Il primo derby di Atene senza Diamantidis si conclude con una autentica disfatta per il Panathinaikos.
Nell’atteso posticipo del lunedi al Pireo, che conclude la terza giornata del campionato ellenico, l’Olympiacos infligge agli uomini di Pedoulakis una autentica lezione di pallacanestro,infierendo impietosamente su un avversario in confusione totale e senza uomini capaci di un briciolo di orgoglio, nell’indossare la casacca di uno dei club più vincenti d’Europa.Il punteggio finale di 88-63 per i Campioni di Grecia, rappresenta una delle peggiori sconfitte di sempre patita dal Pana nel derby cittadino più atteso.
Quintetti iniziali: Spanoulis, Mantzaris, Birch, Papanikolaou, Printezis- Calathes, Feldeine, Charalampopoulos, Gist, Singleton.
Primi minuti di grande equilibrio, poi l’ingresso in campo dalla panchina di Daniel Hackett, che realizza cinque punti con un paio di viaggi in lunetta, regala il primo break ai biancorossi sul 20-11 con il quarto che si chiude sul 23-17. I canestri di Bourousis tengono a galla il Panathinaikos fino al 36-31 di metà secondo quarto, prima di un devastante parziale di 11-0 firmato da Lojeski con due triple, e da Papapetrou con un gioco stellare da tre punti, che mette in ginocchio i Greens, affondati poi anche sulla sirena dalla tripla dall’angolo di Mantzaris che di fatto chiude la gara già all’intervallo sul 50-32.
Poco cambia nei restanti venti minuti di partita, con l’Olympiacos che non alza il piede dall’acceleratore e riesce ad aumentare progressivamente il suo vantaggio, fino ad un +25 finale umiliante per il Panathinaikos.
Nell’Olympiacos 18 punti per Printezis, 15 per Lojeski con 3/5 nelle triple e 14 per Erick Green. Spanoulis chiude una serata storta con soli 2 punti dalla lunetta e 0-11 dal campo.
Nel Panathinaikos 12 punti per un Bourousis tenuto in campo solo 16 minuti, e 10 a testa per Singleton e Feldeine.
Nell’altro posticipo del lunedi greco, successo interno del Kimis che supera agevolmente 93-70 il Koroivos Amaliadas.
Alessio Teresi