cuore per volare dentro il covo dell’Aquila e stanarla.
FEDERICA GINESU