TREVISO E RAVENNA, SQUILLI DA CAPOLISTE
Il piatto forte di giornata andava in scena al PalaVerde di Treviso. Era il rematch della semifinale playoff dell’anno scorso tra De Longhi Treviso e Fortitudo Bologna, due squadre che anche quest’anno hanno la massima serie come obiettivo. I padroni di casa hanno mandato un messaggio forte al campionato, vincendo in maniera autoritaria, comandando sempre la partita e spezzandola con un terzo quarto che ha dilatato il vantaggio quasi sino ai 20 punti, tenendo i bolognesi a soli sei punti nella frazione e volando letteralmente sulle magie del duo Moretti (20 punti) –Fantinelli (16 punti, 5 rimbalzi, 11 assists e 34 di valutazione) che hanno infiammato un palazzo dello sport totalmente esaurito ma che, per decisione della prefettura, non ha visto presenza di tifosi ospiti. Treviso si è mostrata squadra solida e quadrata, che ha saputo dosare bene momenti di gioco spumeggiante ad altri in cui ha saputo sbucciarsi i gomiti per vincere la battaglia anche nelle fasi più concitate. Altra caduta, invece, in uno scontro di vertice per la Kontatto, che al momento appare ancora un cantiere in via di sviluppo, che però mostra evidenti segnali di talento e forza. Per la prima volta Boniciolli ha avuto tutti i suoi giocatori a disposizione, ma ovviamente i vari Ruzzier, Italiano e Mancinelli non possono ancora essere al 100%, così come l’inserimento dei due USA non appare del tutto completato, seppur la cifre non li boccino (Knox 20 e 9 rimbalzi, Roberts 10 punti ma 5 rimbalzi e 5 assists). Ovviamente occorrerà ancora tempo per rodare al meglio i meccanismi, ma per sviluppare completamente il potenziale di questa squadra servirà pazienza e capacità di non esercitare eccessiva pressione. Cade anche l’altra bolognese, in maniera ancora più fragorosa, travolta da un secondo tempo incredibile della OraSì Ravenna che va ad accomodarsi in cima alla classifica nel gruppone a quota sei punti di cui fa parte la stessa Virtus Bologna. Grandissima prestazione offensiva per gli uomini di Antimo Martino, che le cifre evidenziano a dovere: 90 punti, 22/36 da due punti, 11/20 da tre e, in certe situazioni, la netta sensazione che i ravennati non potessero sbagliare mai. Gran partita da ex di Stefano Masciadri, prodotto del vivaio Virtus, che chiude con 16 punti e 7 rimbalzi e, soprattutto le triple che hanno tagliato le gambe ai padroni di casa nel terzo periodo (26-9 per Ravenna, quando all’intervallo si era 44 pari), ma ruolo decisivo lo hanno giocato i due americani Marks e Smith, autori di 34 punti in coppia e sempre pronti a segnare nei momenti del bisogno. Una partita davvero eccezionale che ha lasciato poco scampo a una Virtus non malvagia, che, anzi, aveva cominciato, come al solito, molto bene la gara, segnando a ripetizione e dando l’impressione di potersi di nuovo involare verso la vittoria. Poi la risalita di Ravenna e il terzo quarto implacabile hanno interrotto il flusso virtussino, che, una volta sentita puzza di bruciato ha perso il filo anche in attacco, rifugiandosi quasi esclusivamente nel tiro da tre, che non è mai entrato (2/18). Lawson (eccellente in attacco, 27+10, ma in difficoltà in difesa) e Umeh (18 punti, ma anche diverse forzature) hanno predicato abbastanza nel vuoto di una squadra che si è improvvisamente persa per strada. Anche in questo caso, come per l’altra sponda della città, non ci sono drammi da fare. I momenti difficili si sapeva sarebbero arrivati e gli avversari hanno davvero giocato una partita difficilmente ripetibile. Urge lavorare in palestra per evitare nuovi simili tracolli difensivi, dopo che nelle prime tre partite la difesa era stata l’appiglio a cui ancorarsi sempre con sicurezza.
FORLI’ SI VENDICA DI UDINE, ROSETO LASCIA ANCORA A SECCO IMOLA, CHIETI SGAMBETTA JESI
La Unieuro Forlì vince il derby tra neopromosse contro Udine, contemporaneamente vendicando la sconfitta subita a Montecatini a maggio e salendo lei pure in vetta alla classifica. Il tutto al termine di una partita combattutissima, che i padroni di casa hanno condotto per tre quarti, subendo però il ritorno dei friulani, capaci di sorpassare fino al +5 a inizio ultima frazione. Lì, le giocate del duo Blackshear (21+9 e 3 assists)-Crockett (19+14 e 8/9 al tiro) hanno definitivamente ribaltato l’incontro, con Udine che comunque, sulla sirena ha avuto la chance di pareggiare l’incontro con una tripla dell’ultimo arrivo Allan Ray (14 punti, 6 rimbalzi, 4 assists ma 5/17 dal campo), che però non è entrata. Cattiva serata comunque in generale in attacco per gli uomini di Lino Lardo, fermi a 7/26 da tre con 15 palle perse sul groppone. L’altra squadra a salire a quota tre vittorie è Roseto, che vince tra le mura amiche contro Imola, al contrario alla quarta sconfitta filata. Gli Sharks, che giocano sempre con uno USA in meno (esordio di Brandon Sherrod rinviato), continuano a sorprendere, trascinati dalle magie di Adam Smith, per la terza volta in quattro gare oltre i 30 punti e miglior marcatore del campionato dopo i 31 segnati alla difesa dell’Andrea Costa. Gli abruzzesi sono partiti dovendo inseguire un’Imola autrice di una partenza eccellente (25-17 a fine primo periodo), arrivando all’aggancio nel terzo quarto, producendo il sorpasso e conducendo in porto il successo negli ultimi dieci minuti. La squadra di Ticchi continua ad avere il problema Norlfeet: l’americano è all’ennesima deludente prestazione di questo avvio di campionato (3 punti e 1/8 al tiro) e, ovviamente, tutta la squadra ne risente, mancando di punti sicuri in attacco, visto che anche Cohn non sta propriamente incantando (partita comunque sostanziosa con 15 punti, 8 rimbalzi e 4 assists, miglior realizzatore Hassan con 19). Urge invertire rapidamente il trend, specie adesso che il calendario offre un doppio turno casalingo (prima Verona e poi Ferrara). Bel colpo di Chieti che infligge il primo stop stagionale all’Aurora Jesi dopo una partita vibrante, in cui i marchigiani non hanno mollato fino all’ultimo secondo. La Proger, va detto, ha meritato la vittoria, mantenendo le redini dell’incontro quasi sempre, giungendo anche al vantaggio in doppia cifra in più occasioni nel primo tempo, con Cade Davis (26 punti e 6 assists) a far da mattatore e Mortellaro e Golden ad agire da ottime spalle (30 punti in due). Jesi, per ò, col solito trio Davis (26+9), Bowers (18 punti) e Maganza (15 punti) è rientrata e, a un certo punto, ha accarezzato l’impresa di rimanere l’unica squadra di Legadue imbattuta, ma sul più bello la spia rossa della riserva si è accesa, lasciando spazio alla gioia dei padroni di casa, che continuano a confermarsi squadra assai ostica.
PIACENZA E FERRARA PROSEGUONO LA RISALITA, VERONA RIALZA LA TESTA
Seconda vittoria consecutiva per Piacenza che sbanca largamente il campo di Recanati dominando per 40’ una partita dove, finalmente, il duo USA Bobby Jones-Kenny Hasbrouck ha fatto la differenza. 28 punti per l’ex Caserta, 19 per la guardia tiratrice, a cui si è aggiunto un ottimo Stefano Borsato, uscito dalla panchina per portare 17 punti con cinque triple. Senza risposte l’Ambalt, arrivata al terzo stop filato. Da registrare la buona prestazione dell’ultimo arrivo Travis Bader (20 punti con 6/7 al tiro) e i 19 punti di un positivo Loschi. Per il resto altra giornata da dimenticare. Così come è da dimenticare l’avvio di stagione della Dinamica Generale Mantova, arrivata alla quarta sconfitta consecutiva, giunta in casa e per di più al supplementare contro Ferrara, abile a riprendere per i capelli la gara con due liberi di Pellegrino a 13″ dalla fine e poi ad avere più lucidità nei cinque minuti extra per incamerare la seconda vittoria consecutiva. Tutto il quintetto in doppia cifra per gli estensi con Cortese (24+11) e Bowers (23+11) trascinatori. Mantova recrimina per aver sprecato le prestazioni di Corbett (26 punti) e Giachetti (23, 6 rimbalzi e 5 assists), oltre a quella di un Amici finalmente ritrovato in fase offensiva (17 punti e 9 rimbalzi). Chiude il quadro Verona, che vince contro Trieste e rimane a galla col 50% di vittorie. Il protagonista è sempre e solo uno per i gialloblù: Michael Frazier. L’esterno ex Florida University mette a segno la bellezza di 33 punti sui 75 totali di squadra, un dato che, accorpato ai 19 di Diliegro (con 10 rimbalzi) spiega bene come la squadra di Frates abbia ancora problemi di equilibrio ed affidabilità offensiva. Per una domenica, però, non è un problema e basta per avere la meglio di Trieste che, a sua volta, al di là dei 25 punti dalla panchina di Parks, non trova granché dagli altri suoi compagni di squadra.
RISULTATI
Roseto Sharks – A. Costa Imola 78 – 71
Ambalt Recanati – Assigeco Piacenza 73 – 91
Segafredo Bologna – OraSì Ravenna 75 – 90
Tezenis Verona – Alma Trieste 75 – 70
De Longhi Treviso – Kontatto Bologna 75 – 63
Proger Chieti – Aurora Basket Jesi 85 – 79
Unieuro Forlì – G.S.A. Udine 74 – 71
Dinamica Generale Mantova – Bondi Ferrara 95 – 102
CLASSIFICA
OraSì Ravenna 6
Unieuro Forlì 6
Aurora Basket Jesi 6
Roseto Sharks 6
De Longhi Treviso 6
Segafredo Bologna 6
G.S.A. Udine 4
Proger Chieti 4
Assigeco Piacenza 4
Tezenis Verona 4
Kontatto Bologna 4
Bondi Ferrara 4
Alma Trieste 2
Ambalt Recanati 2
A. Costa Imola 0
Dinamica Generale Mantova 0
Nicolò Fiumi