SASSARI – Per la tredicesima giornata del girone di andata, si affrontano al PalaSerradimigni di Sassari, la Dinamo e la Pallacanestro Reggiana, in un match che riporta la memoria degli appassionati alla bellissima sfida scudetto della scorsa stagione. Dopo l’emozionante epilogo di gara-7, che ha premiato la società del presidente Stefano Sardara, le due squadre hanno intrapreso la stagione in corso con diversi concetti di costruzione del roster. In casa Dinamo è avvenuta una vera e propria rivoluzione, con la mancata conferma dei principali protagonisti della conquista dello scudetto escluso Logan e il gruppo degli italiani, mentre i biancorossi hanno puntato sulla continuità del progetto intrapreso con coach Menetti. La prima parte della stagione premia i reggiani, che hanno portato in bacheca la prima Supercoppa italiana oltre che presentare il basket migliore del campionato.
SASSARI
I Campioni d’Italia sono reduci da due amarissime sconfitte. La prima, arrivata sul parquet di Bamberg nell’ultima partita del girone D di Eurolega, ha visto i sassaresi subire una severissima lezione con uno scarto finale di 32 punti. La seconda è opera del genio di uno degli eroi dello scudetto. La tripla sulla sirena del primo tempo supplementare, con cui Jerome Dyson ha punito la sua ex squadra, resterà nel libro dei ricordi agrodolci dei tifosi biancoblu.
In casa Dinamo non si respira l’aria dei giorni migliori e nella conferenza stampa di presentazione del match, coach Calvani ha affermato con forza che i tifosi sassaresi devono necessariamente dimenticare la scorsa stagione per non rovinare l’attuale. Concetti interessanti che riportiamo. Ecco le sue parole: “Sono convinto che dobbiamo guardare anzitutto a noi stessi prima di guardare gli altri. I tempi sono maturi per avere delle risposte, perché chi doveva trasmettere un pensiero alla squadra, cioè io, lo ha fatto e chi doveva raccoglierlo, cioè i giocatori, ha avuto il tempo per farlo.
È ora di concretizzare quel messaggio non in maniera parziale, come è accaduto anche a Torino, ma con una costanza che permetta di raggiungere il risultato, perché possiamo discutere quanto vogliamo ma è ciò che conta.
Il nostro obiettivo al momento è conquistare un posto nelle Final Eight, e a me va bene anche raggiungerla giocando in maniera orrida. Per trovare la qualità avremo tempo. Con questo non voglio affermare che non vedo come la squadra sta in campo con le sue amnesie, che alterna a mio giudizio a momenti di buona pallacanestro. Dobbiamo cercare di trovare continuità nella prestazione positiva, perché obbiettivamente alterniamo ottime cose a giocate imbarazzanti sui due lati del campo.
Sul fronte offensivo ritengo che Meo Sacchetti abbia lasciato un ottimo canovaccio. Siccome io mi ritengo una persona intelligente, ho convenuto, anche per il poco tempo avuto a disposizione, di nono stravolgere gli aspetti del gioco offensivo pur portando qualche variazione. Prima della partita con Caserta ho ricordato questo ai ragazzi. Ho trasmesso ai ragazzi una quantità di informazioni molto corposa con delle regole essenziali, però mi aspetto dai miei giocatori alcuni comportamenti che sono insiti nel loro ruolo in campo. Giocatori di esperienza, come io ho la fortuna di allenare, devono mettere al servizio della squadra la loro conoscenza del basket.
Voglio anche precisare un concetto. Se noi continuiamo a pensare che questa squadra è quella che ha vinto lo scudetto, siamo fuori strada. Con questo non voglio crearmi degli alibi ma dobbiamo avere l’obiettività di ammettere che questa non è la squadra dello scudetto. La squadra dello scudetto non c’è più e non c’è più l’allenatore dello scudetto. Non ci sono più i giocatori dello scudetto e quelli attuali hanno caratteristiche diverse. Prima riusciamo a farcene una ragione e prima usciamo da questo equivoco, altrimenti ci massacriamo tutta la stagione.
Sul fronte infermeria, l’unico che non è ancora al 100% è Varnado, che ieri ha lavorato in maniera differenziata. Ma pensiamo di avere la situazione sotto controllo.
La Pallacanestro Reggiana è una squadra che esprime un basket da manuale, la bravura dell’allenatore sta nell’aver dato un canovaccio al gruppo con una tipologia di pallacanestro a sua immagine e somiglianza, un libro stampato. Brava la società a costruire un progetto solido nel segno della continuità. Sperare di fermare il singolo giocatore è impensabile, perché la loro bravura sta nel fatto che sanno diversificare le responsabilità e non dare mai un punto di riferimento. E’ una squadra da battere nel suo insieme, ma noi abbiamo le qualità per portare a casa la vittoria ma solamente se rispondiamo di squadra, altrimenti ci rulleranno. Non sono un visionario ma conosco le caratteristiche dei miei ragazzi. Dobbiamo crederci per farlo, io ci credo e cerco di trasmettere le giuste motivazioni alla squadra”.
REGGIO EMILIA
La GissinBon è arrivata a Sassari con la prevista assenza di Rimantas Kaukenas, rimasto a Reggio Emila per continuare le cure e proseguire nel percorso terapeutico e riabilitativo. I biancorossi hanno una striscia aperta di cinque vittorie consecutive e arrivano a Sassari con il chiaro intento di portare a casa la posta in palio.
Coach Menetti, nella dichiarazione comparsa sul sito ufficiale della società, non nasconde le difficoltà del match e le concrete possibilità di giocarsi importanti possibilità di vittoria.
Ecco le sue parole: “Siamo qui in Sardegna consapevoli di affrontare una gara terribile. Conosciamo benissimo la forza dei campioni d’Italia e del PalaSerradimigni, poiché al di là dei problemi oggettivi, soprattutto in Eurolega, Sassari ha costruito un roster che in estate tutti gli addetti ai lavori consideravano come favorita insieme a Milano per la vittoria finale. Detto ciò, affrontiamo questa partita da primi in classifica con la voglia di rimanerci e di misurare la nostra forza contro una squadra forte ed ambiziosa come la Dinamo.
Arbitreranno l’incontro i signori Manuel Mazzoni, Fabrizio Paglialunga e Beniamino Attard.
Si gioca al PalaSerradimigni di Sassari, alle ore 20.45 di mercoledì 23 dicembre 2015.
Diretta televisiva sulle frequenze di Rai Sport HD.
Marco Portas