Una sorpresa e una conferma nella prima giornata dei quarti di finale di Eurobasket 2015.
La sorpresa la firma la Spagna di Sergio Scariolo, che infligge la prima, ma letale, sconfitta del torneo a una Grecia arrivata all’incontro orfana di Kostas Papnikolau.
La conferma, invece, è ovviamente la Francia, che, come suo solito, gigioneggia per 20′, per poi fare a fettine una comunque onorevolissima Lettonia, che esce dopo un Europeo da voti in pagella altissimi.
SPAGNA-GRECIA 73-71
La Spagna che non ti aspetti, non tanto per il risultato finale, perchè comunque, con il talento a disposizione delle Furie Rosse, nessuna partita è persa in partenza, ma per come questo successo è venuto. Dopo un torneo giocato in maniera a volte quasi distratto, sicuramente votato all’attacco e con tante, troppe mancanze difensive, gli uomini di Scariolo si guadagnano un posto tra le prime quattro d’Europa con una partita preparata in maniera minuziosa e vinta proprio grazie alla pressione difensiva. Fantastico il lavoro di Sergio Llull in pressione su Spanoulis, mandato fuori giri e per una volta non decisivo nel finale di una partita, ottimo, al contempo, l’impegno a riempire l’area per mitigare l’impatto fisico di Koufos. E poi la carta a sorpresa cavata dal mazzo dallo staff tecnico spagnolo: a inizio quarto periodo, un quintetto con Reyes e Claver che ha mandato fuori giri i greci e girato la partita. Reyes ha fatto impazzire Koufos con la sua esperienza, mentre, contro ogni previsione, Claver è riuscito a mettere un freno a un Antetokounmpo fino a quel momento onnipresente sul campo (13 punti e 17 rimbalzi, con un paio di stoppate da favola). E’ stato in quel momento che la partita ha preso la sua piega decisiva, dopo un terzo quarto dove la Grecia, con i canestri di Printezis e dello stesso Antetokounmpo, pur avendo solo due punti di vantaggio, sembrava essere in controllo. Dal 57-55 per Spanoulis e compagni, gli iberici, con Gasol in panchina, hanno messo un parziale di 7-0 per aprire l’ultima frazione che li ha lanciati. Mirotic ha giocato, finalmente, una partita di grande sostanza (18 e una schiacciata pazzesca in contropiede), Gasol è stato il solito califfo in mezzo all’area (27+9 rimbalzi con la solita semplicità disarmante) e il Chacho Rodirugez il suo fido compagno di pick and roll. Non ci si è comunque fatti mancare il brivido finale, con un paio di palle perse per eccessiva leggerezza della Spagna che hanno consentito alla Grecia di arrivare al -1 (72-71) a 4″ dalla fine con un break di Calathes da 7 punti. 1/2 dalla lunetta di Gasol e preghiera da metà campo di Giannis contro il tabellone. Ora semifinale, e occhio a questa Spagna.
FRANCIA-LETTONIA 84-70
Ci mette 20′ la Francia per decidere di giocare sul serio e spegnere la velleità di una Lettonia che, per un pò, ci ha creduto nel miracolo. Ci ha creduto dopo un primo quarto giocato in maniera celestiale, segnando sempre da ogni punto del campo, con Janicenoks in stato di grazia (16 punti alla fine) e Bertans e Strelnieks a impazzare sugli esterni. Canestri da tre punti a ripetizione, buon impatto difensivo e vantaggio anche di 8 lunghezze (17-25). Poi, con la solita flemma propria di squadre dotate di tanto talento, i Galletti sono arrivati. Prima ci ha provato Diaw (14 punti) a svegliare una squadra che stava cominciando a sbattere un pò troppo spesso contro il muro di una Lettonia che, non avendo nulla da perdere, non ci stava a fare un passo indietro, poi è stato il turno di Tony Parker. Dopo un Eurobasket quasi da spettatore finora, il playmaker degli Spurs ha giocato la prima grande partita, dando la scossa con 9 punti consecutivi proprio alla fine del primo tempo, utili per chiudere avanti 40-38. Da lì in avanti sono arrivati anche tutti gli altri compagni di squadra. Gobert, come al solito, ha fatto il vuoto in area, Batum ha fagocitato gli avversari in difesa, De Colo ha cominciato a segnare. Il distacco in termini di punti non è mai stato troppo ampio, ma il divario fisico e tecnico che il campo ha mostrato, in certi frangenti, è stato quasi imbarazzante. Poi, come solito, i transalpini non hanno spinto troppo sul gas, vincendo col minimo sforzo necessario. Venerdì semifinale contro una Spagna contro cui, gioco forza, non potrà essere risparmiato nemmeno un secondo di impegno sul parquet. E i francesi devono stare doppiamente attenti, perchè dopo 7 partite contro avversari di livello non altissimo, quella contro Gasol e soci sarà una gara di tutt’altro tono.
Nicolò Fiumi