SASSARI – Per la nona giornata della regular season del gruppo D dell’Eurolega, la Dinamo ospita l’Unicaja Malaga. I sassaresi vogliono sfruttare l’ultimo impegno casalingo nella massima competizione continentale per regalare la vittoria al proprio pubblico. Non si tratta di un obiettivo facilmente raggiungibile, in quanto la vittoria interessa anche agli spagnoli, ancora in lizza per la conquista del primo posto nel girone.
Dopo il polemico annuncio di voler lasciare a fine stagione, arrivato via Facebook da parte del presidente Stefano Sardara e confermato nelle varie interviste, l’ambiente sassarese è ancora molto scosso. Nell’isteria collettiva seguita al clamoroso annuncio, si sono perse di vista le cause per le quali la squadra ha fornito una prestazione a tratti imbarazzante nel match contro Trento. E se dopo la netta sconfitta subita a Bologna il presidente, sempre tramite social network, ha chiesto scusa alla tifoseria, lasciando intuire un deciso intervento sul mercato, questa volta ha puntato l’indice verso quella minoranza di “pseudo tifosi” che hanno osato fischiare la squadra al termine del secondo quarto di domenica scorsa. Tutto lascia intendere che il roster a disposizione di coach Calvani possa restare immutato almeno fino alla fine del mese di gennaio, e forse è proprio questa consapevolezza che preoccupa buona parte dei supporter biancoblu.
Per l’impegno contro gli spagnoli, coach Calvani non avrà a disposizione Denis Marconato, oltre a Brent Petway fermo ai box da una settimana. L’ex Olympiacos risente ancora dell’infortunio al ginocchio accusato durante le fasi di riscaldamento del match contro il Maccabi di giovedì scorso.
Molto interessanti le dichiarazioni rilasciate da coach Calvani durante la conferenza stampa di presentazione del match: Se fosse stato semplice credo che non sarei stato nemmeno chiamato. La manifestazione del pubblico può essere lecita a sirena finale ma quello che è successo durante la gara non l’ho condiviso. Io cerco di isolarmi da quello che mi accade intorno, mi concentro sulle mie competenze, il resto lo affronta un club che ha mostrato di sapere gestire bene certe situazioni. Bisogna guardare oltre, come avevamo guardato oltre dopo la bella prestazione di Capo d’Orlando così guarderemo avanti dopo la sconfitta di Trento. I risultati sono frutto di un percorso, che noi stiamo portando avanti lavorando bene. Io non arrivo con la bacchetta magica e non possiamo non considerare che durante il percorso si possano anche commettere dei passi falsi, e quello con Trento lo è sicuramente. Occorre proseguire e guardare avanti, sapendo, e questo lo dice anche l’esperienza di Sassari dello scorso anno, che ci possono essere momenti difficili ma che se si va avanti con il lavoro i risultati arrivano.
Dopo la partita contro Trento, prima che con i giocatori ho parlato con general manager e presidente, che mi hanno trasmesso una grande serenità in termini di bontà del percorso iniziato. Quello che vedo in campo mi fa capire che il lavoro in palestra sta funzionando, le soluzioni di gioco si vedono ma facciamo ancora tanti errori nella realizzazione. Per esempio, contro Trento abbiamo fatto un’infinità di tiri aperti, sbagliandone tanti anche da liberi, questo è sintomo di qualcosa che non funziona bene anche a livello di testa. Abbiamo poi fatto un terzo quarto da trenta punti, e questo denota che la squadra c’è, che non è assente e che nell’intervallo ha ripreso fiducia. Ci sono delle situazioni in cui sarebbe facile crearmi alibi e giustificazioni, invece mi pongo il problema che al di là delle competenze che trasmetto ai giocatori devo lavorare su qualcos’altro. Il mio compito è anche quello di alleggerire la testa, e nella riunione con la squadra, che è stata molto serena, ho cercato di fare questo: inutile davanti giocatori onesti e professionisti seri, rigirare il coltello nella piaga. Bisogna alleggerire e ricordare che nel loro percorso hanno dimostrato di essere giocatori di eccellenza e che possono fare bene. Malaga ha delle situazioni offensive che abbiamo già visto, ci stiamo preparando proseguendo sul nostro lavoro, vedendo ciò che riguarda l’avversario ma soprattutto focalizzati sul nostro piano di lavoro. E’ un ulteriore esperienza di background che ci servirà per il proseguo della stagione.
Anche Matteo Formenti ha rilasciato una breve dichiarazione che è apparsa sul sito ufficiale dell’Eurolega. Ecco le sue parole: La partita di giovedì sarà molto importante per noi poiché dobbiamo capire cosa è successo nel match perso domenica in casa contro Trento. Sappiamo che Malaga è una grande squadra e vogliamo lottare contro un grande avversario. La partita sarà un banco di prova per noi, per trovare la strada giusta e per migliorare il nostro gioco e inviare un buon messaggio ai nostri tifosi con i quali ci scusiamo per la sconfitta di domenica. Vogliamo mostrare loro i frutti del nostro duro lavoro e rispetto. La nostra squadra è migliore di quella di domenica, e tutti noi vogliamo provarlo.
Gli spagnoli arrivano a Sassari con il chiaro intento di portare a casa la posta in palio, per potersi giocare all’ultimo turno la prima posizione nel girone. Coach Joan Plaza può contare su un binomio in cabina di regia che può regalare il controllo del ritmo del match. Stefan Markovic e Nemanja Nedovic garantiscono punti e assist, mentre nel pitturato Richard Hendrix può ripetere il match dell’andata, dove è risultato un vero e proprio rebus per i lunghi sassaresi.
Arbitrano l’incontro, i Signori Olegs Latisevs (LAT), Milija Vojinovic (SER) e Seffi Shemmesh (ISR).
Si gioca al PalaSerradimigni di Sassari, giovedì 10 dicembre 2015.
Palla a due alle ore 20.30.
Marco Portas