Prima battuta d’arresto stagionale davanti al proprio pubblico per la Grissin Bon Reggio Emilia, sconfitta dagli spagnoli dell’Herbalife Gran Canaria con il punteggio di 73-78.
Rimangono nel cassetto i sogni della Grissin Bon di strappare la testa del girone all’ottima formazione allenata da Aito. I biancorossi chiudono al terzo posto è affronteranno nel prossimo turno Trento, Trabzonspor e la vincente tra Zielona Gora e Pinar Karsiyaka. Orfana di capitan Kaukenas e con Stefano Gentile ancora in precarie condizioni fisiche, la formazione reggiana ha comunque disputato una buona gara, perdendo la bussola solo negli ultimi minuti di gioco. Le ottime giocate di Aradori e Lavrinovic non sono bastate per portare alla vittoria la squadra di Menetti dopo un primo tempo ben giocato da tutto il collettivo emiliano. Gran Canaria non si è mai disunita nei momenti di difficoltà mostrando una difesa di assoluto valore nella seconda frazione. Gran Canaria ha sbancato il PalaBigi grazie all’asse Pangos-Omic, autentici trascinatori della squadra spagnola.
Partenza della gara su ritmi elevati, Reggio gioca una pallacanestro basata sul contropiede mentre Gran Canaria sfrutta i primi secondi dell’azione per trovare la via del canestro. È il playmaker Pangos a gestire la regia degli spagnoli servendo con assist al bacio il lungo Galdikas mentre per Reggio il faro offensivo è un ispirato Aradori, in grande condizione atletica (10-9). La truppa di Menetti è abile a sfruttare il campo in transizione sfruttando il rientro lento degli ospiti senza dare profondità servendo i lunghi. Gran Canaria ha un potenziale offensivo di primo ordine, aggrappata alle doti balistiche di Newley si rifugia nel time out sul primo affondo biancorosso a 2′ dal termine sul punteggio di 19-12. Reggio Emilia appare concentrata soprattutto nella metà campo difensiva mentre in attacco si affida al talento di Lavrinovic che risponde presente in uscita dalla panchina. Il quarto si chiude con la tripla di Oliver che fissa il punteggio sul 22-16.
Un calo fisico della compagine reggiana era prevedibile dopo una prima frazione su livelli altissimi. I padroni di casa non sfruttano la possibilità di allungare maggiormente lo scarto perdendo palloni banali, frutto di un abuso di extrapass. Gran Canaria non è brillante in attacco, le percentuali al tiro non aiutano ad aumentare lo spettacolo di una gara calata nell’intensità e nel furore agonistico; l’unico a trovare il bersaglio è il lungo Savane (26-20). Il duello tra Pangos e Aradori è per palati fini, tanto talento per i due esterni capaci di crearsi il tiro in qualsiasi situazione ma soprattutto mostrando una leadership infinita. L’occasione per i biancorossi di raggiungere la testa del girone rischia di diventare un arma a doppio taglio per l’eccessiva generosità messa in campo dai padroni di casa, ingenui nel perdere palloni in campo aperto. Due perle di Lavrinovic e del solito Pangos chiudono la prima parte della gara sul punteggio di 35-30.
Reggio Emilia rientra dagli spogliatoi con due siluri dalla distanza di Pietro Aradori che scavano il primo solco importante tra le due formazioni con 9 punti di vantaggio.
La reazione di Gran Canaria è immediata, un fallo tecnico fischiato a Veremeenko regala 4 punti consecutivi per la formazione spagnola, frutto di un tiro libero e una conclusione pesante di Baez (45-40).
I biancorossi dopo le difficoltà nel tiro da 3 punti nel primo tempo sembrano essersi sbloccati, De Nicolao è il lontano parente del giocatore visto nelle prime uscite stagionali, la fiducia nei suoi mezzi gli permette di colpire con fiducia. Gli esterni di Gran Canaria non si fanno pregare, il trio Pangos-Newley-Salin è letale nel colpire il canestro avversario con una serie di conclusioni capaci di capovolgere l’inerzia della gara ma soprattutto di dare il vantaggio per gli ospiti (49-48).
Nel momento di difficoltà Reggio si affida alle mani esperte di Lavrinovic che non delude mettendo a referto 6 punti consecutivi di cui 4 dalla linea della carità. Gran Canaria gestisce male gli ultimi possessi del quarto e il punteggio sulla sirena è in perfetta parità sul 56-56.
L’intensità difensiva di Gran Canaria è l’arma di coach Aito nell’ultimo quarto di gioco; l’attacco reggiano fatica a trovare i varchi giusti, scontrandosi sul muro spagnolo. A spezzare in due la difesa ospite è il talento di Della Valle che sblocca una situazione che stava diventando pesante, riportando la sua formazione a 1 punto di distacco al 7’ (58-59). La formazione gialloblu è un concentrato di concretezza, Oliver spinge il contropiede non appena la squadra ospite ha il controllo del rimbalzo difensivo mentre Omic è una presenza costante sotto le plance. Menetti prova a cambiare le carte in tavola schierando la difesa a zona che in pochi secondi frutta due palle recuperate e due canestri fondamentali di Aradori e Veremeenko (62-64). La partita corre sui binari dei due lunghi Omic-Lavrinovic, entrambi precisi nel pitturato nel punire gli scarichi dei compagni trovando punti preziosi a due minuti dal termine (68-70). La Grissin Bon è imprecisa dalla lunetta mentre Gran Canaria gestisce al meglio gli ultimi possessi della gara trovando la vittoria con il punteggio di 73-78.
Grissin Bon Reggio Emilia – Herbalife Gran Canaria 73-78
Parziali (22-16, 13-14; 21-26, 17–22)
Mvp: Pangos
Wmp: Polonara