Alla terza ed ultima gara del Torneo Città di Trieste in preparazione ad Euro 2015 Azzurra by Pianigiani batte per 68-63 la Russia offrendo la solita gara in chiaroscuro.
Fermi ancora Bargnani e Datome, Azzurra fa un ottimo primo tempo: ringhia come non mai sputando sangue in difesa e contestualmente attacca molto bene, con il Cincia in gran spolvero mentre Alessandro Gentile buca più di un tiro. Buonissime le spaziature in attacco dove Cusin si sbatte con convinzione e crea gli spazi che consentono al Beli ed al Gallo buoni tiri. Buone risposte anche da Polonara, virtualmente promosso nei dodici di Berlino, insomma forse la migliore prestazione sin quì escludendo il +26 vs l’Ucraina.
La Russia appare una squadra di due livelli inferiori, l’unico che tiene a galla la barca è Monia assieme a Zubkov, il primo quarto è 24-16 per l’Italia ma il divario sarebbe anche superiore se non si fossero sbagliati due comodi appoggi al ferro.
Secondo periodo, sempre l’Italia che detta legge, Hackett rileva il Cincia e si fa notare mentre il Gallo continua a mettere insieme quei mattoncini che caraterizzano alla fine la sua gara monstre. La Russia è veramente in balia di Azzurra allorquando coach Pashutin si mette a zona, siamo al 16′ e da quì qualcosa in attacco s’inceppa per Azzurra. Gli avversari prendono coraggio e chiudono comunque sempre sotto ma di 12 punti. Già questa zona è stata a dire poco indigesta ma almeno in difesa si è continuato a lavorare da matti. Indicazioni confortanti insomma.
Ma all’inizio del terzo periodo la gara si capovolge, letteralmente. Azzurra by Pianigiani si “siede”, sembra perdere fiducia e concentrazione azione dopo azione mentre Vitaly Fridzon guida la carica per i suoi, coadiuvato da Antonov e Zubkov. E proprio quest’ultimo che sigla la tripla che da il primo vantaggio ai suoi sul 42-45 mentre Azzurra colleziona un quarto da incubo, segnando solo due canestri dal campo ed il resto dalla lunetta. Si chiude sul 46-47, almeno si avrà un periodo finale importante.
Ultimo periodo, la Russia vola anche a +4 ma c’è un certo Danilo Gallinari in campo che si carica tutto sulle spalle: l’ala dei Denver Nuggets da veramente spettacolo anche perchè i russi scelgono un quintetto basso per essere più reattivi sul campo, il Gallo gioca quindi da numero 5 e fa sfracelli. E’ inarrestabile, da post basso; dalla punta, dall’angolo e da fuori, uno spettacolo puro anche dai liberi. E dopo aver condotto il match sul 61-61, riecco Marco Belinelli. L’ex-Spurs campione NBA ne mette 5 di fila che chiude il match.
Lode, lode lode al Gallo la sua prestazione è da carrier high: 32 p.ti, 10 rimbalzi, 13 falli subiti e 42 di valutazione. Cosa dire di più? Un leader naturale, un vero valore aggiunto e non solo in attacco, prendere i rimbalzi che ha preso e difendere come ha saputo fare è da puro esempio.
Comunque la vittoria strappata con le unghie e con i denti fa bene, resta sempre il problema dei cali di tensione e dei passaggi a vuoto che devono essere limati, senza alcun dubbio. Bisogna a tutti i costi aumentare il livello di concentrazione, aumentare il ritmo perchè attaccare a metacampo diviene complesso per una squadra che ha delle lacune nel pitturato offensivamente parlando. Perciò è indispensabile difendere, difendere, difendere per recuperare più palloni possibili e ripartire.
Ora l’attenzione si sposta alle convocazione per i 12 che andranno a Berlino. Sicuri out Pascolo e Poeta che, assieme a Vitali, a casa da tempo, fanno tre. Manca il quarto che crediamo possa essere Cervi a favore di un Polonara che al momento sembra in netta crescita anche in virtù della sua duttilità, a meno che Pianigani non voglia sacrificare Della Valle per il centro neo-Sidigas Avellino.
Vedremo, una cosa è certa, che questa Nazionale deve e dovrà dare di più se desidera passare il turno di Berlino per spostarsi a Lille. Questa fase di preparazione è andata avanti con molti problemi di tenuta mentale, la forma fisica appare buona nella sostanza ed il gioco appare ormai delineato: si cerca di mettere nelle migliori condizioni i grossi attaccanti di puntare sull’uno vs uno, aumentando la qualità della gestione della sfera nel migliore dei modi. In difesa ci si deve aiutare tanto e di più, aggredendo tutti gli avversari, no ai cali perchè si potrebbero pagare molto cari.
Ed un’altra cosa è sicura: Azzurra by Pianigiani giunta alla quinta versione non è forse la più forte di tutti di tempi perchè queste considerazioni si fanno quando si vincerà qualcosa, dettaglio che Noi tutti auspichiamo fortemente!
FORZA RAGAZZI!
Italia-Russia 68-63 (24-16, 12-8, 10-23, 22-16)
Italia: Della Valle (0/3, 0/1), Belinelli 16 (2/6, 3/6), Aradori (0/1 da tre), Gentile 2 (0/3, 0/5), Gallinari 32 (5/11, 1/2), Cusin (0/1), Melli 2 (1/2), Cinciarini 7 (1/1, 1/1), Hackett 2 (1/2), Polonara 7 (2/2, 1/4), Poeta ne, Cervi ne, Pascolo ne. All. Pianigiani
Russia: Zubkov 14 (2/4, 2/4), Pateev 2 (1/2), Fridzon 9 (0/2, 1/5), Vyaltsev 2 (1/3), Antonov 13 (4/7, 1/3), Monya 10 (2/5, 2/3), Khvostov 3 (0/1, 1/4), Ponkrashov 6 (0/1, 1/2), Vorontsevich 3 (0/1, 1/3), Desyatnikov, Kurbanov 1 (0/1 da tre), Baburin ne, Tokarev ne, Podkolzin ne. All. Pashutin
Arbitri: Belosevic, Perez Pizarro, Paternico’
“Oggi c’era da fare una partita consistente – commenta il CT Simone Pianigiani – contro una squadra di taglia e di esperienza. Forse l’avversario più complesso dell’estate. Abbiamo interpretato bene il primo tempo, decidendo noi cosa fare e siamo stati bravi a tenerli a punteggio basso anche cavalcando l’emergenza. Poi abbiamo avuto qualche difficoltà tecnica, prima contro la zona e poi contro i cambi. Ancora una volta prendiamo di positivo il finale di una partita vera contro una squadra vera, alcune scelte positive in attacco e in difesa e la buona emotività”.
Fabrizio Noto/FRED