Che brutta partita della Openjobmetis Varese e che brutta sconfitta – la quarta consecutiva nel gruppo C della FIBA Champions League – ad opera dei polacchi del Rosa Radom, 62 a 69.
Una sconfitta legittima sulla quale i varesini non hanno nulla da recriminare se non con sè stessi per la pochezza del loro gioco, l’assoluta mancanza di ordine e di idee che hanno messo in campo. I vice campioni di Polonia, hanno giocato una partita un pò più del limite sindacale ed hanno vinto facendo le cose giuste al momento giusto.
All’inizio della partita con Jackson che sotto canestro ha segnato i primi sette punti della sua squadra,1-7 dopo 2′ e 46″, prima che la sveglia di Eyenga e Pelle (due stoppate nella stessa azione, ed i canestri di Kangur rimettessero avanti Varese e la lanciassero verso un illusorio vantaggio, 17 a 10. Perché sul finire del primo quarto è venuta fuori l’esperienza di Roberto Witka che con due triple da distanza notevole ha mandato le squadre al riposo sul 19 a 18.
Nel secondo quarto si è messo al lavoro, nel senso della produzione di punti anche Brazelton – davvero un play-guardia che farebbe bella figura anche nel nostro campionato di serie A – e Sokolowski, nazionale polacco, che hanno portato la gara sul filo continuo dell’equilibrio fino ad un minuto e 37″ dalla fine del periodo, quando una improvvisa e bellissima fiammata di Maynor ha messo di nuovo Varese avanti di sette punti, 39 a 32. Da notare un bellissmo canestro del giocatore varesino con annesso fallo, e libero trasformato. Su questa fiamma però Varese si è spenta perché il rientro dall’intervallo lungo è stato da incubo.
In poco meno di 3 minuti i polacchi hanno prodotto un parziale di 13 a 2 con Sokolowski, Brazelton e Jackson per il 39 a 45e quando Avramovic e Johnson hanno provato a riavvicinare la Openjobmetis a meno 3, 42 a 45, è esploso Jaroslaw Zyskowski che ha piazzato 8 punti (due triple ed un canestro da due) che hanno piegato le già molli gambe dei padroni di casa. Che in questo frangente della partita hanno solo tirato da fuori senza mai pensare a costruire un’azione degna di tal nome. Così il vantaggio di 5 punti dei polacchi a fine del terzo quarto, 48 a 53, è sembrato bugiardo.
Ed infatti ad inizio degli ultimi dieci minuti di gioco con l’ingresso nel tabellino della partita anche di Bell, per il Rosa Radom si è arrivati al più dieci, 48 a 58, che anche se molto lontani dalla fine della contesa, è parso essere il break decisivo. Varese ha continuato a sparacchiare senza costrutto e Brazelton e compagni hanno potuto amministrare il vantaggio, godendo di 8 liberi (7 a segno) che sono stati davvero i chodi che hanno chiuso la porta ai lombardi verso la vittoria.
Questo il link al tabellino della partita.
Eduardo Lubrano