Varese espugna con merito il Palamaggiò al termine di una gara condotta con autorità, sempre col pallino del gioco in mano, supportata da una percentuale da tre stellare (14/33) e dal tanto ritmo che gli uomini ben rotati da coach Moretti riescono a trovare sul campo. Il finale recita 70-77, punteggio non supportato dalla valutazione che premierebbe di gran lunga Caserta, ma tant’è, la Juve non riesce mai a inquadrare difensivamente l’avversario, che riesce sempre a trovare il grimaldello giusto per portare a casa punti pesanti.
Mattatore della serata è Wayns, che chiuderà con 28 punti e 6 triple a referto, molte delle quali da quasi 10 metri, ma solide sono le prestazioni di Davies (11 punti in soli 17’), Faye (8+9 rimbalzi uscendo dalla panchina), Kangur (8+7 rimbalzi silenziosi ma importanti), nonché il quasi taglio Ramon Galloway, che nonostante un pessimo 3/17 dal campo segna punti decisivo nel quarto finale, contribuendo a spegnere le velleità bianconere. Alla truppa di Dell’Agnello, che ha sbagliato approccio e non ha mai avuto continuità nelle fasi di gioco, non basta il miglior Siva di stagione, che chiude con 24 punti (7/16) 7 rimbalzi e 5 nella voce assist e recuperi.
Downs ne mette 16 ma nel secondo tempo è cancellato dalla difesa di Kuskiks (8 nel 2^ tempo appunto), ed il migliore alla fine risulta Metreveli che garantisce sostanza con 7 punti e 8 rimbalzi in 16 minuti sul parquet. Male Jones, che lotta ma è troppo nervoso, peggio fa Hunt, oggi deleterio per i suoi. Sufficiente Giuri, oggi chiamato anche a prendersi i minuti dell’assente Cinciarini (problemi alla schiena) mentre Gaddefors stasera non offre il solito contributo, pur sacrificandosi tanto. La Juve ci ha provato, con la 1-3-1 e la 2-3 ma è stata bucata o dalle triple degli esterni o peggio ha concesso circolazione dentro-fuori quando Varese giocava col doppio lungo. Una sconfitta che deve far riflettere e che vede ribaltata anche la differenza canestri.
LA CRONACA: tre minuti di antibasket, con airball e palle perse, poi pallacanestro spumeggiante. La Openjobmetis va con i suoi lunghi a colpire, Davies e Kangur con i piazzati dalla lunga distanza regalano inerzia e fiducia, ma Siva con testardaggine, assist spettacolari e una tripla regala ancora ai suoi il vantaggio (11-8 al 5’). Varese cerca ad inizio azione il post basso, ma venendo respinta al mittente va di run and gun sparando dalla lunga, Wayns si prende il proscenio e porta i suoi col naso avanti, e solo una magia da fallo e canestro di Siva tiene in vita una Juve boccheggiante. L’uscita per falli di Davies, subito a quota 2, porta Moretti a scegliere Faye da 5, con Kangur libero sulla linea del tiro pesante bravo a farsi trovare pronto dall’angolo, ma è sempre il folletto Wayns a fare pentole coperchi, con un altro confetto dai 6,75mt che costringe Dell’Agnello al timeout all’ottavo (15-19). Altro giro e altra tripla dell’ex compagno di Westbrook ai Thunder, da cui evidentemente ha appreso qualcosa, Caserta è nervosa, Gaddefors spezza il parziale aperto di 9-1, ma Hunt si fa chiamare tecnico uscendo di fatto dalla gara. Alla prima pausa dopo un 1/2 dalla linea di Ferrero, siamo 17-23.
La Juve si adegua al ritmo dei lombardi nel secondo quarto, trovando con Downs la luce dalla lunga distanza e con Metreveli una dimensione interna accettabile, ma Faye, che vola un dappertutto, spara anche lui una tripla pesante che fa restare immutato il vantaggio ospite. Giuri scuote i suoi, Caserta ha ritmo, la panchina varesina si becca un tecnico da cui Caserta lucra i 4 punti del pareggio, grazie a Siva e Downs (31 pari al 15’). Nel momento di maggiore difficoltà è il solito Wayns, sempre dai 10 metri, a togliere le castagne dal fuoco, Galloway si sblocca dopo tanti errori, ma qui la Openjobmetis si arena. Un break di 9-3 con Downs mattatore regala alla Pasta Reggia il vantaggio, forse anche a sorpresa, all’intervallo, dopo un secondo quarto da 26 punti.
Hunt e Downs allungano in avvio di ripresa, ma dopo il timeout di coach Moretti, che vuole aggiustare l’attacco dopo l’adattamento di Giuri “a uomo” su Wayns, è tutta un’altra musica. Gli ospiti prendono ritmo e piazzano un break decisivo. Complice anche nel mezzo un tecnico per proteste a Jones, Faye, Kuksiks e Wayns con le triple scrivono un 10-0 che regala 7 lunghezze di vantaggio ai viaggianti, che si riaffidano a Davies, tenuto molto a riposo, e giocano una pallacanestro armonica con due lunghi di stazza. Siva e Metreveli con intensità dal pick and roll ricuciono fino al -2 (56-58) ma nell’ultimo minuto, complice un tecnico a Dell’Agnello per proteste, Varese scrive con Ferrero e Galloway i punti del 56-51 che ci proietta nell’ultimo quarto.
Caserta impatta con la tripla di Giuri, la grande difesa di cuore e il 2/2 di Siva, ma Wayns prima con una bella penetrazione di potenza e Kuksiks con la tripla poi costringono la Juve a un timeout al 35’. Gli ospiti hanno già speso il bonus, ma solo Siva non basta perché Wayns è sempre fenomenale prima nel jumper e poi nel battere in penetrazione l’ex Louisville che, frustrato lo abbranca, per il giusto antisportivo. Con un 2/2 poi di Davies, arriva il +7, che Caserta prova a riagganciare. Ma Hunt segna ma non concretizza il libero, Jones fa addirittura 0/2 e il canestro di Siva vale solo il 70-73. Serve una magia e la trova prima Wayns appoggiando al vetro e poi Galloway in galleggiamento, scrivendo il 70-77 finale.
PASTA REGGIA CASERTA – OPENJOBMETIS VARESE 70-77
Parziali: 17-23; 26-17; 13-21; 14-16
Progressione: 17-23; 43-30; 56-61; 70-77
Tabellino
Mvp: Wayns, puntuale e decisivo.
Wvp: a scelta uno tra Hunt e Bobby Jones