Kazan, 1 dicembre 2016 – Milano perde dopo una prestazione più che insufficiente contro una squadra tutt`altro che irresistibile. Finisce 100-79 dopo una partita che ha visto l`Olimpia soffrire per tutto l`arco dei 40 minuti tentando, invano, una timida rimonta durante il terzo quarto. Sono le amnesie difensive, la superficialità sia dal punto difensivo sia dal punto offensivo ad essere i fattori in negativo della sconfitta milanese.
Milano schiera Kalnietis, Dragic, Abass, Macvan e Raduljica e parte subito forte portandosi in vantaggio, dopo un minuto, sul 6-0 con i canestri di Macvan-Raduljica e Dragic. Sono poi i russi a prendere il sopravvento sulla partita, 10 a 0 di parziale con Langford protagonista e Kazan che scappa. Repesa prontamente inserisce Sanders e Mclean, il primo fa la voce grossa in fase difensiva mentre il secondo realizza canestri su canestri. Purtroppo gli svarioni difensivi si iniziano ad intravedere e il punteggio ne risente, a fine quarto Milano è sotto di ben 11 lunghezze sul 35-24. La seconda frazione continua sulla falsariga della prima, gli uomini di coach Repesa prova ad accorciare, ma toppano clamoramente nei momenti topici con scelte discutibili in ambedue le parti del campo. Il Kazan invece, gioca una partita di sostanza, cattura rimbalzi offensivi e dalle seconde opportunità allunga sino al +14 di fine seconda frazione. Si va negli spogliatoi sul punteggio di 57-43, un risultato che nessuno avrebbe mai pronosticato.
Nella terza frazione Milano sembra svegliarsi, il parziale di 16-26 ne è la prova con l`Olimpia che ormai è a contatto con il quarto che si chiude sul 73-69 in favore dei russi. L`Unics però non molla e sospinta da un super Langford ( 25 alla fine della partita) ritorna a macinare punti. Milano inizia a sgretolarsi difensivamente ( 27 i punti subiti nell`ultima frazione) ed offensivamente ( 10 i punti segnati nell`ultimo quarto). Finisce 100-79.
Troppi sono i punti di domanda che campeggiano su questa squadra. Siamo veramente sicuri che Raduljica a livello europeo sia capace di spostare gli equilibri della partita? Le sue prestazioni ad oggi sono totalmente insufficienti, con pochi alti e tanti bassi. Kalnietis ed Hickman sembrano abbastanza in affanno e anche la fludità della manovra offensiva milanese ne risente e non poco. Sanders e Mclean predicano nel deserto. Simon è irriconoscibile, il giocatore croato aveva iniziato la stagione con cifre superlative, ma ad oggi queste percentuali sono calate drasticamente. Dragic è troppo discontinuo, alterna a partirte spettacolari prestazioni inammissibili per un cestista della sua caratura. Macvan, dopo le buonissime prestazioni di inizio stagione, sembra essere un altro giocatore. Le colpe non sono solo degli atleti, ma anche di Repesa che ad oggi non riesce a trovare il giusto equilibrio necessario per affrontare un calendario molto fitto.
Giorgio Bosco