Chiudete i borsoni si torna a casa. Non basta il cuore e il coraggio, gli errori si pagano purtroppo e alla fine, a guardare ben, un po’ tutti sono colpevoli. Una nazionale che aveva esperienza ma che soprattutto si è sempre sbattuta contro ogni avversità, esce da un torneo in cui non era così peregrino passare il turno. Sconfitti da un tap in volante che regala alla Bielorussia il supplementare nella prima gara, da due blackout totali contro la Grecia (per la serie “non chiamatele cariatidi”) dopo uno 0-13 e un 2-18 che ci avevano illuso, e una sconfitta, anche attesa forse alla vigilia, contro una Turchia che si è dimostrata superiore, seppur di poco. A Oradea finisce 50-44 per le ragazze del Bosforo, che dopo un avvio pigro in difesa, costruiscono un vantaggio importante tra la fine del primo quarto e il secondo, scavando un fosso che sarà decisivo. Le azzurre con tanta “garra” tornano finanche a -4 (44-40) dopo il -16, quando Crippa e una leonina Fassina infilano canestri importanti, e soprattutto la nostra difesa tiene a secco per 7′ le avversarie nel decisivo ultimo quarto. Bastano però due liberi di Ylmaz, eterna come sempre a dare quella fiducia necessaria a scogliere ogni velleità. Partita decisa dalle percentuali, che le turche aggiustano nella ripresa grazie alle triple di Koksal e proprio dell’eterna Ylmaz (35 anni domani che chiuderà con 12 punti e 6 rimbalzi), nonchè dalla veemenza e dall’impatto di Sanders (6 punti 12 rimbalzi e 4 stoppate). Un contributo però a nostro avviso determinante per la vittoria lo scrive il play tascabile Alben, per tutti i 40′ sul parquet, che segna nell’ultimo minuto un canestro decisivo ai fini della vittoria, scrivendo anche sul referto 11 punti, 7 rimbalzi e altrettanti assist. Bene anche le giovani dalla panchina, con Cora e Koksal sempre brave a impattare e a dare quel quid in più per dare intensità. Non va dimenticata anche la Caglar, una delle giocatrici più talentuose in forza alla squadra bosforica, che subisce tanti falli e sempre nel momento cruciale si fa trovare pronta (7 punti e 6 falli subiti per lei). Per le azzurre, 7 punti per Fassina, stoica nel quarto periodo, 8 con percentuali orribili di Sottana, 5 di Crippa e 13 di capitan Masciadri, unica stasera a muovere con continuità il punteggio e ultima a mollare.
Fino a quando reggono le percentuali, le azzurre sono avanti 6-10, con Sottana e Masciadri brave a sfruttare gli spazi, ma dal 4′ in poi è solo dominio delle rosse. Alben inventa, Ylmaz finalizza, prima per il pareggio, poi con Caglar e la giovanissima Cakir per il sorpasso. Sanders apre la ferita, ma un provvidenziale jumper di Zanoni sulla sirena limita i danni di uno dei soliti blackout delle azzurre (18-14 al 10′). Semplicemente il reamke dell’orrido secondo quarto con la Grecia. Caglar colpisce puntuale in uscita dai blocchi, Alben in penetrazione è ficcante, Vardarli Demirmen è impeccabile, ed un 11-0, spezzato solo da un 1/2 di Consolini, affossa le nostre che incappano in tante palle perse e troppi errori. Ylmaz domina in vernice e alla pausa lunga siamo 31-19. Le “impavide” nella ripresa ci provano, ma solo Masciadri sembra avere la mano giusta. Sanders colpisce dalla media, ma a scuotere davvero le turche ci pensa Koksal che le sblocca anche dai 6,75, cosicchè Ylmaz con la bomba frontale sembra atterrire le nostre con il 40-24 al 26′. Nel baratro e con tanta incoscienza, ci pensano Fassina e Masciadri a risollevare le ragazze di Ricchini, che sprecano però i tanti frutti in difesa perdendosi la giovane Canitez su una rimessa. Cora firma il 44-30, ma si grida ancora battaglia prima della sirena finale con Fassina che insacca la tripla del 44-33 all’ultimo stop and go. Difesa perfetta delle azzurre negli ultimi 10′ e Gorini e Fassina che con tanta follia e sfruttando il proprio tonnellaggio, i prendono punti importanti. Serve la carta magica e questa arriva, si chiama Martina Crippa, che con una tripla ignorante alla Basile e un jumper forzato dalla media scrive 44-42 a 3’47” dal termine che fa gridare al miracolo. Purtroppo il bonus è speso, Ylmaz di esperienza ne ha da vendere e due liberi sbloccano da quota zero la Turchia che ringrazia. Sbagliamo per ben due volte il canestro della risposta, quello per rimanere incollati al match, e Alben ci punisce in pentrazione appoggiando al vetro. Di fatto finisce qui, con Caglar che si prende il fallo sistematico e ancora Alben che fa scorrere il tassametro prima del canestro finale di Sottana che serve solo a rendere meno amara la sconfitta. E’ 50-44 alla sirena finale. Tutti a casa.
Turchia – Italia 50-44 (18-14; 31-19; 44-33)
TUR: Demirok, Canitez 2, Koksal 3, Vardarli Demirmen 4, Cakir 3, Caglar 7, Alben 11, Ylmaz 12, Sanders 6, Cora 2, Ivegin, Senyurek ne. All. Memnun
ITA: Consolini 1, Fassina 7, Dotto 2, Sottana 8, Gatti, Zanoni 2, Gorini 4, Masciadri 13, Laterza ne, Crippa 5, Ress 2, Formica. All. Ricchini